È vero, gli attori sui set cinematografici non bevono (quasi) mai vero alcol, così come non fumano vere sigarette o non sparano davvero proiettili. Ma guardare Daniel Craig sorseggiare un Vesper Martini – shakerato, non mescolato – in Casino Royale è impagabile e fa venir voglia di provarlo anche a noi, per sentirci anche solo per un attimo 007 o la sua bond girl.

Nella cultura popolare nulla è più identificativo di uno stato d’animo, un sentimento o un momento specifico come i drink dei film. Così, ecco la nostra selezione di 9 cocktail che grazie ai film sono diventati famosi e iconici, da preparare a casa grazie alle fedeli ricette che vi proponiamo.

Vesper Martini, Casino Royale

In principio fu Sean Connery in 007 Licenza di uccidere ad ordinare un Vodka Martini shaken not stirred”, ma è stata l’interpretazione di Daniel Craig in Casino Royale a farlo diventare immortale. Divenuto in seguito Vesper Martini, in onore di Vesper Lynd, l’unico vero grande amore di James Bond, che si rivela essere un’agente segreto doppiogiochista, questo twist sul Martini particolarmente alcolico è composto da 6 cl di Gin (nel film James Bond lo chiede con il Gordon’s), 1,5 cl di Vodka e 0,75 cl di Vermouth Dry, nonostante l’originale richieda il Kina Lillet, Vermouth francese amarognolo aromatizzato al chinino non più in produzione, oggi sostituito con il Lillet Blanc, più dolce rispetto ai classici Vermouth Dry. Da guarnire con una scorza di limone e, naturalmente, da preparare “agitato e non mescolato”.

French 75, Casablanca

french 75 casablanca

Di tutti i bar immaginari in tutte le città del mondo di tutti i film della storia, nessun posto è più famoso del Rick’s Café Américain, locale simbolo del capolavoro del 1942 diretto da Michael Curtiz, in cui si scordano gli orrori della guerra tra jazz e bevute. Gestito dall’espatriato americano Rick Blaine, interpretato da Humphrey Bogart, nelle scene ambientate al bar sono presenti una moltitudine di bicchieri di vino, brandy e Veuve Cliquot del 1926, ma il cocktail divenuto iconico dopo essere stato ordinato da Yvonne (Madeleine Lebeau) e bevuto da Rick insieme a Ilsa Lund Laszlo (Ingrid Bergman) è il French 75, il cui nome è ispirato al famoso cannone d’artiglieria francese da 75mm della Prima Guerra Mondiale. È composto da 30 ml di Gin, 15 ml di succo di limone, 15 ml di sciroppo di zucchero, da shakerare e versare in una capiente flute ghiacciata decorata con una scorza di limone e completare con 60 ml di Champagne ben freddo.

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White Russian, Il Grande Lebowski

Bevi un White Russian perché “stai per entrare in una valle di lacrime”. Forse uno degli abbinamenti film/cocktail più riusciti degli ultimi decenni, protagonista indiscusso nel film cult dei fratelli Cohen del 1998. Jeff Bridges interpreta il mitico “Drugo”, il quale adora fumare quantità industriali di marijuana, giocare a bowlinge, soprattutto, bere litri di White Russian. Inseparabili per quasi tutto il film e mescolato “con il dito” dallo stesso Lebowski, il cocktail tornò alla ribalta a fine anni ’90 e diventò talmente iconico che la generazione più giovane di quei tempi impazzì nel provare la combinazione panna, Vodka e Kahlua. Si prepara con 5 cl di Vodka, 2 cl di Kahlua (o liquore al caffè se non ce l’avete) e 2 cl di panna (o se vi sentite Drugo va bene anche il latte). Versate la panna in uno shaker con ghiaccio e agitate energicamente così da montarla; mettete la panna montata sul dorso di un cucchiaino direttamente nel bicchiere Old Fashioned, ma non mescolate assolutamente.

Singapore Sling, Paura e Delirio a Las Vegas

Singapore Sling paura e delirio a las vegas

Nel film cult di Terry Gilliam del 1998, è Raoul Duke, l’alter ego di Hunter S. Thompson, interpretato da Johnny Depp, a sorseggiare un Singapore Slingscon mezcal a parte”, nel patio del Pogo Lounge al Beverly Hills Hotel, prima di dirigersi a Las Vegas con un’auto pieno di alcol e allucinogeni insieme al suo avvocato Dr. Gonzo (Benicio Del Toro). Il cocktail fu ideato intorno al 1915 da Ngiam Tong Boon, barman statunitense di origini cinesi del Raffles Hotel di Singapore e la sua storia è affascinante, legata al colonialismo e ai rapporti storici del Gin con la potenza marittima Britannica. È composto da 3 cl di Gin, 1,5 cl di Cherry Brandy, 0,75 cl di Cointreau, 0,75 cl di DOM Benedictine, 1 cl di granatina, 12 cl di succo d’ananas, 1,5 cl di succo di lime fresco, 1 spruzzo di Angostura, il tutto da shakerare con ghiaccio e versare in un bicchiere highball, guarnito con una fettina di ananas e una ciliegia al maraschino.

