I cocktail e i rooftop più cool dell’estate dal mondo
Una selezione di speciali drink dal mondo per viaggiare nel gusto tra cocktail e mocktail, freschi, fruttati, dai sapori esotici. Cosa c’è di meglio che degustare un cocktail su un rooftop al tramonto, scoprire gli ultimi trend del beverage in città cosmopolite o in una destinazione esotica? Pronti per il giro del mondo? Si parte da La Mamounia a Marrakech che offre deliziosi mocktail come il Jardin Secret o cocktail come Le Jack-Pot a bordo piscina, mentre a New York City è possibile scoprire le ultime tendenze del mondo dei cocktail in location mozzafiato. E ancora Palladium Hotel Group sorprende con aperitivi su rooftop vista mare o il Sultanato dell’Oman regala cocktail esclusivi nei suoi esclusivi hotel di lusso, il Diana Point di ‘Anantara Al Jabal Al Akhdar e il rinfrescante lemon mint presso Al Bustan Palace e The Chedi Muscat. I migliori cocktail a base di Pisco del Perù sono un must da non perdere in viaggio nel Paese, mentre in Giappone si possono trovare drink a base di un locale gin giapponese. Lisbona, infine, regala tramonti spettacolari dai suoi magici miradouros. Ogni destinazione ha il suo drink speciale per rendere indimenticabile ogni momento.
L’estate è più fresca a Marrakech grazie ai cocktail de La Mamounia
Anche in estate, la Grande Dame di Marrakech accoglie gli ospiti nei suoi numerosi bar e ristoranti recentemente rinnovati sia nel design che nell’offerta con deliziosi cocktail adatti a ogni momento della giornata. Durante le ore più calde, chi lo desidera può concedersi un break detox presso Le Bar de la Piscine, location perfetta per un mocktail come il Jardin Secret, a base di cetriolo, menta, succo di limone e mela verde, il Tropical Beet, un audace mix di barbabietola rossa, banana, mango e succo di mela, o Avocalada, con avocado, succo d’ananas, crema di cocco e sciroppo di orzata. Tra i cocktail da sorseggiare a bordo piscina, La Mamounia propone Le Jack-Pot, con una base di vodka Absolut Elyx, frutto della passione, mango, sale, peperoncino e sciroppo di rose. Attraversando l’hotel si passa per forza da Le Bar Majorelle, che prende il nome dal famoso pittore orientalista francese Jacques Majorelle: la particolarità di questo bar sono i due spazi, uno interno e uno esterno, in perfetta armonia tra loro e ottimi per essere vissuti durante tutta la giornata, sorseggiando ad esempio un Saffron Negroni – la versione marocchina del classico Negroni – preparato con gin, vermouth, liquore di genziana e zafferano, oppure un drink delle liste Inspiration dedicate ai grandi viaggi, tra cui quelli in Asia, dove spicca il Nihonshu, con Sake, Hendrick’s gin, limone, wasabi e spuma di riso. Per il pre o dopo cena, gli ospiti possono provare il nuovo Le Club, il bar del ristorante Le Marocain con terrazza affacciata sui giardini, oppure Le Churchill, per un’atmosfera più intima e appartata. Nel primo caso la drink list è ispirata al Marocco, con proposte come Moroccan Martini (Bulleit Bourbon, liquore all’albicocca, succo di mela, uvetta e infusione al caffè) o Mille et Une Nuits (Havana 7 anni, liquore alla banana, succo d’arancia, datteri e lime). Le Churchill è invece perfetto per grandi classici, che si tratti di Champagne (come Cuvée La Mamounia by Taittinger o Agrapart Minéral), distillati o cocktail, tra cui Utter Romance (Champagne Cuvée La Mamounia, liquore al mandarino, nettare di fragola e bitter al basilico) o The Statesman (Bulleit Bourbon, composta di fichi, sciroppo alla vaniglia, bitter all’arancia).
Tokyo, la capitale dei cocktail tra tradizione ed innovazione
Tecniche classiche e ingredienti locali di alta qualità sono alla base della cucina giapponese. Non fa eccezione l’arte della mixology con alcuni indirizzi da annotare per sperimentare un drink con viste memorabili sulla città di Tokyo. Andaz Tokyo, al 52 piano di Toranomon Hills, o Cé La Vi Tokyo, affacciato sullo Shibuya Scramble, servono cocktail raffinati in un ambiente lussuoso. Pochissimi posti a sedere, un arredamento minimal e un barman esperto, è invece ciò che si trova da Gen Yamamoto, dove basta scegliere un set di degustazione da quattro a sette drink, e lasciarsi trasportare dai sapori autentici e dalle parole di Yamamoto per vivere un’esperienza indimenticabile.
