Sommelier do it better
Cracco, Bastianich, Valbuzzi, Berton, Borghese, Locatelli. I sex symbol del Duemila sono loro, gli chef, vere e proprie star, acclamati e desiderati, presenti su schermi tv, internet e riviste in cui si racconta di loro e della loro splendida vita. Abbandonato lo stereotipo del cuoco paffuto garanzia di buona cucina, le ultime generazioni di “toque” si sono proposte sfoggiando fascino e silhouette. E noi, ragazze sensibili ai muscoli abbinati alla buona tavola, siamo impazzite. Ce n’è anche per la compagine maschile: su tutte, Isabella Potì, madre polacca e padre leccese, è una delle chef donna più famose d’Italia e non solo, complice anche la sua avvenenza.


Ma siamo sicuri che avere una storia con uno o una chef sia davvero un sogno?
Normalmente uno chef lavora almeno dieci ore al giorno, spesso anche di più. Per lui non c’è distinzione tra giorni feriali e lavorativi, non ci sono feste, e quando gli altri si divertono, festeggiano e si dedicano agli amici lui sta con la brigata a lavorare. Spesso lo chef è uno abbastanza timido, solitamente poco incline a parlare con i clienti preferendo starsene rintanato in cucina, sicuramente di polso visto che deve capitanare un’intera brigata e farsi rispettare – sì, chef! – e con una preparazione culturale, diciamocelo, abbastanza limitata. E quando torna a casa, raramente ha voglia di prepararti una bella cenetta…

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Va bene, ma poi ci sono i giorni di chiusura, direte voi. Certo, giorni in cui solitamente tutti gli altri lavorano e che comunque uno chef utilizza per riorganizzare cucina e locale e per fare gli acquisti, andare a caccia di nuovi fornitori e magari fare visita a qualche collega, per provare cucine diverse o in concorrenza con la sua. Ed è così che la famiglia è il compromesso forse più grande per chi sta dietro ai fornelli per professione. O il compagno/a lavora nello stesso ristorante e ha quindi gli stessi ritmi, rischiando però di portare nella cucina di casa i problemi della cucina del ristorante, oppure, se il partner ha un’altra professione, il problema è di non vedersi praticamente mai.
Insomma, non è tutto oro quello che luccica. Ma forse, in quei ristoranti dove finora ha attirato la vostra attenzione solo l’artista che disegna sul piatto, nell’atelier della sua cucina, c’è un’altra figura professionale che potrebbe fare al caso vostro, se siete a caccia di un fidanzato o una fidanzata che abbia come voi la passione del cibo e del vino. Stiamo parlando dei sommelier. Un sommelier nei ristoranti è impiegato per la selezione e la presentazione dei vini, l’abbinamento di questi alle pietanze comprese nel menu, nonché per la gestione della cantina. Il suo compito, poi, è quello di presentare i vini alla clientela in maniera coinvolgente, trasformando la degustazione in una vera e propria esperienza sensoriale. È abituato ad avere a che fare con la gente e sicuramente ha sviluppato molta pazienza nell’ascoltare e assecondare le richieste dei clienti, perché la sua missione è quella di farli stare bene, di far trascorrere loro una grande serata, di regalare loro un piacere e, perché no, un’emozione. Insomma, il sommelier è un animale sociale, affabile, attento alle esigenze degli altri, capace di ascoltare… Non vi sembra l’identikit del fidanzato o della fidanzata perfetta?
Lavora al ristorante, certo, quindi deve seguire gli orari del locale, ma entra in servizio molto dopo chi lavora in cucina e riesce anche a fare pausa tra il servizio del pranzo e quello della cena, sempre che non lavori per un ristorante aperto solo la sera: in quel caso il tempo a disposizione sarà ancora di più.

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Poi ci sono gli uomini e le donne del vino: che siano proprietari di cantina, enologi o wine expert per importanti aziende. Sono legati alla terra, viaggiano per il mondo a raccontare i loro vini, partecipano a eventi e talvolta ne sponsorizzano di importanti (basti pensare a Ferrari Trento con la Formula Uno), vanno a fare visita ai loro clienti pranzando o cenando nei loro ristoranti (e una compagnia devono pur averla, no?), una giornata di lavoro canonica per loro ha degli orari normali, sempre che non siano sotto vendemmia (ma dura al massimo un mese!). Non li avevate mai presi in considerazione, vero, nella caccia al vostro principe azzurro o alla vostra principessa?
Eppure, anche in questo settore i belli non mancano. Guardate la gallery!