Glenfiddich Whisky Single Malt. Se 30, 40, 50 anni posson bastare

La distilleria dello Spyside Glenfiddich, fondata da William Grant, ha presentato alla Segheria di Milano tre nuove formidabili referenze di Scotch Whisky Single Malt. Tre bottiglie da collezione in pochissimi esemplari. Il 50 anni non lo hanno neppure aperto, poiché è troppo raro, ve ne è solo l’equivalente di 220 decanter. E il prezzo base della rara collezione battezzata Time Re:imagined parte dai 48 mila euro a bottiglia. Ma Fancy Magazine ha avuto il privilegio di assaggiare il 30yo e il 40yo, per di più in abbinamento con i piatti notevolissimi creati ad hoc dallo chef Vittorio Colleoni del ristorante San Martino di Treviglio. Un mago della cucina di pesce.

Il 50 Year Old è ottenuto da tre botti differenti di quercia americana refill (cioè di secondo utilizzo), che sono stati assemblati e affinati per altri due anni. L’architetto computazionale Manuel Jiménez García ha decriptato i dati meteorologici in un algoritmo e ha generato un linguaggio di design fisico per costruire la forma su misura di una struttura che porta in vita ogni secondo di ogni giorno, di ogni mese di cinquant’anni trascorsi.

Il 40 Year Old è il risultato di un processo complesso messo a punto dalla distilleria di Spyside, che impiega le rimanenze di lotti di annate diverse. Il decanter è collocato/avvolto in un contenitore scultura fatto di jesmonite, quasi una spirale che evoca il tempo, l’ambiente, le venature e la tessitura del whisky. Il prezzo di ogni bttiglia è di 6mila euro.

Da ultimo ecco il Glenfiddich 30 anni. Per certi aspetti il più intrigante, proprio perché ha davanti a sé una vita ancora lunghissima. E infatti, rappresenta il tempo sospeso. Quanto costa? Si parte da 1.800 euro.

Tutti e tre i Whisky Single Malt non superano i 43 gradi. E forse questo è un piccolo peccato, perché qualche grado alcolico in più potrebbe aumentare ulteriormente la struttura di prodotti tanto pregiati.

Alberto Del Giudice

Ho una grande passione per il mondo del vino, dei distillati, la buona cucina. E i territori che ne sono la culla. Sono molto pigro, ma ritengo che sia una garanzia per chi mi legge, perché lavoro solo quando posso scrivere di ciò per cui valga davvero la pena.