ConTanima, Bolzano

Tanto l’Alto Adige pullula di indirizzi gourmet e Stelle Michelin, quanto il suo capoluogo, Bolzano, è sempre stato poco attrattivo per i foodie. Ma ora è arrivato il ConTanima, il ristorante aperto agli esterni del Parkhotel Laurin.

Ai fornelli, dallo scorso aprile, c’è Dario Tornatore, partenopeo di nascita, romano d’adozione e cosmopolita per state of mind. La sua carriera si è formata attraverso cucine internazionali, dall’Italia alla Francia, passando da Londra per arrivare in Bahrain e Arabia Saudita. Da ogni luogo si è portato via qualcosa, che troverete nell’intrigante menu che firma al ConTanima: otto portate da scegliere a la carte oppure in due percorsi a cui si può optare anche per l’abbinamento enologico, anche in questo caso proposto in due alternative, una più smart, una più impegnativa.

Colpisce, e la troviamo originalissima, la descrizione dei piatti, raccontati per emozioni, ricordi, paesaggi. Un esempio? La finta genovese, così raccontata: “Svegliarsi la domenica mattina con quel profumo inconfondibile, l‘amore di una donna, una mamma, una nonna che sacrifica ore ed ore davanti al fornello per la felicità della famiglia. Questa è la Genovese, un atto d‘amore”.

Il menu di Tornatore è una raccolta di storie culinarie provenienti da tutto il mondo (ma gli ingredienti sono esclusivamente sostenibili da fornitori locali), di contaminazioni, appunto, ma con molta anima (di qui il gioco di parole nel nome del ristorante). Questo legame profondo con le radici culturali e storiche dei piatti offre agli ospiti un’esperienza che va oltre il gusto, tra wow effect e appagamento totale del palato, il tutto racchiuso in piatti solo apparentemente semplici, dietro i quali è nascosta grande tecnica e l’utilizzo della brace, dell’affumicatura, della fermentazione e dell’essiccazione. Perché per rendere intellegibili le cose bisogna conoscerle in profondità.