Panzanella toscana con crudo di Chianina, acciughe, capperi, pomodoro, cipolla e basilico fresco
Non solo cocktail. Il Giappone vanta anche una lunga tradizione del whisky, e infatti un tour in una distilleria è un’ottima opzione per gli amanti del famoso distillato. Una tappa imperdibile è la Tokyo Whisky Library, che ospita una collezione di oltre 1.000 tipi di whisky da tutto il mondo, inclusi rari single malts e pregiate bottiglie giapponesi; qui se ne possono assaggiare di diversi in un ambiente raffinato e accogliente, accompagnati dalle spiegazioni degli esperti. Gli amanti del gin, invece, troveranno il loro paradiso da Cocktail Works Jimbocho, un gioiello nascosto nel quartiere dei libri Tokyo rinomato per la maestria dei suoi bartender nel creare cocktail su misura.
Rooftop affacciati sul mare e tramonti da sogno a tempo di musica con Palladium Hotel Group
Se si è alla ricerca di un’estate indimenticabile tra atmosfera frizzante, cocktail sorprendenti, cucina gourmet e musica dal vivo, Palladium Hotel Group suggerisce rooftop e location dove trascorrere giornate da sogno dalla mattina alla notte fonda. Si parte da Ibiza dove lusso ed edonismo sono allo stato puro: Gravity Sky Lounge di TRS Ibiza Hotel, 5* adults only, affacciato sulla baia di San Antonio, con la sua infinity pool, la musica dal vivo e il migliore tramonto sul mare dell’isola rendono questo rooftop il luogo perfetto per godersi un’atmosfera paradisiaca, cocktail d’autore e Chic cabaret sunset edition, uno show unico e novità dell’estate 2024. Si prosegue nella zona di Cala Nova, a est della isla bonita, per immergersi nello charme dell’ Epic Infinity Lounge, aperto giorno e notte, il rooftop di BLESS Hotel Ibiza 5 stelle con una piscina a sfioro e una vista mozzafiato. Qui si può sorseggiare un cocktail d’autore come il Fresh Market (a base di gin, calamondino, fiori d’arancio, noce moscata e miele di Ibiza). Per la stagione 2024 la proposta culinaria attinge al Messico e si ispira agli affascinanti fiori ricamati cempasúchil. Per un’esperienza per palati esigenti si può provare un’altra perla dell’hotel, il ristorante stellato Etxeko Ibiza by Martín Berasategui, lo chef più stellato di tutta la Spagna. Spostandosi nella zona più vivace dell’isola, Playa d’en Bossa, al The Ninth di Hard Rock Hotel Ibiza, oltre ad ammirare dall’alto uno dei migliori tramonti dell’isola ci si scatena aspettando la notte con i dj set White sunset, il mercoledì e tutti i giovedì con Work tonic. Rimanendo in tema rock ’n’ roll, anche alle Isole Canarie e Marbella con Hard Rock Hotel Tenerife e Hard Rock Hotel Marbella: nel primo è presente un rooftop al sedicesimo piano, The 16th che ospita i tramonti più incredibili dell’isola, con vista sul Teide, sulla Gomera e, ovviamente l’Atlantico. Il secondo ospita nei suoi locali interni GMT+1 e Sun&Society con dj session e musica dal vivo tutta la settimana.
Tornando a Ibiza, Ushuaïa Ibiza Beach Hotel è rinomato per la sua offerta gastronomica d’eccezione (lo chef stellato Roberto Ruiz propone un menu speciale presso il ristorante The Beach by Ushuaïa Ibiza, sulla spiaggia di Playa d’en Bossa) e di intrattenimento che può essere vissuta anche dalla sua Up Ibiza Sky Society: il rooftop è il luogo ideale dove provare non solo cocktail d’autore con prodotti locali ma anche il nuovo menu: Burger Up, squisiti hamburger preparati con la migliore carne di wagyu, salse e pane fatto in casa. I nomi degli hamburger rendono omaggio alle suite più emblematiche dell’hotel, come il Fashion Victim, preparato con carne di wagyu cilena, formaggio Monterey Jack affumicato in legno di quercia bianca americana, confettura di pancetta ed erbe ibizenche, salsa barbecue con popcorn e pane brioche al pomodoro rosso. Sempre in zona, Grand Palladium Palace Ibiza Resort & Spa offre divertimento e relax per tutta la famiglia. E mentre i più piccoli sono in piscina o al baby club, mini club o black & white club, con intrattenimento e staff qualificato, i più grandi possono godersi una pausa di relax con un happy hour a bordo piscina o vista mare presso i bar Salinas, Bossa Pool Bar o La Gavina.
