La sfida del tempo della famiglia Lunelli continua, questa volta in Umbria. Ha infatti appena visto la luce Lunga Attesa, un Montefalco Sagrantino che affina per 7 anni prima di essere rilasciato, custodito nella tenuta di famiglia, il Carapace, a Bevagna.

«Il Carapace Lunga Attesa – fa sapere Alessandro Lunelli, amministratore delegato di Tenute Lunelli – è un punto di arrivo, dopo oltre vent’anni in questa terra, e racchiude in sĂ© tutto quello che l’Umbria rappresenta per noi: una terra quasi mistica, dove i sensi sono sollecitati da una natura intensa, da rispettare con una viticoltura sostenibile, che ha ispirato anche Arnaldo Pomodoro nella creazione della scultura- architettura che ospita la cantina, il Carapace appunto. Una grande cupola ricoperta di rame, incisa da crepe che riprendono i solchi della terra che l’abbraccia e che ricorda ogni giorno l’importanza del rispetto del tempo, il tempo della natura e delle stagioni, il tempo che regala il meglio a chi sa aspettare, il tempo che dimostra il valore delle grandi passioni, come quella della nostra famiglia per il vino».

Il concetto di tempo, inteso nella sua accezione greca di kairos, ossia di momento propizio, con il Sagrantino può essere declinato magistralmente grazie alle caratteristiche che rendono unico questo vitigno, a partire dalla sua straordinaria
capacitĂ  di affinare a lungo. Lunga Attesa, poi, viene prodotta dalle uve di un vigneto di Sagrantino di oltre trent’anni nella zona di Montefalco, e nasce da una vendemmia – la 2015 – a ottobre inoltrato che ha permesso alle uve una perfetta maturazione.

«Dopo un’attenta selezione giĂ  in fase di vendemmia, realizzata rigorosamente a mano – spiega Lunelli – le uve subiscono una triplice fermentazione, in cisterne d’acciaio, in tini tronco-conici di legno da 10 hl e in anfore di terracotta, da cui nascono tre vini differenti che vengono poi assemblati a seconda dell’annata e ulteriormente affinati in legno e bottiglia». Il risultato è un vino che ha smussato molto le spigolositĂ  del vitigno, ricco, avvolgente, con sentori di mora, prugna e tabacco, che in bocca appaga per rotonditĂ , persistenza ed eleganza.

La prima annata prodotta, come dicevamo, è la 2015, che ha espresso 4000 bottiglie. Un vino certificato biologico, come tutti quelli che nascono nella Tenuta e che si avvale della preziosa collaborazione in cantina dell’enologo Luca D’Attoma.

Costa circa 60 euro