Brockmans Gin e l’orgoglio della diversità
Il distillato premium inglese, ottenuto da botaniche che rappresentano quasi letteralmente il giro del mondo, è nato dopo anni di prove di un gruppo di amici. Lo abbiamo testato in un breve tour nei cocktail bar di Milano con signature drink a base Brockmans Gin.
Morbido e intenso
Questo l’obiettivo principale di coloro che lo hanno creato.Ma queste due parole descrittive, apparentemente banali, esprimono in realtà l’unicità di Brockmans Gin, incondizionato da qualsiasi influenza (Properly-Improper, come ama sottolineare la maison britannica). Intanto è ottenuto da una combinazione di 10/11 botaniche selezionate in giro per il mondo appunto. Compresa l’Italia con il nostro ginepro e la radice dell’iris. Quindi la Spagna con scorza d’arancia, scorza di limone e mandorla. E si prosegue il viaggio con il coriandolo della Bulgaria; mirtilli e more dal Nord Europa; corteccia di cassia dell’Indocina; Angelica del Belgio e della Sassonia; liquirizia della Cina. Alla faccia di continua a vantarsi di voler creare un gin “che esprime il territorio”. Non che sia un’idea campata in aria, ma il gin non è un vino e neppure un liquore. Pertanto massima libertà e maestria nel trovare la ricetta giusta e nel distillarlo (come per esempio in un alambicco di rame con un secolo d’età e duro lavoro). Non conta molto altro.
Tonight, tonight, Brockmans nella miscelazione
Se uno shot del Premium Gin puro ci sta, la sua declinazione migliore è con i cocktail, classici e twist merito della creatività dei barman. E alcuni di loro si sono cimentati a giocare con l’anima autentica del distillato. Con César Araujo, barmanager del Bob di Milano tra un cocktail e l’altro non potevamo non chiacchierare anche di letteratura latinoamericana, e di una comune passione, lo scrittore Vargas Llosa. Con tutto il rispetto non sono tanti i bartender appassionati di letteratura. Ci mancava questo giovane talento della mixology proveniente dal Perù. Il suo cocktail?
French 75
Ingredienti: 45 ml Brockmans Gin 45 ml; 30 ml Cordiale creato dal team del Bob, top di Champagne; 2 dashes Peychaud’s bitters (celebre amaro statunitense) e profumo al pompelmo. “Tutto questo per esaltare le note fruttate di Brockmans con un tocco citrico in più”.
Preparazione: versare gli ingredienti in uno shaker e servire in una coppa ghiacciata.
Perfetto da abbinare a un Bao con carne di maiale sfilacciato, cipolla rossa al porto, salsa sriracha per completare.
Mindfulness ad Aruba
Night Shift
Il bartenderdel Botanical Club di Milano Felice Loprieno ci ha proposto, invece,un suo signature drinkconcepito per esaltare altri aspetti aromatici e gustativi del gin.
Ingredienti: 30 ml Brockmans Gin; 10 ml StGermain; 30 ml Acqua acida al Gelsomino; 20 ml Salty Rasberry Syrup; 60 ml Tonica floreale Lurisia.
Mescolare tutti gli ingredienti in un tumbler alto e mescolare.
Pairing: Pan Brioche al caffe, con salmone marinato, salsa olandese e lime.
Al Chinese Box il grande Luca Hu preferisce andare su un classico Gin Tonic, ma con un accorgimento, nel quale Brockmans si esprime tutta la sua anima.
Ingredienti: 50 ml Brockmans Gin; 15 ml Bianco Vermouth.
Preparazione: versare gli ingredienti in un mixer glass, prima il vermouth e poi il gin e rimescolare. Versare il drink filtrandolo in una coppa Martini ghiacciata e guarnire con mirtilli, more e lamponi.
Pairing: da provare anche con un dolce a fine pasto.
La proposta finale è un classico anticlassico. Un Negroni di gran gusto.
Pizza, la "nuova" star globale
4 cl Brockmans Gin
4 cl Campari
2 cl Vermouth Torino
2 cl Barolo chinato.
Procedimento
Versare il tutto in un rock glass con ghiaccio e mescolare.
Pairing
gnocco fritto e culaccia di zibello.