Le Signore dell’hôtellerie
L’eleganza impeccabile, il buon gusto e una tenacia fuori dall’ordinario sono il loro biglietto da visita. Dietro le quinte di eleganti alberghi e di lussuosi resort, le vere protagoniste che mantengono in movimento il cuore pulsante dell’ospitalità sono loro, nella progettazione degli ambienti, nella gestione della struttura e nell’offerta di esperienze indimenticabili. Le signore dell’ospitalità sono imprenditrici di successo che sostengono carriere, famiglie e aziende e che, con determinazione e resilienza, hanno portato l’accoglienza a un nuovo livello. Ognuna con un ruolo diverso.
Partiamo da Shannon Knapp, prima donna presidente e amministratore delegato di The Leading Hotels of the World, la collezione di alberghi indipendenti di lusso: «Creato da albergatori, per altri albergatori, Lhw si è dedicata, per oltre 90 anni, a rafforzare il successo dei propri hotel indipendenti e a garantire che questo segmento dell’ospitalità di lusso continuasse a prosperare. Credo fortemente in questa missione. Massimizzare l’impatto positivo di The Leading Hotels of the World per la nostra varietà di stakeholder è uno degli aspetti più stimolanti e gratificanti del mio lavoro. I nostri stakeholder includono i nostri oltre quattrocento hotel di lusso indipendenti e migliaia di albergatori visionari dislocati in ottanta paesi. Include anche i nostri sessanta azionisti albergatori che sono proprietari della nostra azienda: LHW è stato creato per gli albergatori, dagli albergatori, e il nostro modello di business lo riflette ancora quasi novantacinque anni dopo. E, naturalmente, anche i nostri ospiti, la nostra stimata comunità di consulenti di viaggio e i nostri dipendenti sono parti interessate vitali nel nostro ecosistema. Gestire le diverse esigenze di tutti questi importanti stakeholder è un puzzle, ma che mi motiva ogni giorno».
Andiamo in Austria per raccontare di due donne icona dell’ospitalità. Martha Schultz e la sua famiglia sono da quattro generazioni parte integrante dello sviluppo turistico del Tirolo e dell’Austria, dove sono proprietari dell’iconico Gradonna Mountain Resort di Kals, ai piedi della spettacolare montagna del Großglockner. Dal 2010, Martha Schultz lavora per promuovere gli interessi delle aziende austriache come vicepresidente della Camera economica federale austriaca. Con la sua famiglia gestisce stazioni sciistiche, funivie, rifugi, hotel, imprese di costruzioni. Il Gruppo Schultz, di cui Martha Schultz è amministratore delegata, oggi impiega 800 persone. Cresciuta in mezzo agli ospiti del vecchio bed and breakfast gestito dalla madre in valle, ha seguito le orme del padre, visionario e pioniere nel settore dell’ospitalità e del turismo, aprendo il Gradonna nel 2013 con un investimento di 50 milioni di euro. Una scommessa che si è rivelata vincente. La sua storia è un classico esempio del passaggio dall’ospitalità tradizionale alla nascita del turismo. Il Gradonna Mountain Resort è oggi una avveniristica struttura di design eco sostenibile dalle linee essenziali. Martha Schultz è anche presidente della rete europea delle donne di Eurochambres e dell’associazione “Frau in der Wirtschaft” (Donne nell’economia): l’imprenditrice, infatti, si batte con tenacia per i diritti delle donne nell’economia e per un numero ancora maggiore in posizioni dirigenziali. Nelle proprietà del Gruppo, Martha Schultz ha introdotto da diversi anni numerosi programmi per i dipendenti in modo da favorire soprattutto una migliore conciliabilità tra famiglia e lavoro.
Le Fave dai fiori striati di nero
Poi c’è Maria Hauser, proprietaria insieme alla sua famiglia di una vera leggenda dell’hôtellerie, una delle aziende familiari di maggior successo in Austria. Un luogo straordinario per la sua unicità e crocevia di vip internazionali, da Gwyneth Paltrow a Arnold Schwarzenegger. Stiamo parlando del cinque stelle Stanglwirt – primo e unico hotel dell’Austria nella lista d’oro Condé Nast Traveler’s dei 140 migliori hotel del mondo, già insignito del titolo “World’s Best Wellness Spa” da World Boutique Hotel Award -, un lussuoso Bio-hotel, certificato dal 1980, quando la sostenibilità ancora non faceva notizia. Maria Hauser ha trascorso la sua infanzia in albergo, tra ospiti di casa, cucina e sala. Dopo un’esperienza in Australia e in California, oggi Maria Hauser fa parte del team di gestione e direzione operativa dello Stanglwirt. È inoltre responsabile del leggendario “Stanglwirt Weisswurst Party”, la iconica festa che precede la mitica gara di sci sulla Hahnenkamm di Kitzbühel. Pilastro indispensabile dell’hotel, trova sempre nuovi campi e nuovi progetti in cui immergersi. Per esempio, nella riprogettazione creativa di molte aree interne dello Stanglwirt. Oppure nel negozio Stangl, che non solo gestisce, ma completa anche con le sue creazioni di moda. Qualche anno fa ha lanciato la sua linea di cosmetici super-sostenibili, The Good Conscious, amata dalle star a livello mondiale.