L’avocado
I migliori cocktail a base di Pisco del Perù
Il Pisco è diventato in questi anni uno degli spirits più apprezzati e utilizzati dai bartender di tutto il mondo. Questo grande successo è dovuto non solo al suo sapore deciso, ma anche e soprattutto alla sua grande versatilità: grazie alla sua base di frutta, in quanto si abbina alla perfezione con numerosi succhi, estratti e altre bevande alcoliche. Prodotto in Perù da oltre 400 anni – il pisco – parola quechua che significa uccello o volatile – è un nato dalla commistione tra la cultura peruviana e quella spagnola, poiché intorno al 1553 la vite fu introdotta nel Paese con vitigni portati dalle Isole Canarie, e fu nella valle di Ica che la coltivazione divenne particolarmente importante, grazie alla fertilità del terreno. Il Pisco Sour è il cocktail più rappresentativo e sembra abbia avuto origine nel Morris Bar a Lima, dal nome del proprietario Victor V. Morris che ha portato dagli Stati Uniti la formula del cocktail di successo (una variante del suo predecessore whiskey sour). La formula passò poi anche all’English Bar del Gran Hotel Bolivar, dove il Pisco Sour divenne popolare tra i turisti più importanti, come Ava Gardner, Clarke Gable, Orson Welles, John Wayne, Ernest Hemingway e altri. E ancora il Chilcano, un cocktail nato a metà del XIX secolo, quando gli immigrati italiani mescolavano il Pisco con il Ginger Ale e lo bevevano al mattino. Iniziarono a chiamarlo “Buenos días” o “Buongiorno” ed era un toccasana dopo una sbornia. Un altro aneddoto racconta che a sud di Lima, nella località balneare di Chilca, viveva il signor Cano, un produttore di bevande che era solito mescolare il Pisco con il Ginger Ale e quando gli fu chiesto quale fosse il nome di questo cocktail, rispose con l’unione delle due parole: Chilcano. Il Capitano nasce con l’immigrazione italiana in Perù e con l’arrivo del Vermouth nel paese. Ben presto cominciò a essere richiesto nelle taverne e nelle osterie del Callao e del centro di Lima; con l’arrivo della Prima Guerra Mondiale, l’importazione di liquori cessò e il vermouth cominciò a essere prodotto in modo tradizionale. Il nome attuale è nato nelle caserme militari andine, quando i capitani facevano il loro giro notturno a cavallo e andavano nelle locande chiedendo 20 centesimi, e il barista rispondeva: “Per il mio capitano!“. E ancora il Pisco tonic, il cocktail più peruviano che si possa trovare, in quanto i suoi ingredienti includono il Pisco (distillato d’uva del sud del Perù) e l’acqua tonica ricavata dalla corteccia dell’albero Quina. Il Punch al Pisco, inventato da Duncan Nichol, uno dei più rinomati barman di San Francisco, risale al XIX secolo. E ancora il Canarino sulla costa nord di Lima, nasce esattamente a Huaral, da una grande azienda chiamata Huando, dove si producevano i migliori mandarini e arance del Perù. Le signore dell’Hacienda volevano consumare il succo in occasione di feste e incontri sociali e cominciarono a mescolarlo con il Pisco che proveniva dal sud del Paese. Tale era l’allegria e la voglia di cantare che questa bevanda generava che gli stessi abitanti del villaggio la chiamarono Canario (canarino).
Cocktails e panorami mozzafiato a New York City
New York City, con il suo splendido skyline che incornicia la città, è il posto perfetto, soprattutto nel periodo estivo, per gustare ottimi cocktail su rooftop eleganti e lasciarsi trasportare dalle good vibes che questa città porta con sé. Da Overstory, locale situato al 64esimo piano su Pine Street, il bar manager Harrison Ginsberg propone cocktail esotici e raffinati, come l’Easy Money, a base di vodka, cocco, yuzu, foglie di lime e soda o In The Clouds, il cui nome richiama perfettamente l’ambiente, con whisky, Earl Grey, vaniglia, Champagne e milk washing. Per chi ama restare con la testa tra le nuvole, Bar Blondeau, presso l’elegante Wythe Hotel, offre una proposta interessante, come il Garden Reviver (vodka, basilico, lime, fiori di sambuco e fizz) che farà venire voglia di restare per cena presso il ristorante Le Crocodile, tra gli indirizzi imperdibili della super cool Williamsburg. All’Harriet’s Rooftop Lounge di 1 Hotel Brooklyn Bridge, che possiede una delle viste più strepitose della città direttamente su Uptown Manhattan, l’ambiente chic e raffinato si unisce all’importanza della sostenibilità, al centro della filosofia del brand e quindi anche della cocktail list, dove troviamo creazioni come il Brooklyn Garden, composto da Hendricks Gin, Moet Ice, Brooklyn Green Juice fatto in casa, yuzu, lime e soda o la rivisitazione dell’iconico Margarita con Tequila Casamigos Blanco infusa con pepe shishito, lime, agave e sale al sedano. Per un aperitivo glamour, Nubeluz, il cui nome deriva dalle parole spagnole “nuvola” e “luce”, propone drink più classici, come il Mezcal Last Word (el silencio mezcal maraschino, green chartreuse, lime), ma anche proposte più audaci come l’Enriched Tom Collins (Ransom Old Tom Gin, sciroppo d’acero, limone, soda e bitter al cioccolato).
