Vino affascinante, già a partire dal nome. Il Kapnios, infatti, è citato da Platone (Ateneo I) e da plinio (Naturalis Historia) ed è il primo vino rosso secco da appassimento della storia. Il vitigno da cui i sanniti ottenevano questa tipologia di vini era anche la Caburnica, il moderno Cabernet, già presente in Campania tre millenni fa. Capnios, invece, è un termine greco che significa affumicato e questo è indiscutibilmente un tratto distintivo di questa etichetta, ricca di sentori fumé che si mischiano a note di frutta rossa matura, mirtilli neri, more, lamponi e spezie. Al sorso è avvolgente e vellutato, con un finale lungo e una struttura che preallude a una grande capacità di invecchiamento. Trama impenetrabile, un colore severo, un gusto indimenticabile per un vino tutt’altro che “piacione”.

Dopo una meticolosa vendemmia manuale eseguita nella seconda decade del mese di novembre, l’uva viene fatta appassire in fruttaio all’aperto. Successivamente segue un processo di vinificazione in rosso. Infine, il Kapnios Benevento Aglianico IGT prima viene fatto affinare in barrique di rovere francese per 18-24 mesi, poi matura in bottiglia per un lungo periodo.

Quanto alla cantina, Masseria Frattasi è una chicca campana tutta da scoprire, dislocata ai piedi del Magnum Taburnum cantato da Virgilio nell’Eneide e nelle Georgiche. Fondata dalla famiglia Clemente nel 1779, a Montesarchio; coltiva uve da generazioni e oggi conta su 30 ettari di vigneto e 10 ettari di uliveto, oltre a boschi e terreni ubicati quasi tutti in montagna. Alcuni vigneti si trovano anche ad Anacapri e Baselice, e conserva tra i più vecchi vigneti della Campania.

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Distribuito in Italia da Meregalli, il prezzo al pubblico è di circa 60 euro.