Ed eccoci in Italia. Claudia Giuliani è proprietaria e general manager di Locanda in Tuscany, nel cuore della Val d’Orcia, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Dopo importanti esperienze nel settore dell’hospitality, nel 2016, insieme al marito Luca Bernetti, ha trasformato un antico podere nella campagna senese tra Pienza e Bagno Vignoni in un iconico Country Resort con 9 camere e suite. Passione, costanza, sacrificio e soprattutto un continuo lavoro di crescita e di ricerca che si rispecchia anche nell’ambito professionale hanno portato l’imprenditrice a lanciare una delle più belle strutture in Toscana, trasmettendo ad ogni ospite e collaboratore l’arte dell’accoglienza e cercando sempre nuove sfide. Anche quella di mamma. «Non ho incontrato difficoltà come donna imprenditrice nella realizzazione di Locanda in Tuscany, ne ho trovate invece moltissime come mamma nel portare avanti il mio sogno di ambiziosa donna in carriera». La sua intraprendenza non si limita alla gestione del resort: una delle novità a cui Claudia Giuliani ha dato vita nell’ultimo periodo, insieme al marito e a Elisa Colli, altro nome noto nella ricezione alberghiera, è il cluster Dolcevita Valdorcia, un ambizioso progetto di ospitalità diffusa luxury nel distretto della Val d’Orcia, che ha come obiettivo primario quello di valorizzare e sostenere questo magnifico territorio abbracciando tutti gli elementi dei settori dell’ospitalità, degli eventi e della ristorazione. Con perseveranza Claudia Giuliani ha saputo mettere in Locanda in Tuscany e nella nuova sfida tutta la sua personalità e la sua visione, a conferma che le imprenditrici hanno una marcia in più.
In Lombardia troviamo Valentina De Santis, imprenditrice comasca di terza generazione, amministratore delegato del Grand Hotel Tremezzo sul lago di Como, inserita qualche anno fa nella classifica stilata da Forbes Italia delle 100 donne italiane più influenti. La chiave del successo per l’alta hôtellerie? «La differenza – dice De Santis – oggi più che mai sta nei dettagli. Qui i nostri ospiti sanno di trovare una location straordinaria, una vista che lascia senza fiato, storia, servizi di altissimo livello e una ristorazione d’eccezione. Ma quello che li stupisce e li colpisce sono le piccole cose non scontate, come il profumo di fiori nei corridoi, le rose fresche ogni mattina, le favole della buona notte e tutte le cortesie inaspettate che strappano un sorriso».
Il cardo, re della bagna cauda
Altra figura di primordine tra le Signore dell’ospitallità è quella di Cinzia Primatesta Cannavacciuolo, la moglie del famoso giudice di Masterchef, è alla guida del Gruppo Cannavacciuolo: figlia d’arte di due albergatori, è lei che tira le fila di un impero composto dall’unione di diverse realtà nel settore della ristorazione e dell’hôtellerie di lusso, da Villa Crespi alla collezione di hotel LAQUA. Con una squadra di oltre 250 persone, Cinzia e Antonino collaborano ogni giorno alla crescita di tutte le diverse realtà, sviluppando sempre nuove proposte a stretto contatto con i diversi team e le brigate, condividendo con loro sogni e obiettivi come in una grande famiglia. Il segreto per il successo? «Passione, costanza, sacrificio e soprattutto un continuo lavoro di crescita interiore che si rispecchierà senza alcun dubbio anche nell’ambito professionale».
Andiamo in Alto Adige per parlare di Carmen Puntscher, l’anima del Granbaita Dolomites, 5 stelle a Selva di Val Gardena, uno degli hotel alpini con l’accoglienza più attenta che possiate trovare. Il destino di Carmen sembra segnato fin dalla sua nascita, visto che nasce nell’anno in cui il Granbaita viene aperto: era il 1961 quando Richard Puntscher da Monaco di Baviera decise di trasferirsi a Selva Val Gardena per realizzare il sogno di costruire un hotel tutto suo. Al tempo, la nota località gardenese era solo agli inizi: gli hotel erano una manciata e gli impianti di risalita altro non erano che grandi slitte su cui salire e venire trainati con le funi sulla cima di piste non certo come le possiamo trovare al giorno d’oggi. Un’impresa pioneristica che prosegue da otlre 60 anni e che ancora vede il Granbaita Dolomites guidato dalla famiglia Puntscher rappresentato dalla figlia Carmen con il marito Raphael Perathoner e i figli Marco, Alexander e Anna.
