Il lancio del Blanc de Blancs 2014 della maison di Reims Jacquart dimostra ancora una volta come il mondo della Champagne sappia sempre sorprendere e sia capace di voltare le spalle a ogni pregiudizio. La Champagne è insieme mente aperta e savoir-faire. La somma delle due cose è convivialità. Con tra parentesi, sovente, la sensualità. Capacità di unire (assemblage è una parola chiave), e stupire.

Jacquart è una realtà relativamente giovane, nata nel 1964 dalla unione di 800 vignerons, eppure la percepiamo come un marchio classico. Tutta questione di qualità. I 300 ettari di vigneti da cui provengono i suoi champagne si trovano in alcune delle aree più vocate della regione. E lo Chardonnay è il vitigno dominante in ogni vino. Parliamo ovviamente di Premier Cru e Grand Cru, cuore delle cuvée. Le uve, per esempio, del Blanc de Blancs 2014 provengono da villaggi Grand Cru della Côte de Blancs di Choully, Avize, Oger, Le Mesnil-sur-Oger e Villers Marmery. “Tanta roba”, insomma, che ritroviamo nel calice.

Lo stile della maison è frutto sempre di un mosaico, temporale e spaziale. Non è un caso che il suo Champagne più rinomato sia stato battezzato Mosaïque, sia nella versione Brut sia in quella Extra Brut.  Mosaico temporale perché parliamo per ogni etichetta di anni di affinamento importanti. Mosaico spaziale perché i 300 ettari di Jacquart sono suddivisi in diverse aree dedicate della Champagne. Ogni tessera del mosaico, insomma, evoca il ricordo di determinate vendemmie ed esalta il valore di ogni singolo vigneto come il complesso lavoro in cantina (affidata alla Chef de Cave Joëlle Weiss).

L’ardire luculliano, Champagne, cocktail e cucina gourmet

Luogo: il cocktail bar Rita di Milano; Chef: Alice Delcourt, del Ristorante Erba Brusca (sempre di Milano); Champagne in degustazione: Blanc des Blancs 2014 ; Brut Mosaïque; Cuvée Alpha 2012.
La “furiosa” chef ha preparato più che dei finger food, golosi big finger food. Ali di pollo marinate alla pasta madre e fritti, aioli di aglio novello e acetosella; Bruschetta con robiola montata al miele e limone sotto sale, cozze in escabeche, rape fermentate; Hummus di ceci e Miso, spicy crunch, focaccia fatta in casa; Lettuce wedge, Cesare dressing con alacce, panure alle erbe; Cevice di trota marinata, kimchi, avocado shichimi; Tataki di daino, salsa burro nocciolato, capperi ed uvetta, insalata di senape; Gelato vaniglia e bourbon, brownie di segale, caramello al pepe lungo. Un altro sapiente mosaico di abbinamenti con il Brut di Jacquart e i cocktail studiati dal team di barman del Rita, che riportiamo qui sotto.

French 75

Gin; Succo di limone; Champagne Jacquart.

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Red Hug

Falrnum Mr Three; Cordiale di lemon grass; Verjus; St. Germain; Champagne Jacquart.

Floreal

Cordial di fragola; Rhum ambrato; Champagne Jacquart.