Secondo il quotidiano britannico The Telegraph, Barcellona è la miglior città del mondo per gastronomia,  cibo ineguagliabile, hotel a 5 stelle, cultura (ha ben 9 monumenti dichiarati Patrimonio Umanità dall’Unesco, oltre 100 musei, innumerevoli gallerie d’arte e centinaia di eventi nel corso di tutto l’anno),  ma anche per i ritmi di vita rilassati, le tante ore di sole (2.591), gli aspetti inclusivi per le comunità Lgtbi, la qualità dell’aria. Una città che non finisce mai di sorprendere, anche a tavola.

All’inizio degli anni 2000 era stata il centro dell’esplosione mondiale della cucina catalana, con l’inizio di un movimento gastronomico unico guidato da alcuni chef visionari come Ferran Andrià, che hanno catapultato la cucina catalana nel mondo. Due decenni dopo  vanta 19 ristoranti con 29 stelle Michelin e 6 ristoranti che detengono il premio Bib Gourmand, oltre a 45 locali che hanno ottenuto i soli dalla Guida Repsol e rimane  il centro indiscusso dove sperimentare appieno la cucina catalana, dal DNA complesso e ricchissimo che mixa sapientemente alla contemporaneità la tradizione, innervata da cultura e arte che rendono unica la città di Gaudì.

Per gustare a pieno Barcellona a tavola, bisogna districarsi senza pregiudizi fra tapas e stelle, cucina  classica e sperimentale, cogliendo suggestioni, stimoli e provocazioni. E la capitale catalano non potrà che conquistarvi. Famosissime sono ormai le tapes, gli entrepans, i pinchos, emblemi di uno stile di vita che punta a condividere cibo e bevande, pur di stare insieme e compartir. Sarà forse questa rilassatezza che conquista i viaggiatori che, una volta qui, non vedono l’ora di sedersi davanti ad un tavolino e condividere risate, bicchieri e un’interminabile e fantasiosa serie di stuzzichini. Ma sarebbe alquanto riduttivo circoscrivere la gastronomia catalana ad un vassoio di assaggi e di piccole portate. La cucina catalana è molto di più, e affonda le radici in antiche tradizioni e tanta cultura gastronomica. Perciò, a Barcellona potrete scoprire ricette complesse e curiose, potrete conoscere chef stellati e taverne popolari. Ciò che non vi mancherà mai saranno le emozioni non solo per il palato, ma anche per gli occhi dato che i locali gareggiano per originalità anche dal punto di vista dell’interior design, andando da soluzioni d’arredo e décor assolutamente creativi e all’avanguardia alla conservazione e valorizzazione di arredi d’epoca, soprattutto modernisti.

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Ecco come orientarsi nella capitale catalana per assaporare una cucina contemporanea che profuma di arte, storia e tradizione e fare 10 esperienze imperdibili.

Un ristorante e un bar di oltre 200 anni

A Barcellona la storia è ovunque, anche quando si tratta di gastronomia. Dove ripercorrerne le tracce? Al Can Culleretes nel Quartiere Gotico, il ristorante più antico della città, aperto nel 1789. Oppure al Bar Marsella, che si trova nella Ciutat Vella: è il più antico di Barcellona ed è da sempre frequentato da artisti e bohémienne.  Soffitti alti, luci soffuse, specchi alle pareti, scaffali in legno con bottiglie dalle etichette ormai sbiadite… Entrarvi vi farà fare un salto indietro nel tempo, soprattutto se chiederete – come è d’obbligo – un bicchiere di Assenzio, il distillato di artemisia ispirazione dello stile di vita bohémien, in voga nell’800.

Disfrutar, il terzo miglior ristorante del mondo

È stato incoronato nel 2022 il terzo miglior ristorante del mondo nella classifica dei The World’s 50 Best Restaurants.  Si tratta dell’ultimo (ma ne seguiranno sicuramente altri) della lunga serie di riconoscimenti che ha avuto ogni anno dalla sua apertura nel 2014, tra cui 2 stelle Michelin e un totale di 5 soli della Guida Repsol. Cenare al Disfrutar del trio di chef Mateu Casañas, Oriol Castro e Eduard Xatruch è un’esperienza da fare – potendo –  una volta nella vita: una cucina avanguardistica, divertente e moderna con piatti che si distinguono per la loro grande identità, marcatamente mediterranea.

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Cal Pep, tapas al top

È uno dei ristoranti di tapes più famosi di Barcellona. Cal Pep si trova  nel cuore del Born ed è un piccolo localino tipico, dove potrete provare ricette della casa e tapes seduti direttamente al bancone. Pep è il proprietario e il capo cuoco, ed è diventato ormai un’istituzione del barrio. Gentile e cordiale, vi consiglierà al meglio. Da non perdere la Tartara de Atun e i Pebrots de Padrón , i famosi peperoni verdi. Visto che è frequentatissimo, è consigliata la prenotazione.

