Quando Niccolò Marzichi Lenzi, figlio di Ilaria Antinori (sorella di Piero e Lodovico Antinori) fonda insieme alla moglie nel 2012 la sua azienda Le Crocine ha certamente bene in mente le potenzialità di un territorio come Bibbona, da sempre considerato cadetto di Bolgheri ma molto affine per suoli e microclima al punto che spesso ci sono state proposte di allargamento della DOC livornese (limitata finora a Castagneto Carducci) all’attiguo Comune di Bibbona. Ma proprio questa sua posizione defilata ha permesso nel tempo all’azienda di Niccolò di crescere con calma rigore e serenità sviluppando uno stile aziendale originale e una misura di classe e finezza particolari, precipue del territorio bibbonese. 
Quando poi la sorella gemella della moglie Joy ovvero l’attrice superstar Eva Green (protagonista di “The Dreamers” di Bernardo Bertolucci che l’ha rivelata al mondo e in seguito bond girl in “007 – Casino Royale” e oggi nei “I tre Moschettieri”) assaggia i vini della tenuta nasce la convinzione di poter allargare la gamma dei vini de Le Crocine puntando forte sul Cabernet Franc che qui ha trovato un terroir capace di esaltarne le doti di frutto ed esuberanza senza sottolinearne le note verdi e vegetali che spesso lo limitano in altre zone della Toscana. Nei nostri assaggi abbiamo degustato Le Crocine, ormai storico Igt di ingresso  e appunto “Eva“, vino in edizione limitata ancora in botte destinato a collocarsi sul mercato ad un prezzo di prestigio.

Le Crocine Igt Toscana 2022

Da uve 70% Cabernet Franc, 20% Merlot, 10% Cabernet Sauvignon, è un vino che sorprende subito, specie in relazione all’annata complicata che lo ha fatto nascere. Nel bicchiere è subito agile, fresco e succoso con rimandi precisi ai lamponi, viole, ribes rosso e cumino con una lieve ferrosità iodata a completare. Il sorso è sapido e ficcante con un frutto dolce che incanta e che permane nel palato in maniera non indifferente per molti secondi. Il tannino porta un bel grip al sorso e lo rende vino polivalente dedicato alle carni alla griglia ma non solo.

Cuvée Eva Toscana Rosso Igt 2022

Prende decisamente la scena nel bicchiere e non potrebbe essere diversamente per il nome che porta. Al naso il frutto e il legno (almeno in questa fase evolutiva) se la giocano in tandem a comporre un mosaico di spezie e frutti scuri di sottobosco tra cassis, more di rovo, poi mirtilli, peperoni abbrustoliti e resine. Note di eucalipto e macchia mediterranea si liberano nel lieve alcol che occupa saldamente il centro bocca ma a poco a poco tannino e acidità portano il vino su un maggior equilibrio. Vino affascinante e profondo con una terrosità sanguigna che evoca rimandi passionali e solari. Considerando la gioventù e il fatto che il campione assaggiato fosse un campione da botte è davvero notevole per estratto e completezza che lasciano immaginare l’armonia e la grazia che raggiungeranno in qualche anno. 

Leggi anche:
Zenato Lugana Riserva Sergio Zenato 2019

Un bianco importante, che anche grazie all’affinamento in legno, acquisisce quella struttura e complessità, che ne fanno una tra le bottiglie di maggior prestigio della denominazione. L’etichetta è dedicata a…