Stai fresco tra i vigneti di Grosjean
La Valle d’Aosta è nota per la sua viticoltura nella quale eccellono soprattutto i vini bianchi, autoctoni e internazionali. Ma vanta anche tante referenze di rossi davvero notevoli. Dal Pinot Noir al Cornalin al Fumin. Ma qui a Quart, vicino ad Aosta, anche se i vigneti sono coccolati dalle cime delle Alpi, ci troviamo in uno dei comuni più siccitosi. In montagna, tra i 500 e i 900 metri sopra il livello del mare, piove pochissimo contrariamente a ogni aspettativa. E da qualche anno a questa parte nevica anche pochissimo. Tuttavia fa fresco e i vigneti di Grosjean sono accarezzati costantemente dal vento. Il migliore amico per la salute dell’uva.
Adotta un Cru
Proprio lungo il sentiero della Via Francigena si trovano gli impianti più vocati dell’azienda: la Vigna Rovettaz di Petite Arvine alle pendici del Mont Mary e la Vigna Tzeriat di Pinot Noir. Grosjean offre la possibilità di adottare un filare dei suoi due prestigiosi crus. Che cosa comporta? Be’, più di un vantaggio. Per esempio, seguire tutta la lavorazione della vigna da vicino, comprese le lavorazioni in cantina, fino alla degustazione del vino. Con il dono di una bottiglia di vecchia annata e sconti sulle casse di vino della nuova release. Con tanto di etichetta personalizzata.
Scrivevamo sopra che Grosjean è una delle realtà vitivinicole più dinamiche della Valle d’Aosta. Il motivo è che si dedica ai winelovers con più di una iniziativa. Percorsi di degustazione anche unici ed esclusivi, pic nic in vigna, i Tramonti diVini, Gourmand (il 28 luglio e il 4 agosto) e Dîner (il 26 luglio e il 2 agosto). Lo scopo è trasmettere la scoperta e l’amore per vini di montagna e per un altro angolo, sotto tanti profili (enoici, gastronomici, paesaggistici, culturali), prezioso della nostra Penisola. In questo contesto le famiglie di vigneron come i Grosjean ricoprono un ruolo importante. Vigneron e custodi da quattro secoli del loro territorio natio.