Miraval, il rosé di Brad Pitt è il più desiderato al mondo
Chateau Miraval e il suo iconico rosé sono stati appena premiati come il “vino rosé provenzale più desiderato al mondo” in una nuova classifica dei 33 vigneti più ambiti della Provenza, stilata dalla rivista francese Le Figaro.
Per questa prima classifica, del tutto inedita e interamente incentrata sull’attrattiva dei vini delle aziende provenzali, Le Figaro Magazine ha preso in considerazione tutti i criteri che hanno contribuito al successo mondiale di questa regione vinicola. Come regione, la Provenza è, in tutti i sensi, molto stimata. In altre parole, è una regione che i consumatori sognano, sia in Francia che in tutto il resto del mondo. La classifica comprendeva quindi le tre denominazioni dei vini provenzali (Côtes de Provence, Coteaux Varois en Provence, Coteaux d’Aix-en-Provence), la DOC Bandol, Les Baux de Provence e anche Lubéron.
Le tenute sono state valutate in base ai seguenti otto criteri: il paesaggio (doppio punteggio), in quanto contribuisce principalmente all'”effetto cartolina”; i locali e la loro ristrutturazione; in che misura il sito è un tesoro nascosto; la fama dei proprietari; il design delle bottiglie; l’impiego di un’agricoltura sostenibile; la visibilità della tenuta (in Francia e all’estero) e, naturalmente, la qualità del vino che il team di Figaro Vin ha assaggiato. Questo fattore può essere l’ultimo della lista, ma è comunque il più essenziale (triplo punteggio). Il voto finale è calcolato sulla media dei punteggi assegnati negli ultimi tre anni dal team di degustazione.
A proposito di Miraval
Miraval, una vera e propria icona dedicata alle arti, è sempre alla ricerca della padronanza dell’arte, della creazione e dell’artigianato. Ogni opera nata dalla passione per la lavorazione delle vigne, si traduce in un capolavoro sorprendente che porta sempre più in alto la qualità di un grande rosé. Ispirato dal colore, dalla sostanza e dalla luce, Miraval reinventa i concetti e i modi di apprezzare il rosé. L’Arte del Rosé Miraval diventa “Art de Vivre”.