Progetto ambizioso quello di Ômina Romana, e lo stesso è questo vino che vuole esprimere al meglio il Cesanese, vitigno laziale di antica memoria.

E allora fermiamoci un attimo a parlare di quest’antica uva. Il Cesanese ha approvvigionato le osterie della capitale fin dall’epoca dell’antica Roma, ma è ancora poco chiaro il momento in cui questo vitigno abbia trovato dimora e radicato in questo luogo: in molti attribuiscono il suo arrivo ai soldati di ritorno da località remote, che portarono con loro le barbatelle per piantarle nelle colline intorno a Roma, disboscate per l’occasione. Proprio da quei boschi tagliati deriva il nome del vitigno, caesum “tagliato” che indicava le zone di impianto.

Ômina Romana nasce nel 2007 per volontà della famiglia Börner nella zona di Velletri, tra le colline vulcaniche e verdeggianti dei Castelli Romani che affacciano sul Mar Tirreno, a circa 40 km a sud della città di Roma. Tutto è nato da una precisa visione che ha ispirato ogni decisione progettuale: creare una nuova realtà vitivinicola che esprimesse nei suoi prodotti i valori della massima qualità, quale risultato di sapienza e scienza, passione e rigore.

Così è questo Cesanese, che esprime grande frutto e bella mineralità. Al naso come al palato emergono intense note di frutta matura, amarena, prugna, un tocco di erbe aromatiche, spezie e qualche sentore buisé. Bella stoffa, eleganza e tannino setoso per questo rosso che esalta il vitigno principe del Lazio conferendogli un respiro internazionale.

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Costa circa 30 euro