Villa Travignoli da cinque secoli e mezzo è sinonimo di eccellenza nella produzione vitivinicola: situata a Pelago, sulle colline della zona del Chianti Rufina, conta 90 ettari di terreno, 70 dei quali dedicati a vigneti rigogliosi, mentre il resto della terra è dedicata alla coltivazione delle migliori olive. La posizione geografica e il terreno costituito da calcare, argilla e galestro, tra i 250 e 400 metri sul livello del mare, rendono perfetta la coltivazione di uve, come Sangiovese, vitigno caratteristico del Chianti, Chardonnay, Merlot, Cabernet Sauvignon e Sauvignon Blanc, e quindi la produzione di vini pregiati.

«Quello che festeggiamo oggi è un traguardo che ci riempie di orgoglio: il vino è da secoli la nostra passione, la mettiamo in ogni singola bottiglia che produciamo, e il successo e la longevità dell’azienda dimostrano che siamo riusciti a condividerla» afferma Giovanni Busi, alla guida di Villa Travignoli.

La storia di Villa Travignoli affonda le radici nella tradizione etrusca: nella tenuta è stata ritrovata una stele etrusca risalente al 500 a.C. che raffigura un sontuoso banchetto con abbondanti vasi di vino. Nel 1100, alcuni monaci del Monastero di Vallombrosa menzionano la località Travignoli in una pergamena descrivendolo come un luogo in cui già si lavorava la terra. Nel 1473, Travignoli diventa una “Casa da Signore” con tre poderi, lasciata in eredità da Aloisia Lotti all’Ospedale fiorentino Santa Maria Nuova: nel 1607 Barnaba degli Oddi, lo spedalingo di Santa Maria Nuova, descrive la Fattoria di Travignoli come una delle più grandi dell’Ospedale, con 11 poderi, 2 frantoi, granai e ampie cantine. Nell’Ottocento la Fattoria passa alla famiglia Fiaschi e in seguito al matrimonio di Sofia Cuccoli Fiaschi con Francesco Busi, diventa proprietà della famiglia dei conti Busi. Durante il secolo scorso la Fattoria riceve importanti riconoscimenti e premi tra i quali il Gran Premio e medaglia d’oro per l’ottima produzione di vino Chianti alla prima Esposizione Internazionale a Roma (1924). Si deve a Giampiero Busi, nel 1960, il rinnovo dell’azienda, dalla mezzadria alla conduzione diretta, e la creazione della moderna impresa con nuovi vigneti e cantine all’avanguardia.

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L’Azienda Travignoli nel 2011 ha ricevuto il premio “Italia 150” conferito dall’Unioncamere Nazionale come una delle 150 imprese storiche italiane.

Attualmente la tenuta produce 450mila bottiglie di vino all’anno, di cui il 70% viene esportato all’estero, dall’America all’Oriente.

«La nostra lunga storia per noi è uno stimolo a guardare avanti, a migliorare la qualità della nostra produzione. – commenta Giovanni Busi – Negli ultimi sette anni abbiamo rifatto 27 ettari di nuovi impianti di vigne, soprattutto di Sangiovese, per alzare sempre di più il livello di eccellenza dei nostri vini. L’obiettivo per il futuro è valorizzare le produzioni facendole conoscere a un pubblico ancora più ampio, puntando sulla qualità».

Da alcuni anni Villa Travignoli ha aperto le porte al pubblico, proponendo per i wine lover vere e proprie esperienze enoturistiche come tour guidati in cantina e nei vigneti, degustazioni di vini pregiati e d’annata e pranzi tipicamente toscani.