Oggi parleremo di ostriche con un approccio pratico. Ora che alcune nozioni storiche sono state snocciolate, voglio darvi ulteriori dettagli che vi serviranno per scegliere la vostra prossima dozzina di ostriche.

La cura dell’ostricoltore può differenziare notevolmente il prodotto, l’unione di allevatori di Marennes Oléron ha permesso di creare un consorzio che garantisce qualità ma non solo, dall’Irlanda ad Arcachon ci sono tantissime realtà che propongono prodotti di pregio.

Al momento dell’acquisto di un’ostrica dovrete valutare alcuni aspetti fondamentali, esattamente come quando in enoteca scegliete la vostra prossima bottiglia di vino. Ecco il nostro vademecum su come scegliere, conservare e consumare le vostre ostriche:

  • scegliete un fornitore di fiducia, più l’ostrica è fresca, più tempo potrete conservarla in frigorifero. Questo è uno dei nostri punti saldi, acquistare ostriche solo dopo che il cliente ha effettuato l’acquisto così da garantire sempre freschezza e qualità;
  • acquistate sempre una confezione chiusa, è un’importante garanzia di tracciabilità del prodotto;
  • è fondamentale che la cassetta di legno venga conservata nel frigorifero in posizione orizzontale, l’ostrica si conserva fino a 10-12 giorni dalla data riportata in etichetta solo se mantiene al suo interno una piccola quantità di acqua naturale che le consente di sopravvivere in questa sua porzione di mare. Il produttore confeziona le ostriche sempre nella corretta posizione, ovvero con la parte concava rivolta verso il basso;
  • mantenetele ad una temperatura di 4-6 °C, di solito corrisponde alla parte più alta del frigorifero;
  • non è necessario pulire o spazzolare il guscio, le ostriche sono già purificate dal produttore;
  • al momento dell’apertura, verificate che sia presente dell’acqua, segno che l’ostrica si è mantenuta correttamente. Se l’ostrica è secca emetterà un odore poco gradevole e sarà sicuramente da scartare;
conservare e consumare le ostriche
  • è possibile trovare saltuariamente dei lombrichi di mare, immagino che all’occhio non siano così appetibili, non vi preoccupate, è segno che è cresciuta in un ambiente naturale e incontaminato, che ha permesso lo sviluppo dell’ecosistema marino;
  • una volta aperte DEVONO essere consumate crude entro il tempo del pasto/aperitivo, sconsiglio vivamente di aprirle durante il pomeriggio per servirle alla sera. Piuttosto fate pratica di apertura veloce! L’apertura anticipata può essere un vero rischio;
  • se avete aperto più ostriche del necessario, consumatele cotte. Risotti, spaghetti e ostriche gratinate sono stupendi! Potete trovare alcune ricette sul nostro sito.

Nel caso non le utilizzaste tutte subito, se ancora chiuse, riponetele nella cesta con la parte concava verso il basso. Spesso l’ostrica si apre per ossigenare l’acqua, se posizionata storta la perderà, velocizzandone il deperimento.

Ora che sapete come scegliere e gestire al meglio le ostriche, non vi resta che scegliere con quale ostrica accompagnare il vostro prossimo aperitivo! Scopri le origini dell’ostrica nel nostro articolo nella sezione I Love Ostrica.

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