Tito’s Handmade Vodka
Il mondo della Vodka ha subito una contrazione, quasi colpito al cuore dal Gin. Ma gli intenditori e gli appassionati di distillati e miscelazione, più che seguire mode e mercati seguono i propri gusti. La loro stella polare è la qualità. Orientarsi nel mare magnum degli spirits, non è sempre facile, ma a volte la bussola ci conduce in luoghi inaspettati, distillerie quasi imprevedibili e sorprendenti. È questo proprio il caso di Fifth Generation di Bert Beveridge a Austin in Texas.
Bert appellato “Tito”, dal suo giro di conoscenti fonda la prima distilleria legale in Texas nel 1997 e si mette a produrre vodka, dopo aver ricevuto calorosi feed back da amici. La sua idea, fin dal principio è quella di distillare una vodka non domestica, ma artigianale e della più alta qualità possibile. Un vodka texana, con mais selezionato e gluten free. Sei distillazioni con Pot Still. Il risultato è uno “spirito” di notevolissima purezza. Ma anche di rara morbidezza e piacevolezza, anche degustato con un solo cubetto di ghiaccio. I suoi 40 gradi quasi non si sentono. Ed è un piacere fare roteare in bocca un lungo sorso, che lasci una bella persistenza.
In occasione dell’evento Velier Live che si è tenuto a Milano a febbraio abbiamo provato tre diversi cocktail. Ma qui occorre una parentesi: l’azienda è da sempre impegnata in progetti mirati alla tutela degli animali domestici, in particolare dei cani. In più occasioni la maison texana organizza in tutto il mondo occasioni per cui parte del ricavato va ad associazioni cinofile no profit.
Ma è ora di bere.
Salty Dog #2
Tito’s Handmade Vodka; Monin Sciroppo d’Agave; Fver-Free Pink Grapefruit Soda.
Tito’s Favorite
Tito’s Handmade Vodka; Succo di lime; Fever-Tree Soda Water.
Enrico Bartolini, il secondo chef più stellato del mondo si racconta
Love, Tito’s
Tito’s Handmade Vodka; Monin Cordial Lime; Bitter Truth Cucumber; Fever-Tree Ginger Ale.
Qust’ultimo il nostro preferito. Con una nota di apprezzamento anche per il Bitter.