IYO, primo ristorante di sushi innovativo e alta cucina giapponese contemporanea ad aver conquistato una Stella Guida Michelin in Italia, riapre nella sua sede storica di via Piero della Francesca 74 dopo un imponente restyling, sviluppato con l’obiettivo di alzare l’asticella e offrire un’esperienza modellata sul cliente, con un’offerta gastronomica sempre più articolata e un livello di servizio sempre più alto.

Dal 2007 in continua evoluzione

Aperto nel 2007, IYO ha attraversato e segnato con le proprie scelte la storia della ristorazione contemporanea: un’evoluzione continua che ha sdoganato la cucina giapponese dal dogma della tradizione per renderla contemporanea. Lo ha fatto unendo materie prime di vera eccellenza, un servizio da alta cucina e un interior design che non avessero nulla a che invidiare ai ristoranti italiani. 

L’offerta gastronomica

L’offerta gastronomica torna oggi ancora più articolata di prima, con un banco robata per cotture a fuoco a vista, una sezione dedicata al vapore e un team che si arricchisce dell’executive chef Simone Tricarico, che insieme agli altri componenti del gruppo, Katsumi Soga e Luca De Santi, ha studiato il nuovo menu. 

«La parte sushi sarà sempre presente da IYO, ma abbiamo voluto ampliare il ventaglio di proposte, grazie a nuove aree di cottura, nuove figure in cucina e nuove selezioni di piatti, come i gyoza» spiega Claudio Liu. 

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All’abbinamento sorprendente e all’ingrediente esotico si preferisce una “apparente semplicità” dei piatti in cui tecnica ed estetica si pongono al servizio della materia prima di indiscussa eccellenza in un processo di sottrazione dell’effimero a favore della concretezza del gusto. 

Condivisione ed empatia

Grande importanza viene data alla condivisione, con un’ampia scelta di piatti da porre al centro del tavolo e un percorso degustazione incentrato proprio su un rito che accomuna la cucina asiatica con quella italiana. Ma condivisione sarà la parola d’ordine anche dell’approccio, nell’interazione fra gli ospiti e anche con la sala, ora più calda, più luminosa e più accogliente. «Il servizio punterà tutto sull’empatia, adattandosi in modo sartoriale alle esigenze di ogni ospite» prosegue Liu. 

Design e funzionalità

Il progetto di interior è «il frutto di 17 anni di esperienza, di osservazioni, di consapevolezza, che trovano finalmente la propria manifestazione concreta», spiega Claudio Liu, che ha curato insieme a Lai Studio l’intero progetto, per ricercare la migliore esperienza possibile per gli ospiti. 

L’interior design si avvale di pezzi di design made in Italy e di soluzioni su misura in legno, prezioso marmo Patagonia, pietra naturale. Materiali di pregio che vestono il locale, ampliato, due nuove sale privatizzabili e un lounge bar dedicato a una decina di ospiti per attendere i propri commensali o per un cocktail del dopo cena. 

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Ma il progetto del nuovo IYO nasconde anche soluzioni tecnologiche all’avanguardia, per la gestione dell’illuminazione, dell’acustica e della qualità dell’aria, della sua circolazione, della sua temperatura e umidità, spazi di lavoro ampliati e ottimizzati, aree di preparazione di stoccaggio necessarie a una maggiore qualità di vita lavorativa e per l’ampliamento delle declinazioni gastronomiche. 800 mq totali, 300 in più di prima a disposizione degli ospiti, che si traducono però in solo due coperti aggiuntivi. 

Si presenta quindi al pubblico in una nuova configurazione, l’ultima espressione dello stile e dell’esperienza di IYO. Per segnare così, ancora una volta, un nuovo standard nella ristorazione giapponese e italiana al tempo stesso.