La storia del riso è antica, legata a filo doppio con quella dell’uomo. Infatti, questo cereale è importante non soltanto sotto l’aspetto alimentare, ma anche religioso e culturale. 

Il riso è resiliente e grazie alla sua capacità di adattamento a diversi climi, alla facilità di coltivazione e al suo apporto nutritivo si è diffuso rapidamente in tutto il mondo.

Le prime tracce le troviamo nel Sud Est Asiatico, dove temperatura, umidità e una gran quantità d’acqua ne hanno favorito la crescita. Ne esistono molte varietà, ma si possono individuare due grandi famiglie: la Japonica, che si è sviluppata a Nord della catena dell’Himalaya, e l’Indica, che si è sviluppata a Sud. 

Nel territorio dell’attuale provincia di Verona già dal XIII secolo erano presenti le risaie. La varietà Nano Vialone venne realizzata nella stazione sperimentale di risicoltura di Vercelli attraverso l’incrocio del riso Nano con il riso Vialone e iniziò ad essere coltivata nel 1937 e nel 1945 venne introdotta nella provincia di Verona.

Il Riso Nano Vialone Veronese IGP è coltivato nelle risaie alluvionali della pianura veronese, dove le pratiche di avvicendamento colturale e l’impiego limitato di presidi sanitari e concimazioni chimiche testimonia l’impegno verso una produzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente.  La sua zona di produzione è strettamente delimitata ai territori amministrativi di specifici comuni nella provincia di Verona, tra cui Isola della Scala. Questa area è caratterizzata da un clima temperato e terreni alluvionali ricchi, ideali per la coltivazione del riso. Le acque di risorgiva, caratteristicamente alcaline, alimentano le risaie creando condizioni perfette per la coltivazione di un riso di alta qualità che rispecchia le unicità di questo territorio.

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Il Riso Nano Vialone Veronese, tutelato dal marchio europeo IGP dal 1996, si riferisce al prodotto ottenuto dalla lavorazione dei semi rigorosamente selezionati esclusivamente dalla varietà di risone Vialone Nano, nelle tipologie semilavorato o semintegrale, dal 2020, e bianco.

La variante semilavorata si caratterizza per una lavorazione che mantiene parzialmente l’embrione e il pericarpo, preservando così parte delle naturali proprietà nutrizionali e organolettiche del riso. Il chicco risulta visibilmente più ruvido e scuro, chiaro indicatore di una lavorazione meno intensa, che preserva le sue qualità originarie. Meno raffinato rispetto al riso tradizionale, questa variante mantiene un’alta concentrazione di fibre, arricchendosi di nutrienti e offrendo un sapore distintamente ricco e pronunciato. Il tempo di gelatinizzazione, compreso fra 15 e 20 minuti, assicura inoltre una cottura ottimale che valorizza il profilo gustativo unico di questo prodotto. Nella tipologia bianco mostra la mancanza totale del pericarpo ed i chicchi presentano una perla centrale estesa e striscia assente.

Il Riso Nano Vialone Veronese IGP in cucina

Il Riso Nano Vialone Veronese IGP per le sue qualità organolettiche, per la resistenza alla cottura e la sua versatilità in cucina è considerato dagli chef nazionali ed internazionali fra i migliori risi al mondo. È particolarmente indicato per la preparazione di risotti mantecati e sgranati, per minestre in brodo, insalate e dolci. Classico è la preparazione con la zucca, con gli asparagi e con le rane. È il protagonista di molte ricette veronesi come il “riso col tastasal” (pasta di salame) o il risotto all’isolana, con carne di vitello e maiale, spolverato di formaggio aromatizzato alla cannella. Altra prelibatezza gastronomica è il risotto col pessin, preparato con il pesce di risaia.

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Tipico piatto della tradizione mantovana è il “risotto alla pilota” servito anche alla corte dei Gonzaga. Deve il nome agli operai addetti alla pilatura del riso, chiamati appunto piloti, specialisti nella preparazione del piatto e che, dato il robusto appetito procurato dal lavoro manuale, avevano l’abitudine di condire molto questo riso, raddoppiando le dosi di burro, salamelle e grana rispetto alla versione attuale.

Rustico e semplice è il “risolatte”, un dolce di altri tempi impreziosito grazie all’aggiunta di qualche ingrediente come zafferano, cannella o scaglie di cioccolato. Un’altra delizia è la “crostata dolce di riso” che può essere proposta anche in monoporzione per una versione più raffinata.

Insalata di Riso Nano Vialone Veronese IGP semilavorato con pomodorini, rucola e scaglie di Parmigiano

Ingredienti:

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  • 320 g di Riso Nano Vialone Veronese IGP semilavorato
  • 200 g di pomodorini ciliegini
  • 100 g di rucola fresca
  • 80 g di scaglie di Parmigiano Reggiano
  • 30 g di pinoli tostati
  • succo di 1 limone
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe q.b.

Preparazione:

Cuocere il riso in abbondante acqua salata seguendo i tempi suggeriti sulla confezione, solitamente tra 15 e 20 minuti. Una volta cotto, raffreddarlo rapidamente sotto l’acqua corrente per mantenere i chicchi separati e al dente. Preparare gli ingredienti: In una grande ciotola, unire i pomodorini tagliati a metà, la rucola lavata e asciugata, e condire con il succo di limone e olio extravergine di oliva. Aggiungere il riso freddo alla ciotola con i pomodorini e la rucola, mescolando delicatamente per amalgamare i sapori. Finalizzare con le scaglie di parmigiano e i pinoli tostati, aggiustando di sale e pepe a piacere.