A Roma apre Aquamarina
Una tavola marinara conviviale e rilassata, dove si sta molto a proprio agio, dentro un palazzo d’epoca trasformato in hotel di lusso da Shedir Collection: a due passi dalla Fontana di Trevi, apre Aquamarina, un nuovo punto di riferimento in pieno centro per i romani. Una trattoria a 5 stelle potremmo definirla, inserita all’interno dell’Hotel Umiltà 36, una residenza firmata dallo Studio CaberlonCaroppi nel segno di un design modernista e con una Chiave Michelin.
Quaranta i posti a sedere in un salone molto ampio anche in altezza illuminato da un lucernario in ferro e ghisa che corre lungo tutta la superficie ma con un’atmosfera raccolta intorno ai singoli tavoli. Soffitti molto alti, arredi tra l’eclettico e il rétro, geometrie rigorose e dettagli eccentrici, superfici dalle cromie accese, tappezzerie e carte da parati esuberanti, suggestioni esotiche e cenni tropicali come le kenzie tra i tavoli. Mondi lontani.
Il menu è un’immersione tra le onde: dai freschissimi crudi, tartare e carpacci (16€), serviti con julienne di verdurine, erbe aromatiche ed emulsioni leggere, ai caldi di mare o alcuni evergreen come la Catalana di astice (36€ per 2 persone) Gustoso il Tegame di mazzancolle alla pizzaiola (16€). Buonissime le Alici croccanti (14€), l’argento del mare.
Divertente l’Antipasto Mare Mare (22€), una giostra di antipasti caldi e freddi che travolge il cliente, come l’onda del mare. Poi si passa ai primi, quelli classici della tradizione marinara, non solo realizzati alla perfezione ma con qualche piccola variazione sul tema che esalta ulteriormente la materia prima, come il Tagliolino all’uovo fatto in casa Ajo e Ojo e branzino (18€), sempre con discrezione e massimo equilibrio. Un grande classico è la Fettuccelle con gamberi rossi di Sicilia (22€).
Frigorifero in salotto o in bagno? Con Patricia Urquiola si può
Il piatto signature è il Risotto alla crema di Scampi mantecato con una stracciatella di bufala campana e giocato sul contrasto cotto crudo (24€).
I secondi sono proposti in diverse cotture, dal sale all’acqua pazza, dal forno al tegame o alla griglia, come il Calamaretto piselli e menta (21€), sempre rispettando la delicatezza della materia prima. Da non perdere la scelta dei pesci interi, secondo la disponibilità del pescato del giorno (7 € l’etto) e serviti al tavolo col guéridon. Piccolo vezzo d’antan. Immancabile, infine, un sempre accattivante Fritto di paranza (18€) dalla leggera croccantezza.
Per dessert (tutti 12€) i più golosi opteranno per un Rocher alla gianduia e lampone e salsa al cioccolato, mentre chi privilegia freschezza e profumi, un Semifreddo al melone, insalatina di fragole e menta.
Quella di Fabrizio Leggiero è una cucina semplice, solida, precisa, che arriva diretta, nitida nei sapori puliti e negli accostamenti. Dalla storica insegna di pesce, Pierluigi, un’istituzione a Roma, a El Toulà, dove si è fermato ben 15 anni o la Crostaceria Ipanema, la sua è un’unica grande passione per il mare e la cucina ittica.