Boom dell’enoturismo in Lombardia
Boom dell’enoturismo in Lombardia, trainato dalla Franciacorta. Sta vivendo un momento di grande fermento, trainato soprattutto dalla forte affluenza di visitatori italiani, che rappresentano il 90,1% del totale delle visite alle cantine della regione, in netta crescita rispetto alla media nazionale del 64,8%. Uno dei principali motori di questa tendenza è la zona della Franciacorta, la cui bellezza paesaggistica e l’eccellenza enologica la rendono particolarmente amata dagli italiani. È quanto emerge dal Report Enoturismo e Vendite Direct-to-Consumer 2024” realizzato dall’impresa tecnologica Divinea con l’intento di supportare le imprese del settore vitivinicolo e gli esperti del settore per cogliere le opportunità legate alla vendita diretta e all’enoturismo, attraverso un’analisi dei dati.
Settembre, mese di punta
Secondo i dati più recenti, il mese di settembre risulta essere il preferito dai visitatori, con il 22,7% delle visite complessive. Tuttavia, il secondo trimestre (aprile, maggio e giugno) è quello con il picco più alto di visite, con il 39,7% del totale, probabilmente grazie anche alla stagione primaverile e all’inizio dell’estate che invitano a esplorare le cantine della regione. Da notare che luglio e agosto sono i mesi meno gettonati, con rispettivamente il 4,8% e il 4,1% delle visite totali, probabilmente a causa della preferenza per le vacanze estive al mare o in montagna da parte degli italiani.
Si viaggia nel fine settimana
Un altro elemento distintivo delle visite enoturistiche in Lombardia è la concentrazione nel fine settimana, con il 77,3% delle visite che avvengono tra sabato e domenica, in netto contrasto con la media nazionale del 47,5%. Questo suggerisce che le persone preferiscono dedicare il tempo libero del weekend all’esplorazione delle cantine della regione. Un dato interessante riguarda la fascia d’età dei visitatori: più della metà (54,4%) di coloro che si recano nelle cantine lombarde sono under 35, in leggera percentuale superiore rispetto alla media nazionale del 48,6%, indicando un crescente interesse dei giovani per l’enogastronomia e la cultura del vino in Lombardia.
Cosce di coniglio biologiche arrostite alle erbette, ceci emulsionati al cumino, pomodori e olive
La Franciacorta fa da traino
In sintesi, l’enoturismo è diventato un’esperienza sempre più popolare tra gli italiani, con la Lombardia e la sua rinomata regione della Franciacorta a guidare questa tendenza. L’ampia scelta di cantine di qualità, il paesaggio mozzafiato e la vicinanza alle principali città rendono la regione un vero paradiso per gli amanti del vino e dei weekend enogastronomici.
Lo studio con l’Università Cattolica di Milano
E proprio in Lombardia è stato avviato un approfondimento che è frutto di una ricerca commissionata da Divinea all’Osservatorio in Sustainable Wine Business and Enogastronomic Tourism dell’Università Cattolica di Milano. L’obiettivo è stato quello di analizzare la relazione tra CRM, sostenibilità e vendite dirette nel settore vinicolo italiano valutando il suo impatto sulle tre dimensioni della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica. Quello che emerge è un’informazione interessante rispetto il ruolo trainante della dimensione sociale della sostenibilità per le cantine italiane con l’implementazione di un software CRM, in particolare il software Wine Suite: i dati provenienti dal software svolgono un ruolo cruciale nella creazione di una comunità e nel favorire la fedeltà dei clienti, soprattutto dopo esperienze enoturistiche presso le cantine. Queste attività contribuiscono a creare consapevolezza del marchio per le cantine e di conseguenza migliorano la visibilità dell’intero territorio operativo. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale la digitalizzazione dei processi, facilitata dai programmi cloud, svolge un ruolo fondamentale nel ridurre l’uso della carta, migliorare la flessibilità e aumentare l’efficienza. Infine, la sostenibilità di carattere economico si manifesta, anche nelle aziende più piccole, nella riduzione dei costi principalmente in termini di tempo risparmiato. Una piattaforma CRM, infatti, consente alle cantine di organizzare le loro esperienze enoturistiche in modo più efficiente, con una riduzione coerente del tempo di lavoro per l’intero team.