Olmo, Cornaredo
Nella stessa piazza di San Pietro all’Olmo di Cornaredo ha aperto D’O, il suo primo ristorante bistellato e “militante”, nel senso di promozione di una cucina pop, in provincia, ma con una cura maniacale dalla materia prima e all’estetica del piatto, Davide Oldani oggi compie un passo ulteriore. E spiazza tutti quanti con Olmo. Un nuovo locale, piccolo. Saranno appena 14 coperti con una brigata giovane dedicata e vocata in cucina e in sala.
Noi ci siamo finiti quasi per caso, grazie all’invito a una cena con Champagne Taittinger. Una cena con abbinamenti gastronomici impeccabili. Perché al netto del menu corrente, Davide Oldani studia seriamente ogni piatto da proporre a seconda dell’occasione come uno chef sartoriale, senza tradire la propria filosofia cucinaria.
«Il ristorante è caratterizzato da tre elementi – ci spiga Davide Oldani – il colore verde delle pareti che richiama la Natura; il nome Olmo; una cucina diversa da quella che gustate a pochi metri da qui al D’O. Inoltre il locale non è né una trattoria, né un’osteria, né un bistrot, né un fine dining, Mi piacerebbe che ognuno lo interpretasse a suo modo».
A me sembra un luogo molto intimo. Si può scegliere di venire in compagnia, ma approfittando dei pochi coperti, come una chef table oppure in coppia prenotando un tavolo per sé.
«La Cucina Pop è anche la libertà di scegliere a prescindere da qualsiasi etichetta. L’esperienza a tavola qui è al servizio della curiosità e si adegua ai diversi palati», prosegue Oldani.
C’è tanta cucina gourmet che si è un po’ seduta sugli allori… «La cucina gourmet è buona cucina, se posso permettermi. Io la traduco così», commenta lo chef.
Tuttavia, Oldani è sempre in movimento. Questo piccolo locale ne è una prova. «Intanto, la brigata è composta da giovani, il target è green, a partire dal colore delle pareti, appunto. E il menu lo abbiamo battezzato non a caso “Radici”».
Il percorso del menu che trovate ora in vetrina da Olmo comprende sei portate: Stracci di pasta al grano riso, zucca e pecorino affumicato; Minestrone 2003 di Mamma Luigia; Bollito Misto e brodo avvinato; Sgombro marinato, rosti di patate, latte di anacardi e aceto di agrumi; Cipolla caramellata, Grana Padano Riserva 27 mesi; Chiffon cake di carote, panna alla vaniglia, gelato al rum.
Ma al fin di provocare i vostri palati ricordiamo anche una notevolissima Ombrina al cartoccio (edibile) con emulsione di agrumi e olio extra vergine d’oliva abbinato a Taittinger Comtes de Champagne 2013 Grand Crus.