Carmen ancora oggi supervisiona un po’ tutte le attività dell’hotel, occupandosi in particolare della spa, del giardino di erbe aromatiche, ma anche delle prenotazioni. E in primis a lei si deve la decisione, nel 2019, di operare la grande ristrutturazione del Granbaita firmata dallo studio di architettura Rudolf Perathoner Architects per riaprire come 5 stelle (prima era 4) e di inserire all’interno della struttura anche un nuovo ristorante aperto anche agli esterni, il Granbaita Gourmet, guidato dallo chef Andrea Moccia. Una ristrutturazione che sarà ultimata quest’anno con il rifacimento della parte storica dell’hotel, ma che è già valsa il Premio In/Architettura 2020 Willis Towers Watson dall’Istituto Nazionale di Architettura.
Trattoria Visconti, Ambivere (BG)
In Alto Adige la passione per l’ospitalità è di casa: lo sa bene anche Anna Wachtler, marketing manager e personalità di riferimento dei Post Dolomiti Resorts di San Candido, nel cuore delle Dolomiti di Sesto. Tutto ha inizio nel 1926, anno in cui il nonno Wachtler inaugura una pensione nel centro della città chiamata PostHotel, ora albergo adults only a 4 stelle eda subito luogo d’incontro apprezzato da ospiti provenienti da ogni parte del paese.Nel corso degli anni il Post Hotel si rinnova, si reinventa e cambia forma, fino alla ristrutturazione completa del 2014.Nel 2006, al Post Hotel si aggiunge il Post Alpinadi Versciaco, il primo villaggio alpino dell’Alto Adige pensato per le vacanze in famiglia.Da sempre appassionata di marketing e laureata in Economia e Management alla Libera Università di Bolzano, Anna Wachtler guida l’attività con passione e dedizione a fianco dei fratelli Andreas, Barbara e Karoline: attenta all’essenziale e al contempo sensibile al dettaglio, la cordialità con cui si relaziona con gli ospiti delle strutture, il forte spirito imprenditoriale, le solide competenze e l’instancabile lavoro ne fanno una donna simbolo dell’alta ospitalità altoatesina, impegnata ogni giorno a rendere i Post Dolomiti Resorts una seconda casa dal fascino familiare inconfondibile.
Di Signore dell’ospitalità è pieno il mondo ed è impossibile nominarle tutte. Chiudiamo questa nostra carrellata simbolica con Alexa Schulte, ceo e proprietaria di ALMARANTO Boutique Hotel e Relais, a Calamandrana in Piemonte. Dopo innumerevoli pernottamenti in alberghi in ogni angolo del mondo, non sorprende che Alexa Schulte si sia trovata, quasi naturalmente, a gestirne uno. Cresciuta in una fattoria a Heppenheim, in Germania, ha trascorso la sua infanzia in cucina, circondata da cibo di qualità e cuochi appassionati, esperienze che l’hanno portata a formarsi come nutrizionista dopo la specializzazione in scienze biomediche, per poi aprire una scuola di cucina a Darmstadt. Esperta viaggiatrice, ha vissuto in diverse nazioni come la Thailandia, il Vietnam, la Cambogia, l’Argentina, il Cile, il Sudafrica e l’India, grazie alla carriera internazionale del marito Markus. Tuttavia, il richiamo del suo primo amore, l’Italia, dove nel 2005 aveva pronunciato i voti nuziali, è stato irresistibile. Il destino ha giocato in suo favore nel 2016, quando ha scoperto che l’hotel in cui soggiornava nelle colline del Monferrato era in vendita, aprendo così le porte all’acquisto di quello che sarebbe diventato ALMARANTO. Nel 2018, con determinazione e coraggio, ha intrapreso un ambizioso progetto di ristrutturazione, che si è rivelato ancor più complesso a causa della pandemia. Finalmente, nel 2021, ha presentato l’offerta ricettiva e gastronomica di Almaranto: il Relais e Boutique Hotel di lusso con 23 suite e camere, il ristorante gourmet ADAGIO, il ristorante bistro ANIMA e la scuola di cucina Adagio Accademia, guidata da Alexa stessa. Il rispetto per il territorio dell’Alta Langa e l’impegno sostenibile hanno guidato la meticolosa ristrutturazione, preservando il fascino originario della struttura e integrando elementi di design intelligenti. Gli interni, sapientemente curati da Alexa e impreziositi da mobili provenienti dalle loro collezioni personali, riflettono la ricchezza di esperienze internazionali della proprietaria e l’amore profondo che nutre per questa terra.