Anche la Franciacorta vuole le UGA (e si rifà il look)
Unità geografiche aggiuntive anche per la Franciacorta e il Franciacorta, oggi così espressamente definite dal Testo Unico, in sostituzione del precedente uso di chiamarle Menzioni Geografiche Aggiuntive. Una proposta, un percorso, per cercare di approfondire l’identità di una delle terre più importanti d’Italia per la produzione di Metodo Classico.
Il territorio è qualcosa di molto complesso, non è fatto solo dal vino ma anche dagli uomini, dalle tradizioni e dalla storia. Le denominazioni di origine devono dare l’esempio nella valorizzazione di tutto questo e della toponomastica locale: in Franciacorta c’è un catasto napoleonico unico (lo stesso catasto che all’inizio del 1800 è stato alla base dell’introduzione ufficiale in Borgogna dei lieux-dits), uno strumento di cui nessuno aveva notizia, digitalizzato 7-8 anni fa ma mai divulgato, che fornisce un supporto chiarissimo sull’estensione delle zone.
La Docg Franciacorta è nata nel 1995 (l’anno prossimo compie 30 anni) e oggi conta su 3,6 mila ettari vitati di cui destinati alla produzione di Franciacorta 3,3 mila ettari per un totale di 22 milioni di bottiglie (scese l’ultimo anno a 19,5 milioni). Quanto alle uve coltivate, il 79% è rappresentato dallo Chardonnay, il 18% dal Pinot Nero, il 2,7% dal Pinot Bianco, 0,3% Erbamat. In totale sono 19 i Comuni in cui si produce Franciacorta, con Cazzago San Martino ed Erbusco in cima alla classifica di superficie vitata (500 ettari a testa).
In totale, le unità geografiche individuate in Franciacorta sono 134, un significativo passo che è il risultato del meticoloso lavoro condotto dal cartografo di fama mondiale Alessandro Masnaghetti. Giusto per dare un parametro, le UGA nel caso del Barolo sono 181. Oggi nelle etichette del Franciacorta, però, non si possono inserire ancora perché non sono state ancora inserite nel disciplinare di produzione e poi approvate in sede ministeriale a Roma.
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«Questo è un primo passo – fa sapere il presidente del consorzio, Silvano Brescianini -. Prima di decidere come utilizzarle dovevamo definirle. Chiaramente stiamo lavorando sull’inserimento nel disciplinare e nei prossimi mesi troveremo una quadra. Mi preoccupano di più i tempi di Roma».
Consorzio che ieri ha anche presentato il rebranding della sua immagine. Dopo più di 10 anni contraddistinti dalla F merlata racchiusa nel calice, Franciacorta ha presentato la sua nuova brand identity, segnando un momento significativo nella sua storia e nella sua crescita, che non riguarda solamente l’immagine, ma che si estende anche alla valorizzazione del territorio e della regione vitivinicola. Il nuovo posizionamento si concretizza in due elementi chiave: la brand essence “Excellence in the making”, che enfatizza la propensione di Franciacorta all’innovazione e all’evoluzione, sottolineandone il valore del proprio metodo produttivo, e la nuova visual identity. Lo sviluppo di questa nuova visual identity di Franciacorta gioca un duplice obiettivo: il primo è quello di dare al marchio la possibilità di comunicare in maniera efficace, consistente, riconoscibile e contemporanea su tutti i touchpoint, da quelli tradizionali fino ad arrivare ai new media e ai canali digitali, sempre più centrali nella comunicazione del vino; il secondo di trasmettere l’impegno e la passione dei viticoltori verso la sostenibilità ed il rispetto della terra.
L’elemento “F merlata”, icona storica di Franciacorta e da sempre presente nella sua identità visiva, in questa nuova visione, si rinnova assumendo maggiore solidità e una forma più armonica. La stessa “F merlata”, inoltre, diventa fulcro e assoluto protagonista di un design system dinamico e innovativo, dove l’icona del marchio evolve e diventa una sorta di finestra che si apre verso il mondo di Franciacorta, il suo territorio, i suoi vini e il suo metodo. A tutte queste operazioni, volte ad accrescere l’iconicità del marchio mettendo al centro la “F merlata” così da aumentarne l’awareness e la riconoscibilità per far sì che questa assuma la forza di trasmettere i valori, l’essenza e il vero significato di Franciacorta, si aggiungono anche una nuova palette colore e una nuova tipografia realizzata ad hoc per il marchio. Quest’ultima si ispira direttamente al mondo del vino, comunicando prestigio e valore tramite tonalità materiche che riprendono i tipici colori del Franciacorta, dall’oro caratteristico del vino, al marrone caldo che richiama i toni del terroir. La nuova tipografia, chiamata Franciacorta Display è una tipografia custom, realizzata per l’uso esclusivo di Franciacorta e sarà uno degli elementi centrali della nuova identità. Un font semplice dal display moderno, con contrasti eleganti e dalla proporzione slanciata.
Un importante traguardo per Franciacorta, proiettandola in avanti con una nuova visione e una chiara identificazione delle sue risorse vitivinicole.