La prima annata dell’Amarone della Valpolicella Classico di Tommasi è stata prodotta ufficialmente nel 1959 e oggi la famiglia possiede e gestisce direttamente la bellezza di 780 ettari vitati in 7 regioni. La quinta generazione della famiglia che si affaccia oggi ha una bella ma non facile eredità da gestire nel prossimo futuro. Giancarlo Tommasi manda un messaggio ai tutti gli eredi: «Il nostro mestiere di vignaioli e imprenditori deve esser seguito da un grande senso di gioia e, soprattutto, di responsabilità».
Il cuore dell’azienda familiare è appunto la Valpolicella, dove la grande avventura vitivinicola e imprenditoriale ha avuto origine nel 1902, grazie al bisnonno contadino che acquistò una parcella di vigneto in un territorio che oggi vale oro. Una famiglia di contadini che nel giro di una generazione da mezzadri divennero proprietari.


Per celebrare i suoi primi 120 anni Tommasi Family Estates si è affidata a Seletti Design che ha creato una bottiglia iconica limited edition con etichetta in ceramica e un packaging dedicato. Un Amarone Valpolicella Classico Docg 2017. Un vino importante e da collezione di cui sono stati prodotti 10mila esemplari.

Di generazione in generazione i Tommasi non solo si sono imposti come produttori di sucecesso in Valpolicella – di successo perché legati fortemente al territorio d’origine –  ma grazie a una visione imprenditoriale importante hanno anche investito in gran parte del resto di Italia: oltre al Veneto Tommasi Family Estates comprende Tenuta di Caseo in Lombardia, Casisano a Montalcino e Poggio al Tufo in Maremma Toscana, Masseria Surani in Puglia, Paternoster in Basilicata, un progetto in Umbria ad Orvieto, l’acquisizione di una tenuta sull’Etna in Sicilia nel 2022 e una partnership nel Chianti Classico con La Massa. Ma non è finita qui, perché vanno annoverate anche le strutture di Villa Quaranta Wine Hotel & SPA in Valpolicella, Albergo Mazzanti e Caffè Dante Bistrot a Verona e Agriturismo Poggio al Tufo a Pitigliano, nella Maremma Toscana.

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La bottihglia Limited Edition
Qualche nota tecnica: la bella etichetta è stata realizzata in ceramica in collaborazione con Seletti, celebre marchio di design. Il vino dell’annata 2017, ancora assai giovane, ma davvero promettente è ottenuto da uve Corvina (50%), Corvinone (30%) Rondinella (15%), Oseleta (5%) dei vigneti cru La Groletta e Conca d’Oro. La gradazione alcolica è abbastanza contenuta per un Amarone, solo 15°, ma questo dona più eleganza bevibilità al vino. L’affinamento? Dopo l’appassimento di circa tre mesi nel fruttaio e la fermentazione in acciaio il vino ha maturato per tre anni in botti di rovere e in botti di Slavonia di 35 e di 65 ettolitri.