La cascata, ma al posto delle bollicine c’è la cedrata. Quella per antonomasia naturalmente, ovvero la Tassoni. In un’immagine è racchiuso tutto: il concetto di lusso e quello di andare fuori dagli schemi, di ripensare a una storica bibita simbolo del Made in Italy in chiave moderna. E così, “il lusso di osare” è  lo slogan la nuova Era di Tassoni, annunciata in occasione di un compleanno davvero speciale: 230 anni. Una identità visiva più contemporanea, un ampliamento della gamma con nuove creazioni pensate per il mondo della mixability e il rinnovamento in chiave moderna dell’iconica Cedrata: verte su questo, in sintesi, l’ambizioso progetto di rilancio che, partendo dal territorio e dalla storia, guarda al futuro.

La nuova Era di Tassoni coniuga tradizione e innovazione, storia e futuro, memoria e sogno. Valorizzeremo in chiave contemporanea il saper fare intrinseco nei 230 anni di storia dell’azienda e l’alta qualità delle sue creazioni, confermando in particolare l’iconica Cedrata come luxury soft drink italiano per eccellenza. Tassoni sarà sempre più il punto di riferimento per i migliori locali che, nel nostro Paese e all’estero, vogliono proporre un’esperienza di consumo raffinata e alternativa, all’insegna dell’italianità.

A dirlo è Matteo Lunelli, l’ad del gruppo di famiglia che ha rilevato la storica azienda di Salò nel 2021, e presidente di Tassoni.

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Insomma, gusto e identità resteranno quelli storici che hanno contribuito alla creazione del mito. Rimangono saldi i valori originari di naturalità, saper fare artigianale e qualità Made in Italy (a partire dai cedri, non più del lago di Garda, ma i Diamante di Calabria), all’interno di un piano di rinnovamento che punta a rendere Tassoni «una scelta non convenzionale ispirata ai fasti dello stile Liberty. La nuova identità della marca ne valorizza infatti le caratteristiche di autenticità e storicità ma le reinterpreta in chiave contemporanea e punta a coinvolgere le nuove generazioni attraverso immagini audaci e ammalianti, ispirate al mondo della moda».

Il restyling, realizzato in collaborazione con RobilantAssociati, parte dalla famosa Cedrata, destinata a una clientela sofisticata, alla ricerca dell’essenza della tradizione italiana, ma abbraccia l’intera collezione, che si arricchisce di prodotti destinati alla mixology di alta gamma. La storica bottiglietta “a buccia di cedro” è stata resa oggi ancora più iconica con un rilievo ben visibile del logo e della data di fondazione, e che sottolinea il legame con il proprio territorio, il Lago di Garda. Un nuovo tappo riprende nei colori la confezione, resa più elegante con richiami allo stile floreale Liberty, e le nuove etichette. Queste ultime passano dalla plastica alla carta, coerentemente con l’impegno verso la sostenibilità̀ di tutto il Gruppo Lunelli.

La gamma è stata rinnovata grazie al contributo del Mastro erborista di Tassoni: la collezione che ne risulta si compone di 4 soft drink destinati al consumo liscio (Cedrata, Tonica al Cedro, Chinotto Bio e Sambuco Bio) e 4 proposte ideali per la miscelazione (TonicaSuperfine, Ginger Ale, Ginger Beer e Soda La Classica). Inoltre, per apprezzare al meglio la Cedrata viene proposto un nuovo “perfect serve” che invita a sorseggiarla con ghiaccio e una foglia di basilico nel calice a coppa creato in esclusiva per Tassoni, con una texture che ricorda la buccia del cedro.

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Anche la linea mixability è stata totalmente rinnovata: sono state pensate nuove proposte le cui ricette sono frutto della collaborazione con esperti bartender. Tonica Superfine è l’acqua tonica premium di casa Tassoni, delicatamente amara con una persistente frizzantezza, ideata esclusivamente per la mixability e perfetta per l’abbinamento con il gin. Soda La Classica, dal gusto puro e genuino, doppiamente frizzante, è ideale per la migliore miscelazione. Ginger Beer e Ginger Ale sono le nuove nate biologiche: la prima è una bibita sodata a base di zenzero bio dal gusto delicato, la seconda è piacevolmente piccante, dal gusto ricco e intenso, naturalmente ambrata.

