Spesa: l’inflazione non ferma l’e-commerce del cibo
L’inflazione a settembre 2023 rallenta leggermente, segnando un +0,2% su base mensile e un +5,3% su base annua contro il +5,4% del mese precedente (dati Istat). Un lievissimo calo generale che, tuttavia, non cambia il quadro complessivo che vede una fetta sempre più larga degli italiani in forte difficoltà. Sempre l’Istat fa sapere che, tra settembre 2022 e settembre 2023, i prezzi dei beni alimentari hanno segnato un +8,6%. Coldiretti sottolinea il +9,3% della frutta, mentre Confcommercio parla di “quadro economico complicato” in cui “alla debolezza della domanda per consumi si associa un calo della fiducia delle famiglie e delle imprese.”
A livello europeo, questa congiuntura ha penalizzato l’e-commerce B2C. O meglio: in termini di fatturato c’è stata una crescita, con un valore complessivo di 899 miliardi di euro nel 2022 (50 in più rispetto al 2021), ma il tasso di crescita si è dimezzato passando dal 12 al 6%. Tant’è che, calibrando questi dati sull’inflazione, si registra un decremento del 2% rispetto al 2021. L’Italia, però, rappresenta un’eccezione con il suo +13%. (dati Ecommerce Europe ed EuroCommerce). Anche nel 2023 l’e-commerce B2C in Italia segna un +13% su base annua fino a raggiungere un valore complessivo di 54 miliardi di euro (dati: Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano). A trainare questa crescita è soprattutto il grocery: nel 2022 10,8 milioni di famiglie italiane hanno acquistato beni alimentari online, cioè 2,4 milioni in più rispetto al periodo pre-Covid.
Questi i dati di scenario. Ma scendendo più nel dettaglio, cosa acquistano gli italiani in questo periodo segnato dal caro prezzi? Come suddividono la spesa nell’arco della settimana? Quali prodotti considerano urgenti e per quali, invece, sono disposti ad aspettare? Le risposte sono nei dati raccolti dalla startup italiana PonyU, specializzata in soluzioni innovative nella logistica dell’ultimo miglio.
Estate 2023 in Vallepicciola
Osservando la composizione del carrello della spesa, si scopre che:
- Gli italiani iniziano la settimana facendo scorta di frutta e verdura: tra lunedì e martedì si concentra più di un terzo degli acquisti settimanali.
- Il giorno giusto per rifornirsi di cibo per animali invece è il sabato, giorno in cui si registra il 22% degli acquisti settimanali.
- Sempre il sabato, gli italiani celebrano il weekend accaparrandosi gelati (19% degli acquisti settimanali), birra e vino.
- È ancora piuttosto inconsueto che i nostri connazionali si facciano consegnare la spesa a casa di domenica: questa giornata totalizza appena il 7% degli acquisti, contro il 17% del sabato.
Ma PonyU permette di avere un quadro ancora più completo, perché gestisce il delivery anche di molte altre tipologie di esercenti: fioristi, negozi e boutique, farmacie, ristoranti ecc. Si scopre quindi che:
- Gli italiani preferiscono farsi consegnare i capi puliti dalla lavanderia in mattinata (il 64% degli ordini ha la fascia di consegna entro le 13:00).
- Per gli integratori alimentari, il 97% degli ordini prevede la fascia di consegna 10:00 – 14:30.
- Le consegne di farmaci sono distribuite in modo uniforme durante la settimana, salvo poi calare il sabato.
- Il picco degli ordini di gelati è a luglio.
Anche le tempistiche per la consegna restituiscono degli insight interessanti. PonyU offre infatti tre diverse opzioni. Con Instant il pony express è immediatamente disponibile per ritirare l’articolo e recapitarlo a destinazione: un servizio che viene richiesto per il 97% degli acquisti food, vale a dire per la spesa di prodotti freschi. Con Same Day l’utente prenota al mattino e riceve il pacco al pomeriggio: è la modalità preferita per gli acquisti di farmaci (69% del totale). Con Next Delivery, infine, l’utente prenota in anticipo per il giorno e la fascia oraria in cui è sicuro di essere in casa: per gli acquisti grocery, cioè di beni di largo consumo, questa modalità è scelta dal 46% degli utenti, a pari merito con Same Day.
«Le consegne a domicilio sono entrate stabilmente a far parte della vita quotidiana degli italiani, tanto da essere ritenute un servizio essenziale», commenta Luigi Strino, fondatore e CEO di PonyU. «A noi operatori del settore spetta la responsabilità di garantire un servizio affidabile, efficiente e di qualità. In questo senso, la velocità nella consegna è soltanto uno dei criteri: le persone spesso sono disposte ad aspettare per gli acquisti meno urgenti, pur di essere certe di riceverli nel luogo e nel momento più comodo per loro».