Violante Gardini Cinelli Colombini è la nuova presidente del Movimento Turismo del Vino, l’associazione che promuove da oltre trenta anni la cultura dell’ospitalità in cantina e che ha cambiato il modo di vivere il vino da parte degli appassionati. La nomina è avvenuta nel corso dell’assemblea elettiva che si è svolta a Roma, nella sede legale di MTV presso l’Unione Italiana Vini, nella mattinata del 17 giugno. Violante Gardini Cinelli Colombini succederà per i prossimi tre anni al presidente uscente, Nicola D’Auria (Abruzzo) e guiderà, per la prima volta, la grande associazione dell’enoturismo, nata proprio in Toscana.
 
«Sono particolarmente felice e orgogliosa di essere stata scelta dai presidenti regionali MTV riuniti oggi in assemblea per ricoprire questo ruolo nell’associazione che da bambina ho visto nascere in casa e che ora, grazie al lavoro di squadra, dovremo trasformare nel motore che deve fare delle cantine del MTV il top dell’enoturismo Italiano. – dice la neopresidente del Movimento Turismo del Vino, Violante Gardini Cinelli Colombini -.  Nel ringraziare chi mi ha preceduto in questo ruolo, ci tengo a precisare che, per poter raggiungere gli obiettivi prefissati, lavoreremo uniti con il nuovo CDA e con tutti coloro che, dentro e fuori il consiglio, accetteranno di diventare i direttori di singoli progetti. Ci sarà spazio per tutti e daremo la massima visibilità a quelli che metteranno talento e tempo su grandi obiettivi».

Chi è la nuova presidente

Violante Gardini Cinelli Colombini, una passione innata per il vino e l’enoturismo nel DNA. Nata a Montalcino (Si) nel 1984, Violante Gardini Cinelli Colombini è laureata in Economia aziendale all’Università di Firenze. Dopo il master OIV – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino che l’ha portata a studiare nelle più conosciute università del settore vitivinicolo e alla scoperta delle tante principali aree vinicole e mercati del mondo, è oggi export manager dell’ufficio commerciale dell’azienda di famiglia che porta il nome della madre, Donatella Cinelli Colombini (fondatrice del Movimento Turismo del Vino e ideatrice del format Cantine aperte), nelle cantine Casato Prime Donne di Montalcino e Fattoria del Colle nella zona di produzione dell’Orcia Doc. Nel 2008 – 2009 è stata presidente Toscana dei Leo (i giovani del Lions Club). Dal 2019 al 2023 ha ricoperto la carica di presidente nazionale di Agivi (Associazione Giovani Imprenditori Vitivinicoli Italiani del gruppo Unione Italiana Vini). La sua esperienza nel Movimento Turismo del Vino inizia nel 2013 con la prima nomina a presidente della delegazione Toscana, fino al 2019, e poi ancora dal 2023 con il quarto mandato attualmente in corso. Nel 2022, con il marito Enrico, è diventata madre di Lorenzo.

Il programma di lavoro del prossimo triennio

Il programma del nuovo mandato di Violante Gardini Cinelli Colombini si compone di alcuni punti fondamentali, tutti mirati a una nuova visione dell’offerta enoturistica per i soci di MTV. Tra questi il rinnovamento e la qualificazione degli eventi di MTV (Cantine Aperte, Calici di Stelle, etc.). «Oggi le cantine sono aperte tutti i giorni, tutto l’anno, gli eventi devono accendere i riflettori su specifici aspetti dell’offerta creando opportunità ai singoli soci e all’insieme delle associazioni regionali – spiega la neopresidente -. Desidero che gli eventi nazionali del Movimento Turismo del Vino siano il palcoscenico dove presentare le nuove esperienze offerte dalle cantine ogni anno. È necessario conquistare tutte le tipologie di enoturista, dal wine lover alla generazione Z, dal visitatore amante della natura e alla ricerca di percorsi sostenibili fino alle agenzie, e per fare questo bisogna poter offrire esperienze diverse create ad hoc sulle diverse motivazioni di viaggio. Per portare in alto le proposte turistiche delle cantine MTV bisognerà agire in due modi, definendo degli standard minimi di accoglienza e tramite la certificazione».
 
La formazione sarà un punto saliente del programma, in risposta alla richiesta sempre più grande di personale specializzato da parte dalle aziende. A questo si unisce poi lo studio degli standard di accoglienza e di strumenti che lo possano certificare anche attraverso nuovi parametri (la sostenibilità ambientale, sociale ed economica etc.), azioni che possono essere sviluppate in modo più o meno strutturato in base alle decisioni dell’assemblea. Per sviluppare le idee future viene anche ipotizzata la creazione di un comitato scientifico che agevoli la formazione e che dia un contenuto tecnico alle decisioni del consiglio esecutivo. 

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