L’obiettivo è ambizioso, far diventare quella di Tassoni LA Tonica italiana per antonomasia. «Abbiamo acquisito Tassoni nel pieno della pandemia – spiega Lunelli – un momento complesso visto il canale Horeca in sofferenza. L’azienda ha già avuto un bel rimbalzo e nell’integrazione con il nostro gruppo c’è stata crescita di fatturato, in continuità con il passato, che ha sfruttato tutta la forza della nostra rete vendita. Tutte le novità che ora stiamo presentando vogliono segnare un nuovo capitolo per affrontare un piano di sviluppo di crescita che per noi è molto ambizioso. Vogliamo far crescere Tassoni in Italia e all’estero: nel nostro Paese vogliamo farla diventare una bibita contemporanea, far riscoprire la cedrata a un consumatore anche più giovane, creare un mondo che rappresenti il soft drink italiano per eccellenza. Ma il vero mondo da scoprire per Tassoni è quello della mixability ed è di grandi potenzialità: secondo noi oggi non c’è un marchio italiano che si sia affermato come la Tonica italiana per eccellenza, e la tonica è un segmento in forte crescita. La Tonica Tassoni può diventare questo».

Il Distilled Dry Gin è un’altra importante novità, la cui nuova ricetta nasce dalla collaborazione con un campione mondiale quale Bruno Vanzan, uno dei più richiesti barman a livello internazionale, che ha ottenuto prestigiosi titoli nelle più importanti competizioni di Flair. Distillato in antichi alambicchi in rame, utilizzati da Tassoni fin dal 1872, il nuovo Gin è proposto in una bottiglia molto sofisticata. Gli aromi, completamente naturali, sono ottenuti da nove botaniche attentamente selezionate: cedro diamante, foglie di fico, foglie di alloro, ginepro, coriandolo, bergamotto, angelica, rosa centifolia e iris.

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La Tassoni nasce come spezieria a Salò, in provincia di Brescia, alla metà del ‘700 e nel 1793 si trasforma in farmacia, gestita dalla famiglia Bondoni. In questo passaggio comincia a focalizzarsi sulla distillazione degli agrumi che, all’epoca, erano coltivati sul lago di Garda. Il cedro allora era chiamato Citrus medica e si estraevano sostanze considerate medicinali. Nel 1868, il passaggio di proprietà al marchese Nicola Tassoni darà all’impresa il nome con cui è diventata celebre in tutta Italia. Ma solo qualche anno più tardi, nel 1884, l’attività si concentrerà sull’arte della distillazione di infusi idroalcolici su impulso di Paolo Amedei. Proprio la famiglia Amedei condurrà Cedral Tassoni al successo definitivo con la nascita, nel 1956, della Cedrata Tassoni, evoluzione dello sciroppo di cedro entrato in produzione negli anni Venti, diventata bibita icona con la sua caratteristica bottiglietta a buccia di agrume. Celebrata da cortometraggi e spot per il Carosello della sera, e sempre supportata da efficaci campagne di comunicazione (negli anni Settanta fu coinvolta anche Mina), nel 2021 è stata rilevata dal Gruppo Ferrari.

Che oggi ingaggia una sfida complessa, di grande potenziale. «Con Tassoni – conclude il presidente – vogliamo creare un marchio italiano di altissimo posizionamento, in particolare all’estero: pensiamo al mercato americano, dove siamo in fase di analisi e studio per trovare con la nuova linea nuovi partner e distributori. L’interesse c’è già ed è incoraggiante. Tassoni fatturava nel 2020 8,5 milioni di euro, nel 2021, quando l’abbiamo acquisita abbiamo messo a segno 10,3 milioni di euro di ricavi, nel 2022 12,1 milioni. Nei prossimi 5 anni vogliamo almeno raddoppiare i fatturati del 2022, con una crescita che dovrà essere sempre a doppia cifra. Un obiettivo che otterremo in primis con l’ingresso nel mondo della mixability. Se guardiamo all’estero, gli spazi di crescita sono ancora maggiori».