Aristos è un termine che deriva dal greco, che significa migliore, proprio da qui prende il nome la linea Aristos della Cantina Valle Isarco, che racchiude in sé i vini ottenuti dai vitigni più importanti, nei quali si esalta tipicità e varietale di un territorio unico ed estremo. Nove vini bianchi e un vino rosso le cui uve provengono dai vigneti più vocati della Valle. Cantina Valle Isarco, la più giovane realtà cooperativa vinicola dell’Alto Adige, è da sempre votata alla valorizzazione dei vitigni a bacca bianca come Kerner e Sylvaner, proprio da questo amore è nato Aristos Zero Pas Dosé, Metodo Classico 100% Sylvaner. Per presentare questa bollicina unica si doveva scegliere una location all’altezza ed ecco il 10_11 Portrait un ristorante che si trova nell’esclusivo quadrilatero della moda milanese. 

«La Valle Isarco è un territorio di vini fermi – spiega il direttore generale della cantina, Armin Gratl – e il Sylvaner è una varietà per noi molto importante, ma fuori dall’Alto Adige è ancora poco conosciuta. Il lavoro di comunicazione che stiamo facendo da qualche anno sicuramente ne sta aumentando la notorietà, ma volevamo fare qualcosa di più. Così, abbiamo pensato di creare un’etichetta dedicata al nostro Sylvaner, che accontentasse il trend mainstream delle bollicine e anche la nostra forza vendite».

Aristos Zero Pas Dosé, Metodo Classico 100% Sylvaner

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La nascita di Aristos Zero è frutto di cuore e mente, in Alto Adige non c’è una bollicina base Sylvaner. Grazie alla sua acidità questo vitigno è perfetto per la spumantizzazione e per dare ancora più risalto alle caratteristiche organolettiche del Sylvaner è stata scelta la versione non dosata con 36 mesi di affinamento sui lieviti.  Così Aristos Zero si mostra nel calice giallo paglierino con riflessi dorati, con catene di bollicine finissime che avvolgono il bicchiere quasi a non volersene staccare. Il bouquet è elegante, giovane ed accattivante. Profumi intriganti lime, pompelmo rosa, accenni speziati e floreali, tiglio, zenzero. Il sorso, tanto vibrante quanto inaspettato, si fonde insieme a rotondità e freschezza, ritornano le note fruttate e minerali con un piacevolissimo e lunghissimo finale di zenzero. Aristos Zero Pas Dosé debutta con il millesimo 2019, la tiratura è veramente limitata solo 800 bottiglie. «Per le annate 2020 e 2021 abbiamo prodotto 1800 bottiglie, per la 2022 la produzione è aumentata a quota 3500 bottiglie e il nostro obiettivo è di raggiungere le 5mila unità per ogni annata», rivela Gratl. Aristos Zero sarà disponibile da giugno, giusto in tempo per l’estate, per brindare insieme con un prodotto nuovo.

Sfumature di Kerner e Sylvaner

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La presentazione di Aristos Zero è stata l’occasione per poter assaggiare una mini-verticale dei bianchi ottenuti dai due vitigni iconici di Cantina Valle Isarco delle linee Aristos e Sabiona. La linea Sabiona comprende i vigneti dell’abbazia benedettina arroccati sui ripidi pendii dei possenti rilievi dioritici di Sabiona, una delle migliori zone colturali in assoluto. Solo due etichette per due vitigni Kerner e Sylvaner, Cru dell’Azienda, e solo 2500 bottiglie per etichetta.

Presentati Kerner Aristos 2021 e 2014, Sylvaner Aristos 2021 e 2014 con l’intermezzo di Kerner e Sylvaner Sabiona 2019 con dulcis in fundo il Nectaris Kerner Passito 2020. Il Kerner, nato dall’incrocio tra Schiava Grossa e Riesling, deve il suo nome al poeta tedesco Justinus Kerner, genio romantico e visionario, regala vini bianchi profumati, eleganti e di grande qualità. Un vino che incanta per i suoi profumi, accattivante nelle sue declinazioni, tanto che non stupisce il suo grande successo sia in Italia che all’estero. Quello che non tutti sanno è la grande capacità di invecchiamento che regala ai vini un’ampiezza di bouquet e note degustative, fruttate e minerali, che non ci si aspetta, capaci di lasciare un segno in chi li assaggia. 

Il Sylvaner è verticale ed elegante, in gioventù verte su note di mela, pera, erbe di montagna con tocchi speziati, il passare del tempo enfatizza e arrotonda queste note senza far perdere freschezza e capacità di beva. Per questa estate si potrà giocare con le varie espressioni di Sylvaner e Kerner, ma il primo calice dovrà essere Aristos Zero 2019 e ricordatevi di esprimere un desiderio, come si fa quando si assaggia qualcosa di nuovo, perché un calice così non l’avete mai provato.

Ma le sorprese non sono ancora finite, dopo l’estate Cantina Valle Isarco ci regalerà una nuova etichetta della linea Aristos che debutterà sul mercato a ottobre: «Abbiamo un territorio meraviglioso – afferma Gratl – che ci dona vini unici per sapore, aroma e profumo e, quindi, è giusto puntare su di esso valorizzandolo. A breve rilasceremo il primo vino rosso della nostra linea di punta Aristos. Si tratta di un Pinot Nero interpretato da un territorio di montagna come il nostro, quindi diverso dal classico stile altoatesino a cui siamo abituati. Crediamo che i cambiamenti climatici costringeranno a trovare nuovi territori vinicoli anche per questo vitigno, alzando la quota e in Valle Isarco certo le altitudini non mancano. Questo, comunque, resta un prodotto di nicchia, i nostri portabandiera resteranno sempre Kerner e Sylvaner».

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Quindi non ci resta che aspettare magari sorseggiando un calice di Aristos Zero.

Costa 29 euro