Potassio, sodio, antociani, flavonoidi. Sono solo alcune delle sostanze contenute nella barbabietola rossa, prezioso ingrediente di questa stagione.

La barbabietola rossa è rimineralizzante e ricostituente, oltre a essere estremamente benefica soprattutto negli stati influenzali. Questo perché contiene grandi quantità di sali minerali e vitamine. Inoltre, le fibre e l’elevato quantitativo di acqua la rendono depurativa e digestiva. Dal momento che certi composti chimici contenuti dall’ortaggio sembrano essere capaci di rivitalizzare i globuli rossi, il consumo di barbabietole è consigliato anche a chi soffre di anemia. È raccomandato consumarle crude, appena stufate o gratinate, meglio evitare invece le cotture prolungate.

Ma attenzione! Visto l’elevato contenuto di sali minerali e di ossalati se soffrite di calcolosi renale o di acidità di stomaco evitatene il consumo, non fanno per voi.

La zona principale di produzione è il Piemonte, e a livello europeo l’Italia è il primo Paese produttore.

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La barbabietola viene consumata prevalentemente bollita o sotto forma di integratore alimentare, con l’unica accortezza di separare la parte edibile ricca di nutrienti (il bulbo) dal resto della pianta. La barbabietola è ottima in insalata ed è un contorno ideale per qualsiasi tipo di piatto, ma anche protagonista di molte preparazioni con i cereali in chicco, i legumi e i formaggi freschi dal retrogusto acidulo. Sempre che non puntiate su ricette della tradizione che la vedono protagonista, come i casunziei ampezzani e i canederli di barbabietole.