Vintage 2002, edizione limitata per il 250° anniversario.

L’etichetta gialla di Veuve Clicquot continua a illuminare le tavole, ovunque si brindi nel mondo, e quest’anno ha celebrato a più riprese il proprio 250esimo anniversario.

La Maison ereditata da Madame Clicquot vanta più di un primato nella Champagne e non solo. Quando “La Grande Dame”, ancora giovanissima assume le redini della storica cantina nel 1805 è forse la prima donna del vino in assoluto e s’impone immediatamente grazie alla sua visionarietà. Solo dopo cinque anni introduce il primo Champagne millesimato, una cuvée oggi adottata da tutte le maison e da tutte le cantine che praticano il Metodo Champenoise e il Metodo Classico. Inoltre Madame Cliquot, nel 1818, concepisce il primo rosé d’assemblaggio con il proprio vino rosso e i vini bianchi di riserva, tutti provenienti dai vigneti pregiati di proprietà. Così il Pinot Noir diventa presto un tratto distintivo della Maison, tanto quanto la sua impronta innovativa e la ricerca instancabile della qualità.

I vigneti di Veuve Clicquot
Ritratto di Madame Clicquot

Negli anni e quindi nei secoli (due e mezzo appunto), la Jeune Label si è imposta come un simbolo della cultura raffinata e della art de vivre. Due aspetti che derivano insieme sia dal know-how enologico della maison, sia dalla predisposizione a guardare sempre più in grande, sia dal sostegno sempre più concreto all’intraprendenza femminile, proprio nel segno de “La Grande Dame de la Champagne”. E guardare sempre più in grande non significa solamente creare vini prestigiosi, ma stare al passo con i tempi, seguire cioè una convinta prospettiva ecosostenibile sotto ogni singolo aspetto. Dalla viticoltura, praticata con la completa eliminazione degli erbicidi, l’uso di fertilizzanti verdi, la copertura vegetale e persino la pratica dell’eco-pascolo, fino al packaging, chic e insieme prodotto nel modo più ecologico possibile, cioè con materiali riciclabili e con un impatto quasi inesistente sull’ambiente. Non a caso, immagine della nuova campagna battezzata “Good Day Sunshine” è il Sole, o meglio la luce solare.

“THE ICONS”, quattro tra gli oggetti più emblematici della Maison.

3 BRINDISI CON 3 BOTTIGLIE ESCLUSIVE

Il talento del Pinot Noir è stato coltivato dalla maison nella sua espressione massima in ogni cuvée. Una filosofia che porta avanti anche l’attuale Chef de Caves Didier Mariotti. In occasione del secolare anniversario Mariotti ha portato tra l’altro in giro per il mondo, compresa l’Italia, tre importanti e rappresentativi Champagne del savoir-fair di Veuve Clicquot. Il primo in ordine d’assaggio è il La Grande Dame 2012, con l’etichetta gialla punteggiata di pallini neri, che ricordano gli acini dell’amato vitigno della cantina. Il secondo è La Grande Dame 2008 Rosé Brut. Formidabile. Formidabile. La terza bottiglia è una magnum in edizione limitata e celebrativa: un Brut Millesimato Vintage del 2002. Un assemblaggio memorabile (il 63° della maison dal 1810) di Premier e Grands Crus, 60% Pinot Noir, 33% Chardonnay, 7% Meunier.

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Mozzarella di bufala, pomodoro, basilico e fragola
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Chef Michele Cobuzzi
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Chef Karime Lopez
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