Lisbona, tramonti spettacolari dai miradouros e dai rooftop
Lisbona non è solo una città da vivere in estate, ma regala viste panoramiche senza paragoni in ogni stagione. Arrampicata su sette colli, la capitale portoghese vanta ben 19 miradouros (belvedere) ufficiali, ognuno dei quali offre uno sguardo mozzafiato sui tetti della città, sui monumenti più iconici, sul fiume Tago e sull’Oceano Atlantico. Tra questi, il Miradouro do Castelo de São Jorge regna sovrano. Il più alto e il più emblematico della città, domina il paesaggio circostante con la sua imponenza. La sua storia affonda le radici nel XIV secolo, quando furono costruite le mura che lo sostengono. Nel 1940, un’opera di conservazione ha riportato in auge gran parte del belvedere, che oggi si erge all’interno del castello di São Jorge. Un luogo ideale per riposare gli occhi e la mente dopo la salita per raggiungerlo. Ma Lisbona non si ferma qui. Ogni miradouro ha il suo fascino e la sua storia da raccontare. Il Miradouro de Santa Luzia, merita una menzione speciale, questo infatti è vero e proprio “salotto urbano” che si sviluppa su due livelli, offrendo ai visitatori un’esperienza unica. Al primo piano, un bar/ristorante e un piccolo giardino che invitano al relax, mentre al secondo livello una piscina a sfioro regala una vista mozzafiato sul quartiere Alfama. La muraglia del belvedere è decorata con azulejos, le tipiche piastrelle di ceramica portoghesi, che aggiungono un tocco di colore e tradizione a questo luogo magico. Che sia per un caffè al mattino, un pranzo con vista o un cocktail al tramonto, il Miradouro de Santa Luzia è il posto perfetto per immergersi nella bellezza di Lisbona e vivere un’esperienza indimenticabile. Il Miradouro de São Pedro de Alcântara è uno dei belvedere più iconici di Lisbona, situato nel quartiere Bairro Alto, un’area rinomata per la sua eleganza e la sua vivacità. Arroccato su una collina che domina la Baixa e il fiume Tago, questo belvedere offre una vista panoramica sulla città, che si fa particolarmente suggestiva al tramonto, quando i palazzi si illuminano di mille colori. Miradouro de São Pedro de Alcântara non è solo un punto panoramico, è anche un luogo ricco di fascino romantico: ampio e curato, è caratterizzato da un giardino lussureggiante con alberi, aiuole fiorite e una fontana centrale. Diverse panchine e terrazze invitano al relax, mentre un bar offre la possibilità di gustare un drink o uno spuntino mentre si ammira la vista. E se si vuole brindare salutando il giorno, per gli amanti dei liquori, si può sorseggiare la tipica Ginjinha, per chi preferisce il vino immancabili il Vinho Verde o il Moscatel. Saúde!
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Un mocktail immersi nella pace delle montagne del Sultanato dell’Oman
L’estate è il periodo perfetto per vivere le montagne del Sultanato dell’Oman, tra cui il Jebel Akhdar e il Jebel Shams, grazie alle temperature più miti che qui si trovano, e, perché no, gustarsi un cocktail circondati solo dal silenzio e da paesaggi maestosi. Per esempio, a sole due ore dalla capitale Muscat, il Jebel Akhdar ospita il lussuoso Anantara Al Jabal Al Akhdar, con le sue 115 suite e ville, tutte con vista sul maestoso canyon sottostante. Qui il Diana Point è una vera chicca: una piattaforma panoramica, dove un tempo si affacciava proprio la Principessa Diana, che regala scenari mozzafiato sul paesaggio circostante. L’ideale qui è godersi un aperitivo al tramonto servito dal maggiordomo del posto, accompagnato da una selezione di piatti locali preparati dallo chef. Per chi desidera invece gustare qualcosa di veramente rinfrescante, il lemon mint è una bevanda molto popolare nel Sultanato: preparato con succo di limone fresco, menta, zucchero e acqua fredda, è un equilibrio perfetto tra acidità, dolcezza e freschezza. Sono molteplici i posti dove gustarne uno: per esempio presso Al Bustan Palace, A Ritz-Carlton Hotel, Muscat o The Chedi Muscat è possibile sorseggiare il lemon mint in un ambiente elegante e rilassante. Anche i mercati locali, come il Muttrah Souq a Muscat, sono ottimi posti per immergersi nella cultura omanita e gustare questo cocktail, preparato secondo la tradizione locale.