Barone Pizzini Bagnadore Rosé Franciacorta Docg Riserva 2011

E’ stato presentato ieri sera in anteprima il nuovo Bagnadore Rosé, 100% Pinot Nero frutto di selezioni da clone tedesco Spätburgunder che si sono adattate nei decenni ai suoi e al clima di Provaglio d’Iseo, dove si trova Barone Pizzini, una delle cantine più conosciute e rinomate della Franciacorta. Noi di fancymagazine non potevamo non esserci a questo debutto davvero felice.

Colore salmone carico, meraviglioso, profumi di crema pasticcera, frutti di bosco, agrumi, un pizzico di spezie e qualche tocco balsamico prealludono a un palato ricco e cremoso, dal perlage finissimo, intenso ed elegante, con un’acidità molto equilibrata, perfetta per non stancare e continuare a chiamare il sorso. Del resto, l’annata di debutto di questo che è indiscutibilmente uno dei rosé più buoni d’Italia, è la 2011: un’annata unica, caratterizzata da un’estate fresca e piovosa, con un’ideale alternanza tra temperature calde del giorno e fresche della notte. Condizioni, si sa, che donano alle uve un’acidità perfetta.

E proprio l’unicità dell’annata ha spinto la storica realtà franciacortina guidata da Silvano Brescianini a pensare di realizzare la versione in rosa della sua punta di diamante, Bagnadore. campione di eleganza e freschezza, con i suoi profumi di frutta, agrumi e crosta di pane che si integrano in un gusto secco, sapido e minerale, ampio e succoso, che nelle annate migliori regala anche interessantissimi sentori fumé. Tornando al Bagnadore Rosé, invece, dopo pressatura sofficie delle uve e macerazione a freddo degli acini interi, avviene il frazionamento del mosto e quindi la fermentazione in barrique, dove sosta per otto mesi. Dopo 128 mesi, ovvero 13 anni, di affinamento sui lieviti, ecco il prodigio di un vino prodotto solo nelle annate più fortunate. E infatti la prossima release dopo questa di debutto (3.500 le bottiglie a disposizione), sarà l’annata 2020.

Dosaggio zero, Bagnadore Rosé è interessantissimo con il Taleggio, ed è in grado di reggere a tutto pasto tantissime portate: dai crostacei al risotto ai funghi porcini, fino alla fiorentina alla griglia o al piccione.

Francesca Negri

Giornalista, scrittrice, wine tutor, diplomata WSET, Donna del Vino, Cavaliere del Tartufo e dei vini d’alba, Cavaliere del Sovrano e nobilissimo ordine dell’Amarone e del Recioto, Castellana di Suavia, stappo lo Champagne a colpi di sciabola, scrivo in punta di stiletto e amo bermi la vita come faccio con un bicchiere di vino. Mio figlio, Leonardo James aka #leojamit, e la passione muovono il mio mondo e sono il motore delle mie giornate. Il mio motto? Puoi essere entrambi: piacere per gli occhi e cibo per l’anima.

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