Templi della tradizione

Il più antico ricettario di cucina catalanaEl Llibre de Sent Soví, risale al XIV secolo e anche se, ovviamente, la cucina si è evoluta, la sua essenza è rimasta la stessa e non c’è posto migliore per scoprirla di Barcellona, ​​dove si possono gustare le più autentiche ricette tradizionali preparate a regola d’arte.  Molti locali hanno la loro specialità, per la quale sono conosciutissimi. Al Gaig Barcelona, ​​guidato da Carles Gaig, si gustano quelli che da molti vengono considerati i migliori cannelloni della città; a Can Ramonet, nella Barceloneta, si  deve assolutamente assaggiare la Bomba de la Barceloneta, una grande crocchetta di patate ripiena di carne con un tocco piccante; mentre il ristorante La Habana, nel Raval, è conosciutissimo per il fricandó, uno degli stufati più emblematici della cucina catalana, riconosciuto come il piatto preferito del popolo catalano nel 2021.

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Un piatto del ristorante Gaig

La Boqueria, miglior mercato del mondo  

Tappa imperdibile per chi vuole vedere con i propri occhi da dove arrivano le materie prime che usano i ristoranti di Barcellona, o cosa mangiano effettivamente i locali, è la  Boqueria, il più famoso dei 39 mercati di prodotti freschi  di Barcellona e  vera istituzione cittadina. Le sue bancarelle gareggianno per comporre a regola d’arte frutta e verdura, pesci e carni, formaggi e affettati (il cui re è il famoso jamon iberico) crostacei e prodotti di stagione (frutti di bosco, castagne, funghi…). Un luogo dove non solo acquistare prelibatezza, ma anche gustarle direttamente dai banchi o nei caratteristici locali che lo circondano. Natonel XIII secolo come mercato di strada sulle Ramblas, è stato nominatonel 2017 miglior mercato del mondo. Più piccolo, ma pure eccellente, è il Mercato di Santa Caterina, progettato da Enric Miralles e Benedetta Tagliabue.

Design anche a tavola

La varietà di stili architettonici di cui Barcellona è regina si rispecchia anche nei suoi ristoranti. Non può mancare ovviamente anche nella ristorazione il Modernismo (uno degli elementi che maggiormente caratterizza l’immagine della città): esemplare è il ristorante i 4Gats, che si trova al piano terra della Casa Martì, edificio modernista opera dell’architetto Josep Puig i Cadafalch. Era particolarmente amato dagli artisti: Picasso lo prediligeva, al punto che vi organizzò la sua prima esposizione. Atmosfere anni ’60 sono invece quelle del Flash-Flash, famosissimo locale specializzato in tutti i tipi di tortillas (se ne possono assaggiare oltre 70). Qui il design è in bianco e nero con alcuni tocchi di rosso: un’architettura semplice che sembra emergere direttamente dal 1969, anno della sua inaugurazione.

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Il ristorante 4Gats

Le sorprese della cucina fusion

Barcellona è una città cosmopolita, punto d‘incontro creativo di genti, culture, cucine. Sorprendenti sono i  ristoranti fusion, che  stanno aprendo sempre più numerosi e traghettano l’eredità gastronomica catalana in terreni nuovi. Per chi vuole lasciarsi sorprendere, esemplare è la cucina fusion del Dos Palillos che unisce la cultura asiatica con quella spagnola, le tapas con il sakè, con un comune denominatore: le bacchette. Gli orientali le usano come posate, in Spagna lo stuzzicadenti è il re della tapa. In omaggio a ciò, viene proposto il “Menu con due bacchette”, una degustazione del meglio delle due culture.

Vermouth con vista

A Barcellona imperdibile è l’aperitivo a base di Vermouth. Un vero e proprio rito, che prevede un bel bicchiere di Vermouth rosso, sorseggiato con patatine o patatas bravas con salsa piccante, olive e acciughe marinate. Il posto migliore per gustarlo è una delle molte terrazze panoramiche da cui poter godere il tramonto. Una delle più frequentate è lo Sky Bar del Grand Hotel Central, con piscina a sfioro, vista magnificasulla città, l’ambiente rilassante nonostante il gran numero di persone che si ritrovano per gustarsi unVermouth con vistas. Gettonatissima e fra i must della movida è anche la straordinaria terrazza panoramica a 360 gradi del Barcelò Raval con piscina, bar, musica e straordinari cocktail.

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L’asta giornaliera del pesce

Una ricchezza di Barcellona è il fatto che, pur essendo una città moderna e cosmopolita, vi sopravvivono ancor oggi molte attività tradizionali legate al cibo. Una di queste, la più interessante, ha base nel quartiere dei pescatori, dove ogni giorno si tiene una frequentatissima asta del pesce fresco, dove i ristoranti acquistano la materia prima per i loro piatti. E’ veramente un piacere, e una curiosità, assistervi, dato che tutti possono presenziare e vedere con i propri occhi lo straordinario pescato che – di lì a poco- finirà sulle tavole dei ristoranti.

Il Biomarket, primo in Europa

L’idea centrale che l’unico futuro possibile sia un futuro sostenibile ha permeato a lungo il modello alimentare di Barcellona. A Barcellona è stato aperto nel 20121 ( quando era la Capitale Mondiale dell’Alimentazione Sostenibile) il Biomarket, primo mercato all’ingrosso di alimenti biologici freschi in Europa, nel 2021, quando Barcellona Questo fa parte della strategia alimentare basata sui prodotti di prossimità e sui prodotti a chilometro zero, ampiamente applicata anche nei mercati alimentari, dove le bancarelle che puntano sulla produzione locale sono identificate con le etichette Comerç Verd (commercio green), così come nei ristoranti che lavorano con fornitori locali.

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