Trenta: tanti sono gli anni che si appresta a celebrare, con l’annata 2018 presentata in anteprima al Merano Wine Festival e sul mercato dall’inizio del 2022, Burgum Novum, la linea di punta di Castelfeder che racchiude due etichette dedicate rispettivamente allo Chardonnay (11mila bottiglie, 28 euro) e al Pinot Nero (14mila bottiglie, 33 euro). Due indiscutibili eccellenze dell’enologia altoatesina, anche se a colpire maggiormente chi scrive, grazie al suo profilo aromatico decisamente intrigate, è Burgum Novum Chardonnay un vino dal colore giallo paglierino brillante con accennati riflessi verdi, che al naso profuma di nocciola, frutta estiva matura e di frutta tropicale, senza dimenticare l’interessante nota fumé, nonché i sentori di banana e mele che chiudono su zaffate tostate e di vaniglia. In bocca è corposo, strutturato, sapido, con un’acidità decisamente equilibrata che continua a chiamare il sorso. Tutte caratteristiche che derivano dal processo produttivo: fermentazione alcolica in acciaio, 18 mesi maturazione in barrique e fermentazione malolatica, 6
mesi di affinamento in acciaio e 6 mesi in bottiglia.

Casterlfeder si trova a Cortina sulla Strada del vino ed è stata fondata nel 1969 da Alfons Giovanett. Le redini dell’azienda sono passate poi, nel 1989, al figlio Günther, ancora oggi alla guida della cantina con l’aiuto dei figli Ivan (enologo) e Ines (alle vendite). Oggi Castelfeder produce circa 600mila bottiglie, ripartite in tre linee: Burgum Novum, Mont Mès e Villa Karneid, tutte e tre contraddistinte da grande eleganza e personalità, per una produzione che spicca per una vivace
territorialità. In totale oggi vengono lavorate uve provenienti da 70 ettari di vigneti, di cui circa il 70% è rappresentato da vitigni a bacca bianca con focus su Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon; il restante 30% è di uve rosse, dove il Pinot Nero è chiaramente in primo piano. Dal 2011 la famiglia si dedica anche alla Mosella, in Germania, coltivando Riesling nella tenuta Sorentberg. «Dal costante impegno che mira a un continuo miglioramento e dalla volontà di produrre solo vini di alta qualità, con la vendemmia 2018 abbiamo lanciato ancheun nuovo progetto relativo al Pinot Nero, concentrandoci sui vigneti di Buchholz, Glen e Mazon, sopra Egna», fa sapere Ivan Giovanett. Per il futuro? «Stiamo facendo importanti investimenti in campo di sostenibilità in tutta la catena produttiva».

Costa intorno ai 29,00 euro

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