Partiamo dal luogo, perché la magia del terroir è quella che spesso si ritrova anche nel vino. Argentaia rappresenta la sintesi perfetta tra la bellezza assoluta della natura toscana e il fascino dei castelli circondati da mura in pietra. Siamo in provincia di Grosseto, in località Banditaccia, nel Comune di Magliano ed è qui che si trova questa realtà che alla produzione di vino e olio affianca anche l’attività ricettiva in un contesto di grande charme. Un’azienda il cui fulcro centrale si presenta come un vero e proprio borgo medievale, recentemente costruito secondo le regole di un tempo, con rigore e semplicità, così da divenire anche una struttura ricettiva dove gli ospiti possono sperimentare la vita secondo i veri ritmi della natura, ritrovando quindi la simbiosi con il tempo e con lo spazio.

Ogni suite è un’esperienza unica di design, stile e comfort, in cui nessun dettaglio è lasciato al caso. Sistemi di circolazione dell’aria rinfrescano naturalmente la temperatura durante le notti estive, l’aria condizionata è di ultima generazione, il riscaldamento è a pavimento per camminare piacevolmente a piedi nudi sulla pietra e sul legno anche in inverno, tradizionali ampi camini costruiti in pietra, mattoni e ferro, balconi e terrazze private con vista mozzafiato sul tetto di ogni torre, materassi king-size con lenzuola in lino organico, grandissime sale da bagno, con vasche o doccie sovradimensionate, candele profumate e diffusori di fragranze naturali rigorosamente made in Italy profumano elegantemente ogni ambiente.

Fondamento del progetto sono stati la conservazione e il restauro delle strutture storiche e la scelta di utilizzare materiale antico, rispettando la natura e l’ambiente. La pietra per ricostruire Argentaia è tutta estratta dalla sua stessa collina, scavando per le fondamenta. Pietra, ferro e legno sono stati lavorati all’interno della tenuta da maestri artigiani italiani.

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La stessa cura si trova anche nella produzione enologica. Sono situati gli ottanta ettari che fanno capo all’azienda agricola Argentaia, il cui nome vuole essere un diretto omaggio proprio al promontorio dell’Argentario.

Contando attualmente su una superficie vitata di circa sette ettari – ai quali a breve se ne aggiungeranno altri tre – Argentaia coltiva prevalentemente le varietà autoctone della zona, tra cui ovviamente il Sangiovese che dà vita anche a questo rosato, Le Papesse, che punta a celebrare l’anima femminile di Argentaia. Graziosa, intelligente e affascinante, la figura dei Tarocchi della Papessa, una donna papa, rappresenta i caratteri di questo rosé, vestito di rosa antico, dai profumi fragranti e sensuali.

Il breve affinamento sulle fecce nobili in acciaio regala complessità e corpo a un vino che profuma di frutta fresca, in particolare la ciliegia e i frutti di bosco, e rosa. Al sorso è morbido, giustamente sapido, con qualche tocco di erbe aromatiche, perfetto abbinato a crostacei e piatti di pesce crudo.

argentaia LE PAPESSE

Una curiosità: vicino all’Argentaia si trova il Giardino dei Tarocchi, un parco artistico di sculture monumentali ispirate alle carte esoteriche create dall’artista francese Niki de Saint Phalle.

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