Old Fashioned, Mad Men

Nella serie iconica osannata da pubblico e critica che tra il 2007 e il 2015 ha raccontato le vicende dell’agenzia Sterling Cooper di New York, tra cinismo, opportunismo e sessismo della società Usa degli anni ’60, è il tagliente protagonista Don Draper (Jon Hamm) a prediligere questo cocktail, presente in tutti gli episodi della serie. L’Old Fashioned, un cocktail davvero iconico che ha attraversato le guerre, il Proibizionismo, ha subito modifiche ed è stato anche “storpiato”, prende il nome dal bicchiere nel quale viene degustato, e si prepara con 4,5 cl di bourbon, 2 gocce di angostura bitter, 1 zolletta di zucchero di canna, soda, arancia o ciliegia e ghiaccio. Nella ricetta preparata per il finto barman che si rivela essere Conrad Hilton (proprio lui, quello della nota catena di hotel di lusso), Don mette la zolletta di zucchero nel cocktail versando sopra le gocce di angostura, mentre in un altro bicchiere versa il Bourbon e la soda assieme al ghiaccio. Con il pestello sminuzza la zolletta, mescola con un cucchiaio Bourbon e soda e li versa nel bicchiere. Il tocco finale è dato dalla fetta d’arancia e dalla ciliegia.

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Bloody Mary, C’era una volta a…Hollywood

Bloody Mary

Il Bloody Mary cura l’hangover”. A garantirlo è lo stuntman Cliff Booth, interpretato da Brad Pitt, nel film del 2019 diretto dal genio Quentin Tarantino, omaggio al cinema dell’Età dell’Oro. In una delle scene iniziali, Cliff, insieme all’attore Rick Dalton (Leonardo Di Caprio) visitano il Musso and Frank Grill, locale molto noto di Los Angeles descritto come il “New York style bar and grill” di L.A. Ed è proprio qui che Cliff si ritrova a sorseggiare un abbondante Bloody Mary rosso fuoco, in cui versa una dose extra di tabasco e pepe. Tra le tante leggende, si narra che il nome del cocktail potrebbe riferirsi a Mary I Tudor d’Inghilterra, sovrana anglosassone soprannominata la sanguinaria (bloody, appunto). In ogni caso, la ricetta ufficiale prevede 4,5 cl di vodka, 9 cl di succo di pomodoro, 1,2 cl di succo di limone, sale, 2 gocce di tabasco, 2 gocce di salsa worchester, sale, pepe, 1 costa di sedano. Si prepara versando tutti gli ingredienti tranne la vodka e il pomodoro in un bicchiere highball o double rock, si aggiungono poi il ghiaccio e il succo di pomodoro e, infine, la vodka. Mescolate e servite con un gambo di sedano come guarnizione.

Orange Whip, The Blues Brothers

Who wants an Orange Whip? Orange Whip? Orange Whip? Three Orange Whips”. Nel film capolavoro con l’indimenticabile John Belushi affiancato da Dan Aykroyd, nei panni di due fratelli che scatenano l’inferno a suon di musica per le strade di Chicago, è il detective Burton Mercer (John Candy) a ordinare per lui e altri due colleghi questo cocktail, poco prima del concerto di beneficenza che porterà all’arresto di Jake. In Italia fu tradotto come “aranciata”, ma nella versione originale il cocktail è composto da 2,5 cl di vodka, 2,5 cl di Rum bianco, 7 cl di succo d’arancia fresco, 5 cl di panna, mescolati tra loro e versati in un bicchiere highball colmo di ghiaccio guarnito con una fettina d’arancia.

Vermouth dolce con ghiaccio With a Twist, Ricomincio da capo

Vermouth dolce con ghiaccio With a Twist

Il drink senza fine della brillante commedia del 1993 con Bill Murray e Andie McDowell in cui si ripete di continuo la giornata del 2 febbraio (Giorno della Marmotta), non è proprio un cocktail ma è sicuramente rimasto impresso nei nostri ricordi come il drink preferito di Rita Hanson. Prepararlo è molto semplice: 50 ml di Sweet Vermouth, 1 una fettina di limone e un bicchiere tumbler colmo di ghiaccio.

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Cosmopolitan, Sex & The City

Ah, New York, la moda, il Cosmopolitan. Difficile separare questo cocktail dai riferimenti all’iconica serie tv degli anni ’90 con Sarah Jessica Parker, in seguito divenuto in cima alla classifica dei cocktail più amati e rappresentativi della Grande Mela. Oltre a Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha, le quattro amiche protagoniste della serie, bisogna ringraziare anche Madonna per il successo del Cosmopolitan: una delle foto più iconiche del pop 90’s ritrae infatti la cantante che sorseggia un Cosmo al Rainbow Room di New York. Quindi, se state organizzando una reunion a tema anni ’90, questo è il cocktail ideale, composto da 4 cl di Vodka, 1,5 cl di Cointreau, 1,5 cl di succo di limone e 3 cl di succo di mirtillo rosso, da shakerare e servire in un bicchiere da Martini ghiacciato con una fettina di lime.