Il primo termine che mi viene in mente per definire questi due vini di Gianni Moscardini è la dolcezza. Sono vini che portano con loro qualcosa di languido, ecco, che sanno giocare magnificamente tra frutto (ciliegia, marasca e fragole) e acidità, in un corpo di grande eleganza, tonico ma non “pompato”.

Insomma, avete capito che Sileno 2020, Ciliegiolo in purezza, e Atteone 2019, 100% Cabernet Franc, mi sono piaciuti e molto. Il primo più immediato, morbido e compagnone, che chiama in scioltezza pane e salame, il secondo più strutturato e complesso, mediterraneo e balsamico, vorresti uno spezzatino di cinghiale per continuare a farlo girare nel bicchiere e aspettare le sue evoluzioni. Nel tempo, regalerà nuove soddisfazioni. 

Quanto alla cantina, nei primi anni 2000, parallelamente alla carriera come agronomo e consulente per diverse realtà vitivinicole, in particolare toscane, Gianni Moscardini acquisisce la proprietà agricola di famiglia – per oltre cent’anni dedicata alla coltivazione di cereali e ulivi – con il desiderio di plasmare il proprio progetto enologico. La converte unicamente a una viticoltura di qualità e nei suoi vigneti trovano dimora diversi vitigni: in primis gli autoctoni toscani, come il Ciliegiolo, il Sangiovese e il Vermentino, accanto a varietà internazionali, quali il Merlot e il Cabernet Franc, e ad altre varietà tipiche di altri areali italiani per le quali Gianni Moscardini rileva una particolare affinità con il terroir di Pomaia: il Teroldego, il Fiano e il Verdicchio, scardinando così il tradizionale concetto di areale. 

Atteone costa 35 euro

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Sileno costa 18 euro