Per Joseph Krug l’essenza dello Champagne consisteva nel provare un piacere assoluto anche quando questo piacere era messo alla prova dai capricci del cielo e del clima che condizionavano i vitigni. Così Joseph decise di porre una particolare attenzione al carattere del vigneto, al rispetto per l’individualità di ogni appezzamento e del vino prodotto, così come per la creazione di una vasta enoteca con vini di riserva di annate diverse, con l’obiettivo di fondare una Maison in cui tutti gli Champagne, seppure caratterizzati da una natura diversa, avrebbero vantato la stessa indiscussa qualità e unicità.

Joseph Krug aveva organizzato la sua produzione in due sole grandi linee di prodotto: la prima, denominata Numero 1, non millesimata, che può considerarsi come la capostipite dell’attuale Grande Cuvée; la seconda, chiamata Numero 2, millesimata, prodotta soltanto in occasioni di annate eccezionali. La differenza tra le due produzioni non riguardava l’aspetto qualitativo, bensì l’idea che era alla base: la Numero 1 derivava dall’abilità e dall’esperienza dell’assemblaggio, la Numero 2, invece, aveva come fattore predominante la variabilità, intesa come concetto di natura e di andamento stagionale, imprevedibile e, per questo, unico.

Da allora a oggi questa filosofia è rimasta immutata e ieri ha debuttato ufficialmente sul mercato italiano Krug 2011, frutto di un’annata estremamente difficile o, come ha spiegato il presidente di Krug Manuel Reman «divisa in due, con una primavera dal clima estivo che ha anticipato la fioritura dei vigneti di 3 settimane, seguita da piogge e temperature quasi invernali nel periodo estivo e un clima imprevedibile». Nonostante questo, Krug decide di mettere in bottiglia il Vintage 2011, definito «rotondità vivace»: è indiscutibilmente uno Champagne di grande stoffa, ma che ha ancora bisogno di tempo per esprimersi in tutta la sua essenza. Al sorso, il perlage è molto persistente, è cremoso, ricco, teso, ma ancora “acerbo”. Qualche anno in cantina e saprà essere indiscutibilmente un gioiello. 

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Abbiamo avuto occasione di paragonarlo alla Grande Cuvée 167me Edition, per il 42% base 2011 e per il restante 58% composto da vini di riserva di 13 annate, la più vecchia datata 1995, per un totale di ben 191 vini assemblati (36% Chardonnay, 47% Pinot Noir, 17% Meunier): qui sì siamo di fronte a uno Champagne pronto a dare grandi soddisfazioni, pieno e complesso, e nel contempo freschissimo. Se avete la fortuna di averlo in cantina, ora è il momento giusto per stapparlo.

La degustazione ci ha fatto incontrare anche il Krug 2006, definito «indulgenza capricciosa», che – a mio avviso – necessita di ancora più tempo in cantina del 2011 per dare il meglio di sé, mentre Krug 2004 e Krug 2000 sono dei capolavori di piacere. Il primo (assaggiato in formato magnum sboccato nel 2018) è eleganza, freschezza e generosità; il secondo (assaggiato in formato magnum sboccato nel 2015) è «indulgenza tempestosa» frutto di un’annata calda che oggi si esprime in tutta la sua meravigliosa maturità: profuma di caffè, crema e funghi porcini secchi, mentre in bocca si ritrovano gli aromi di torrefazione e crema, in un insieme comunque fresco che consente di leggere il caleidoscopio di strati che si susseguono, sorso dopo sorso. Romantico è la definizione di Manuel Reman per questo 2020, e ci trova d’accordo se pensiamo che un vino così non si può che desiderare di condividerlo con chi si ama.

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Nel corso dell’evento, che ha avuto come teatro Le Cattedrali Luxury Relais di Cannavacciulo, aperto da poco più di un mese nell’astigiano, non è mancata nemmeno la Grande Cuvée 171me Edition, un assemblaggio di 131 vini di 12 diverse annate, il più giovane dei quali risale al 2015 mentre il più vecchio al 2000. La sua composizione finale è 45% Pinot Noir, 37% Chardonnay e 18% Meunier. Al naso si esprime con note floreali e sentori di miele, mandorle, pan di zenzero, spezie dolci e marzapane, mentre al sorso è avvolgente e profondo, con un’affilata freschezza sorretta da sentori agrumati ed esaltata da sensazioni più complesse. Perlage perfetto. Emozione liquida.