Ecco la Caisse Ultime Six Louis Latour: solo 250 esemplari in tutto il mondo
Certe degustazioni ti fanno capire che alcuni terroir racchiudono davvero qualcosa di speciale, o forse sarebbe meglio dire magico. È il caso dei vini di Louis Latour: li sorseggi, dal più basico al più prestigioso, e avverti immediatamente che c’è un qualcosa di diverso e irreplicabile.
L’occasione di questa riflessione è stata la presentazione stampa, in anteprima assoluta, della Caisse Ultime Six di Louis Latour, una collezione di 6 Grand Cru esclusiva, prodotta in edizione limitata – appena 250 pezzi nel mondo – e pensata per riunire alcuni dei vini più rari, iconici e di valore della maison, dall’eccezionale annata del 2022. Un’annata equilibrata, elegante ma di carattere, dalle note qualitativamente singolari. I 15 esemplari della Caisse Ultime Six destinati al mercato italiano sono in esclusiva per Sarzi Amadè, oggi principale player italiano nella distribuzione di prestigiose etichette provenienti dai più pregiati terroir francesi.
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La cassa di questa edizione, la quarta, è unica come lo sono i vini che custodisce, è in rovere pregiato, gli angoli sono rifiniti a mano, in oro, mentre le bottiglie poggiano su un tessuto effetto velluto che dà risalto alle singole etichette. Al suo interno è presente un libretto che illustra la ricca storia delle parcelle da cui provengono gli eccezionali vini di questa edizione limitata e della sua annata. Il prezzo al pubblico? A partire da 4.900 euro. Cifre da gioiello, ma tali sono i sei vini custoditi in questo prezioso box, che si distinguono per mineralità, raffinatezza e un appagamento al palato assoluto. Grande soddisfazione, insomma.
Fondata nel 1797, Maison Louis Latour ha sempre puntato tutto su indipendenza della cantina e conduzione famigliare. Ora è gestita dall’undicesima generazione dal suo antenato fondatore.
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La magia della zucca
La storia della Maison ha radici ancora più antiche, perché è del 1731 il primo acquisto di vigneti, da parte di Dennis Latour, nella Côte de Beaune. Sessant’anni dopo, Jean Latour si trasferisce ad Aloxe-Corton e acquista vigneti con questa denominazione, come Aloxe-Corton Les Chaillots (1er Cru), Corton Grèves (Grand Cru) e Corton Bressandes (Grand Cru).
Le tecniche di vinificazione sono rimaste semplici e legate alla tradizione della casa. Ancora oggi i vini vengono prodotti nella storica cantina Corton Grancey che risale al 1834 e che rappresenta la prima cantina a caduta verticale ideata e costruita in Francia. L’alta attenzione dedicata a ogni singola fase produttiva si riflette in vini di alta qualità sia in denominazioni regionali meno conosciute, così come per i più prestigiosi e per le micro-cuvées.
Con un catalogo che vanta quasi quattrocento cantine selezionate in tutto il mondo, Sarzi Amadè può vantare partnership trentennali con produttori vinicoli come Aldo Conterno e Benanti, ma soprattutto con porduttori Louis Latour, Petrus, Château D’Yquem, Domaine Armand Rousseau, Domaine Leflaive e Domaine Comte de Vogüé.
A proposito dell’annata 2022
A raccontarla è il direttore di Domaine Louis Latour, Cristophe Deola, che la definisce un’annata unica, con una vendemmia lunga più di 14 giorni. «L’uva era magnifica, la cernita era minima e i volumi tornati alla normalità. La prima settimana è stata dedicata al Corton-Charlemagne, alla collina di Montrachet e al Corton. Le squadre si sono poi dedicate alla Cote-de-Nuits e ai premier cru dei villaggi di Aleoxe-Corton. L’equilibrio era ottimo, preservato dal fatto che la vegetazione aveva smesso di crescere, con colori brillanti e tannini setosi. Le piogge di giugno ci hanno regalato vini succosi e fruttati con una buona concentrazione, ma senza eccessi».
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