Chi non si è mai soffermato a guardare con curiosità quei mazzetti dalle foglie lunghe e sottili che ricordano la lunga barba dei frati? Sono gli agretti, o barba dei frati, roscano o senape dei monaci, una verdura primaverile caratterizzata da un particolarmente sapore aspro. Il nome scientifico è Salsola soda e fa parte della famiglia delle Chenopodiaceae cui appartengono anche biete e spinaci.

Agretti usi e consumi

Gli agretti sono originari del bacino del Mediterraneo e li troviamo soprattutto nelle zone costiere e sabbiose. Utilizzati fin dall’antichità da Egizi e Fenici sia in cucina che per uso farmaceutico.

Durante il Medioevo, come accade spesso, furono i monaci a mantenere vivo l’uso degli agretti, introducendoli negli orti delle abbazie e dei monasteri. 

Non tutti sanno che in passato questa pianta veniva usata per la produzione della soda caustica, necessaria per la realizzazione di vetro e saponi. Per questo venivano bruciati e la cenere raccolta era poi purificata ottenendo, così, un composto a base di carbonato di sodio. Si era notato che i prodotti ottenuti a partire da questa particolare soda causticaerano più facili da decorare e modellare.

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Ecco che, tra il XVI e il XVII secolo, la Spagna incentivò la coltivazione degli agretti divenendo la prima produttrice ed esportatrice. Seguendo l’esempio spagnolo anche l’Italia, durante il XVIII secolo, incominciò le prime coltivazioni soprattutto nella laguna di Venezia, per alimentare le fornaci delle vetrerie di Murano.

A fine dell’Ottocento si assistette a una decadenza della coltivazione a causa del cambiamento dei metodi di produzione della soda e di questa pianta si perse quasi memoria. Solo negli ultimi trent’anni la produzione è ripresa incentivata soprattutto dalle tante proprietà nutrizionali e dal particolare gusto.

Negli ultimi decenni, inoltre, gli agretti sono tornati protagonisti delle tavole grazie alla rivalutazione delle piante spontanee e quasi dimenticate.

Proprietà e valori nutrizionali

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Gli agretti sono ricchissimi di acqua e stimolano la diuresi, sono ricchi di vitamine A e B e di sali minerali, tra cui potassio, calcio, magnesio e ferro. Grazie all’importante contenuto di fibre possono essere un valido aiuto per aumentare il senso di sazietà e facilitare il transito intestinale, inoltre sono poveri di calorie, appena 17 per 100 grammi.

Quando si acquistano devono essere di un bel verde intenso e brillante, gonfi e carnosi. Devono essere maneggiati delicatamente soprattutto mentre si puliscono, operazione che può risultare un po’ noiosa.

Gli agretti sono molto versatili in cucina, ottimi se cotti al vapore, bolliti o saltati in padella, ma si prestano anche come ingredienti per primi piatti, zuppe e minestre tipiche regionali. Un’alternativa è usarli come ingrediente in gustose torte salate o frittate creative: preparazioni perfette per pranzi o picnic primaverili.

Pochi sanno che gli agretti possono essere mangiati anche crudi per conservare al massimo tutti i loro valori nutrizionali.

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