I leoni di Sicilia, a cena con i vini Florio guardando la serie TV
Il Marsala Florio è tra quei vini che hanno rivoluzionato il mondo enoico, diventando in breve un best seller internazionale. Così come un best seller internazionale lo sono diventati i libri di Stefania Auci, I Leoni di Sicilia e il sequel L’inverno dei Leoni (Editrice Nord). Non stupisce dunque che si sia colta la palla al balzo per portare sullo schermo la saga dei Florio, intraprendente famiglia siciliana dl XIX secolo e protagonista della “Dolce Vita” in Sicilia per più di un secolo. La serie TV diretta da Paolo Genovese vede tra i protagonisti molti degli attori italiani più celebri: Miriam Leone, Michele Riondino, Donatella Finocchiaro e Vinicio Marchioni. L’attesa e le aspettative per l’uscita della prima stagione sono quindi altissime. Ma vale la pena spendere anche qualche riga sui vini Florio. Ecco allora qualche suggerimento per gustare anche a tavola lo sceneggiato.
Per entrare davvero nello spirito della serie TV l’ideale sarebbe visitare le Cantine Florio (fondate nel 1833) a Marsala, uno dei luoghi più suggestivi della realtà enoica siciliana. Qui si coglie davvero quello che rappresenta questo vino unico, a base di Grillo, che invecchia anche moltissimi anni in botti di legno, per lo più di piccola portata. Moltissime sono anche le sfumature che può assumere il Marsala, da quelle cromatiche a quelle gustative. Ovviamente le bottiglie più ricercate sono quelle di Marsala affinato 10 e più anni nei tini.
I Leoni di Sicilia a tavola e nel bicchiere
Qualche suggerimento ce lo ha dato lo chef Antonio La Torre del ristorante Cous-Cous di Milano, che ha abbinato un menu ad hoc con alcune referenze della cantina di Marsala.
L’entrée non può che essere un’ostrica. A casa propria magari non elaborata, ma il ristorante ne propone una assai suggestiva affumicata all’Ulivo e Marsala, abbinata al piacevolissimo Florio Terre Arse, che fa almeno 10 anni di affinamento in botte.
A seguire del ricco menu abbiamo apprezzato molto il classico Cous-Cous di mare, qui rielaborato in modo più complesso: perché bagnato in Zuppa di granchio, con Tartare di Murici (Lumache di mare), menta, finocchi marinati all’aceto e cipollotti alla brace. Piatto accompagnato dal vigoroso Vino Florio Bianco non filtrato, una recente chicca della maison, ottenuto da uve di Grillo e Catarratto.
Il dolce finale è una Cheesecake al bicchiere, con ricotta di pecora, castagne, cachi di Castelbuono e Gelée al Marsala Rubino. Accompagnato dall’ottimo Florio Targa, un Marsala Superiore Riserva DOC, che affina almeno 7 anni in botti di legno di Slavonia. E visto che siamo nella stagione corretta, perché non gustarlo anche sgranocchiando una padella di caldarroste davanti alla tv?