Compiere 20 anni e festeggiarli con il titolo Bianco dell’anno 2023 per il Gambero Rosso, what else? E’ un momento d’oro per il Verdicchio Riserva San Paolo della cantina Pievalta, l’azienda di Maiolati Spontini, pioniera della viticoltura biodinamica nelle Marche nata dall’intuizione e dalla lungimiranza della cantina Barone Pizzini e di Silvano Brescianini, CEO dell’azienda franciacortina.

La storia di Pievalta inizia esattamente 20 anni fa, quando Brescianini, alla ricerca del giusto territorio dove far nascere un vino bianco di grande qualità, scopre Pievalta della quale si innamora perdutamente. Da quel momento, vendemmia dopo vendemmia, la proprietà si è allargata e i fabbricati aziendali sono stati ristrutturati, tutti i vigneti sono stati convertiti alla viticoltura biodinamica. Il territorio ha varato il progetto Castelli di Jesi e la raffinata qualità dei bianchi sapidi, secchi e verticali di Pievalta ha conquistato i wine lover.

Silvano Brescianini e Alessandro Fenino

Merito anche dell’enologo Alessandro Fenino, anima di Pievalta, milanese partito dalla Barone Pizzini a cui Brescianini ha affidato la direzione quotidiana del progetto. Insieme a Silvia Loschi, compagna di vita ma anche responsabile dell’accoglienza in cantina, ha messo radici a Pievalta abbracciando una scelta di vita marchigiana: «Non trasformiamo l’uva in vino – spiega – ma l’accompagniamo nel suo divenire, sempre un passo indietro per non rompere l’armonia del luogo con il nostro intervento ma, al contrario, per lasciarla esprimere liberamente prima allo sguardo di chi attraversa queste colline e poi al gusto di chi la sorseggia nel bicchiere».

Prodotto solo nelle annate migliori per un totale di circa 12 mila bottiglie, il San Paolo ha origine dalle uve dell’omonimo singolo vigneto, dove si alternano argilla e arenaria e che sorge sulla ripida collina affacciata sulla sponda destra dell’Esino, sul Monte Follonica. Nella vendemmia 2019, annata che ha ottenuto il titolo di Bianco dell’Anno 2023 per il Gambero Rosso, molto complessa e altalenante dal punto di vista climatico, un luglio fresco ha portato allo sviluppo ottimale dell’apparato fogliare e quindi ad una corretta maturazione delle uve. Pigiato delicatamente e fermentato con lievito indigeno per 18 giorni, questa è stata la prima annata in cui il vino è stato fatto affinare, per una durata totale di 21 mesi, in tre contenitori differenti, proprio per donare la complessità che lo contraddistingue: l’acciaio dona definizione e freschezza, il legno grande regala morbidezza e calore, infine il cemento permette al frutto di emergere.

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Il titolo di Bianco dell’Anno per il Gambero Rosso è un risultato che premia 20 anni di passione e scelte, prima di territorio scegliendo i Castelli di Jesi, poi in vigna, sostenendo la biodiversità, e infine in Cantina dove abbiamo privilegiato il rispetto della materia prima, ma tutte dettate da una filosofia produttiva molto netta e precisa che ci ha permesso di ottenere vini longevi, fini ed eleganti oltre che dalla spiccata personalità, ma che vogliono riflettere l’identità di questo territorio.

Silvano Brescianini

Con 43 ettari, di cui 32 vitati, distribuiti tra le località di Maiolati Spontini, Montecarotto, Cupramontana e San Paolo di Jesi, la produzione di Pievalta è complessivamente di circa 150.000 bottiglie l’anno. Oltre al San Paolo” Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva Docg Classico vengono prodotti: il Tre Ripe Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore, fresco, agrumato e con un buon finale sapido, il cui nome nasce dall’unione di uve provenienti proprio da tre versanti diversi; il Dominè Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore, vibrante, minerale, quasi gessoso, con rimandi agrumati ed un’ottima persistenza che nasce da una singola vigna del 1965; il Perlugo Zero VSQ un Metodo Classico da uve Verdicchio con profumi di erbe aromatiche, elicriso e mallo di mandorla.

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