Pomodoro di Pachino IGP
Chi non ama il pomodoro? Piccolo, grande, rosso, giallo, verde e viola, dolce o leggermente acido, protagonista della cucina italiana, questo “frutto” è stato importato dalle Americhe dai conquistadores spagnoli nel 1500. Considerato erroneamente una verdura, dal punto di vista botanico, in realtà, il pomodoro è un frutto. Infatti, il pomodoro contiene i semi e si sviluppa dal fiore: caratteristica botanica che identifica il frutto, indi per cui il pomodoro non è una verdura.
Tra le tantissime varietà di pomodori, in Sicilia, troviamo il Pomodoro di Pachino IGP. La zona di produzione ricade nei comuni di Pachino, Portopalo di Capo Passero, Noto e Ispica, nelle province di Siracusa e Ragusa.
Le prime coltivazioni del Pomodoro di Pachino IGP risalgono al 1925 ed erano localizzate lungo la fascia costiera, in aziende che potevano disporre di acqua per l’irrigazione proveniente da pozzi freatici. A partire dagli anni Cinquanta si assistette a un’ampia diffusione del pomodoro che è proseguita fino ai giorni nostri, dovuta in particolare all’avvento delle prime serre, in forma di capanne artigianali, e alla profonda crisi che investì la viticoltura di queste zone negli anni Settanta. Questo portò alla nascita delle prime forme associative che iniziarono la commercializzazione del prodotto sia sui mercati nazionali che esteri.
Tondo liscio, a grappolo, costoluto e ciliegino
Polpette di risotto al cavolo e acciughe
Il Pomodoro di Pachino IGP è un ortaggio della specie Lycopersicum esclulentum M., che si distingue in quattro tipologie: Tondo Liscio (a grappolo o a frutto singolo), Costoluto, Plum e Miniplum, Cherry (o Ciliegino).
Il Tondo Liscio a grappolo è costituito da bacche rotonde di colore rosso acceso mentre in quello a frutto singolo le bacche sono di colore verde tendente al verde scuro. Il gusto è molto marcato. La tipologia Costoluto ha frutti di grandi dimensioni, di colore verde scuro intenso e brillante, che vira al rosso nel corso della maturazione. La polpa è soda caratterizzata da un elevato contenuto zuccherino. Il Plum e Miniplum, dalla forma più o meno allungata, ha un gusto e un sapore particolarmente dolci. Il Ciliegino, la varietà più conosciuta, prende il nome per il suo aspetto che ricorda la ciliegia su un grappolo a spina di pesce, con frutti tondi, piccoli e dal colore molto acceso.
Le condizioni pedoclimatiche della zona di produzione, caratterizzata da temperature elevate, estesa radiazione globale, tessitura dei terreni e qualità dell’acqua di irrigazione, conferiscono al Pomodoro di Pachino IGP le sue caratteristiche organolettiche distintive, fra cui il sapore dolce, la consistenza e croccantezza della polpa, la lucentezza del frutto, nonché la serbevolezza.
Dal punto di vista nutrizionale, è completamente diverso da un frutto: non contiene zuccheri, ed è ricco di acqua, sali minerali, antiossidanti, su tutti il licopene, una sostanza appartenente al gruppo dei carotenoidi e che ha proprietà antitumorali.
Baguette croccante con roast beef
I pomodori Pachino presentano numerosi benefici per la salute e sono pertanto considerati un caposaldo della cucina sana mediterranea. Poveri di calorie, hanno un effetto diuretico, il che li rende adatti a chi desidera perdere peso, inoltre sono ricchi di vitamina C, potassio e Beta-carotene che contribuisce anche alla formazione della vitamina A.
Pomodoro di Pachino IGP in cucina
Una delle peculiarità del Pomodoro di Pachino IGP è il suo periodo di conservazione, che supera quello delle altre varietà di pomodori. Per assaporare al meglio il suo caratteristico sapore dolciastro è ideale consumarlo crudo. Può essere comunque utilizzato anche in cottura per condire, esaltare e decorare i piatti della cucina mediterranea. Fresco è un ottimo ingrediente nelle insalate miste, nelle paste fredde e per insaporire minestroni e primi piatti. Per dare un tocco in più alle verdure grigliate basta una manciata di pomodorini Pachino tagliati a metà con qualche foglia di basilico fresco e un giro d’olio extra vergine d’oliva. La pizza, sinonimo di socialità e tradizione italiana, è perfetta con i pomodori Pachino IGP ciliegini, ma è consigliabile lasciarli scolare dopo averli tagliati e aggiungerli alla pizza solo alla fine. Le classiche fette di pane e pomodoro sono la ricetta per una merenda estiva sana e genuina, ma sono anche perfette da portare al mare, per scampagnate o come antipasto. Basta sfregare il pomodoro maturo sul pane, meglio se raffermo e tostato aggiungendo sale, pepe e olio a piacere.
Antiche tradizioni siciliane prevedono l’essiccazione del pomodoro e la sua conservazione in olio extravergine di oliva. In questo modo viene utilizzato negli antipasti e sulle tartine, nei pâté, in abbinamento a carni lesse e per la preparazione di panini e tramezzini. Le varietà più grandi e sode posso essere utilizzate per i pomodori ripieni sia con il riso o con il pan grattato e in questo caso, se si usano un po’ più piccoli sono perfetti per un antipasto raffinato.
L’utilizzo del Pomodoro di Pachino IGP in cucina è molteplice, quindi largo alla fantasia!
Le Nespole i frutti di Cronos
Pomodorini gratinati
110 g pangrattato
30 g olive nere
20 pomodorini ciliegia di taglia medio-grande
1 spicchio di aglio
prezzemolo
olio extravergine di oliva
sale
pepe
Procedimento
Pulire i pomodorini, asciugarli e tagliare via le calotte. Svuotarli della polpa e dei semi. Separare la polpa, eliminare i semi e raccoglierli in una ciotola capiente.
Aggiungere gli altri ingredienti: le olive tritate grossolanamente, il pangrattato, un filo di olio extravergine di oliva, sale, pepe, il prezzemolo tritato con un pezzettino di aglio a piacere. Mescolare amalgamando bene gli ingredienti, se risultasse troppo morbido aggiungere un po’ di pangrattato.
Farcire i pomodorini aiutandosi con un cucchiaino e irrorare con un goccio di olio. Disporli in una placca foderata con carta da forno. Infornarli a 200 °C lasciarli gratinare per una decina di minuti e servire.