Siamo a sud ovest di Montalcino, immersi in quel paeaggio e quelle colline del Parco naturale della Val d’Orcia, che 2004 è Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’ Unesco. Tenuta Luce si trova qui, fra ampie superfici boschive, uliveti e  92 ettari di vigneti, in un ambiente intatto e ricco di biodiversità. Un luogo magico dove nascono vini che restano nel cuore: primo su tutti  Luce, e poi Lucente, Luce Brunello e Lux Vitis, in un progetto virtuoso dei Marchesi Frescobaldi iniziato nei primi anni Novanta al fine di ottenere la massima espressione di Montalcino in una chiave fortemente distintiva.

Oggi parliamo di Lucente, fortunato blend di Sangiovese, il vitigno tipico delle terre di Toscana, e Merlot. Erano gli anni Settanta quando il Merlot fece il suo ingresso a Montalcino per mano della famiglia Frescobaldi e quando, a metà anni Novanta, Vittorio Frescobaldi incontra Robert Mondavi è anche grazie a quell’esperienza pionieristica che si dà inizio a un nuovo capitolo nella storia dei grandi rossi toscani.

Morbido, ricco e profumato, Lucente affina per 12 mesi in barrique: al naso esprime profumi di piccoli frutti a bacca scura, ciliegia, prugna, mora e violetta, mentre al sorso è rotondo, avvolgente e morbido, con aromi di frutta nera e spezie e una trama tannica vellutata, che chiude in una freschezza equilibrata. Un vino da bere subito, abbinato a carni rosse e cacciagione, e da dimenticare anche in cantina, per riscoprirlo tra qualche anno ancora più pieno e appagante.

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Non passa inosservata nemmeno l’etichetta, che riporta il simbolo unico e distintivo di Tenuta Luce. Si tratta di Sol Solis, il sole raggiato che si trova cesellato sull’altare maggiore della Chiesa di Santo Spirito, a Firenze, commissionata nel Quattrocento a Brunelleschi e costruita su un terreno donato dalla famiglia Frescobaldi.

Costa cira 30 euro