Questo vino non solo è buono, ma è tracciato fin dalle sue origini e super protetto. Il Nerello Mascalese in purezza di Firriato è una bottiglia da collezione, ma anche quando se ne ha la possibilità è da gustare fino in fondo. Poche sono le bottiglie prodotte. Nell’ultima annata rilasciata del 2015 (la prima è del 2014) vi sono appena 2.436 bottiglie. Ma che bottiglie!

Il vino proviene da una vigna di Nerello Mascalese e altre varietà sopravvissute alla sciagura della filossera che secondo gli studi condotti si è accertato risalga a oltre 150 anni orsono. Questo è il primo tassello della sua tracciabilità. La certificazione della provenienza del vigneto antico piantato sull’Etna in Contrada Verzella con il sistema dell’alberello a 650 metri sul livello del mare. La resa è dunque bassissima, ma ogni acino raccolto è una perla naturale. E Firriato, ovvio, tratta la vigna e produce questo vino con la massima cura, avendo tra le mani un piccolo tesoro.
Nota tecnica: il vino affina 2 anni in tonneaux e 18 mesi in bottiglia.

Un tesoro che grazie ai più innovativi sistemi di validazione e anticontraffazione quali NFT & Blockchain consente agli acquirenti, ai possessori e ai futuri acquirenti la certezza della autenticità della o delle proprie bottiglie e la registrazione come proprietario di essa o di esse. Naturalmente con la massima riservatezza. Infine, ma non è tutto, ogni possessore di Signum Aetnae può disporre di un “artwork” a tema Etna, realizzato da Firriato con un soggetto diverso per ogni annata, e potrà richiedere, in ogni momento, una perizia professionale che certifichi l’exepertise del vino e la ricolmatura/ritappatura trascorsi 15 anni dall’imbottigliamento.

Il prezzo al pubblico parte dai 140 euro circa.