Sono ben 26 – tra erbe, spezie e radici raccolte nell’arco alpino italiano e note per le loro proprietà curative – gli ingredienti che compongono questo amaro fresco e balsamico che si ispira ai rimedi ottocenteschi venduti dai saltimbanchi nelle piazze che promettevano di guarire da ogni male, dal mal d’amore al mal di denti. Tra le botniche utilizzate per il Barba-Turico rientrano l’achillea millefoglie, pianta dotata di una spiccata aromaticità e anticamente utilizzata per curare l’ansietà e l’insonnia, la menta piperita, ricca di aromi balsamici e proprietà digestive, e la camomilla, ancora oggi apprezzata per le sue blande doti calmanti.

Il progetto liquoristico Barba-Turico fa parte della linea “Pellegrini Private Stock” del gruppo Pellegrini, che ha affidato a Davide Monorchio, responsabile del comparto Liquori e Distillati, il compito di creare un elixir dal sapore alpino.

Rispettando i precetti della Cabala, la ricetta di questo elisir di lunga vita è stata ricavata da antichi manuali di liquoristica faticosamente recuperati. Le botaniche vengono sottoposte a una lenta macerazione a freddo finalizzata a estrarre la loro essenza più profonda. Il risultaato è un amaro dall’intenso ventaglio aromatico, che offre spiccati sentori balsamici, uniti a profumi floreali e note erbacee che richiamano le Alpi. Il gusto è delicato e bilanciato, dotato di ottima freschezza e armonia.

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di Chef Paolo Cappuccio Ingredienti per 4 persone Per la panzanella: 50 g di pane raffermo integrale 25 ml di olio extra vergine d’oliva Per la carne: 160 g di…

Ideale a fine pasto, liscio oppure servito con qualche cubetto di ghiaccio.

Costa circa 30 euro