Saper aspettare il vino. Arriva dalla Valpolicella un “trend” che da tempo tutti i wine lover attendono: dare tempo al vino di raggiungere la condizione ottimale per essere rilasciato sul mercato, senza ansia commerciale e di monetizzazione. È questo quanto emerso dall’interessante incontro di degustazione che si è svolto ieri a Verona, a Casa Perbellini, con Cantine di Verona e in particolare con i vini della linea destinata alla ristorazione, Brolo dei Giusti.

Brolo dei Giusti ha un significato ben preciso, che sta a indicare che questo vino è in linea con una determinata storia su cui si innesta la storia delle Cantine di Verona (nata dalla fusione tra Cantina Valpantena, Cantina di Custoza e Cantina Colli Morenici). Un nome impegnativo sia nel soggetto sia nel complemento di specificazione: il brolo è un termine antichissimo, che viene dal latino e che sta a indicare un luogo chiuso, recintato, protetto, in cui si condensano le cose più ricercate e preziose. Uno dei primi documenti che attestano questo termine è un testamento del 921 d.C. della Valpantena. Il brolo è la continuazione di quello che era il giardino delle ville romane, più tardi viene copiato dai Signori che si costruivano le ville nel contado. Riprendere questo nome significa recuperare la storia della viticoltura della Valpantena. Cantine di Verona ha scelto di dare il nome di Brolo dei Giusti a questo brand di vini perché si sentono eredi della lunga tradizione vitivinicola veronese che nei broli concentrava la sua migliore produzione. E nello stesso tempo intendono onorare il secolare lavoro manuale dei “giusti”, cioè di quei nostri contadini che nel corso dei secoli hanno creato un paesaggio di straordinaria bellezza e un prodotto di eccellenza.

Brolo dei Giusti comprende quattro vini: l’Amarone della Valpolicella Docg, il Valpolicella Superiore Doc, il Passito Garda Doc e il Custoza Superiore Doc. Eleganti e dallo stile ben definito, i vini della linea Brolo dei Giusti hanno debuttato nel 2018 con l’annata 2011 di Amarone e 2013 di Valpolicella, prodotti rispettivamente in 8000 e 12000 pezzi numerati a mano, e a seguire tra la fine del 2022 con l’annata 2020 di Passito e la primavera del 2023 con il Custoza Superiore della stessa annata. Le annate in uscita nei prossimi mesi, invece, saranno la 2015 per l’Amarone e la 2017 per il Valpolicella Superiore.

Tutte 4 le etichette hanno convinto nella degustazione, evidenziando anche un ottimo rapporto qualità prezzo. 

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I vini rossi della linea Brolo dei Giusti nascono nel cuore della Valpantena, la zona più orientale della denominazione Valpolicella. Corvina veronese, Corvinone e Rondinella sono i tre vigneti impiegati e condotti direttamente da parte dell’azienda. Le vigne, distribuite nel cuore della Valpantena, sono coltivate in parte a pergola e in parte a guyot, in due piccoli appezzamenti (2,5 e 3 ettari) e in uno più grande di 13 ettari.

Amarone della Valpolicella DOCG Brolo dei Giusti

Profuma di cacao e spezie dolci, piccoli frutti rossi, ciliegie sotto spirito. Ampio, potente e caldo, al palato esprime sia la potenza dell’Amarone storico sia l’eleganza verso cui si rivolge il nuovo stile.

Valpolicella Superiore DOC Brolo dei Giusti

Valpolicella Superiore DOC Brolo dei Giusti

Profumi di frutti rossi e spezie, di mandorle e di viole, prealludono a un sorso morbido, di bella struttura, con una peculiare nota di liquirizia.

Custoza Superiore DOC Brolo dei Giusti

Custoza Superiore DOC Brolo dei Giusti

Ottima espressione del Custoza, prodotto con cinque varietà di uve – Cortese, Garganega, Friulano, Incrocio Manzoni e Chardonnay– coltivate in cinque ettari di terreno, tutti compresi nella frazione di Custoza, nel comune di Sommacampagna e nel cuore della denominazione veronese. Al naso presenta note minerali e agrumate, anche lievemente candite, al sorso è sapido, avvolgente, persistente.

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Passito Garda DOC Brolo dei Giusti

Passito Garda DOC Brolo dei Giusti

Da uve Garganega e Chardonnay provenienti dalle colline moreniche del lago di Garda e selezionate con cura nei migliori vigneti che rientrano nella denominazione, profuma di frutta sciroppata, frutta secca e qualche tocco di erbe aromatiche. Al sorso è morbido, vagamente vanigliato, con un  lungo finale di albicocca.