Villa Franciacorta ama le tradizioni e il rapporto indissolubile che lega un territorio ai prodotti che è in grado di generare e alle persone che lo abitano. Lo Spiedo di Natale è, nel tempo, diventato un appuntamento irrinunciabile e non solo: un’occasione per tenere vivi un sapere e una cultura che altrimenti andrebbero a sparire.

La rinomata cantina franciacortina apre così i festeggiamenti di Natale da 43 anni, con lo spiedo bresciano come protagonista assoluto di un evento che coniuga tradizione, cultura, storia, passione, rispetto e li vuole divulgare e condividere in un momento unico nel suo genere.

Tramandata di generazione in generazione, l’arte della preparazione dello spiedo arriva fino ai giorni nostri grazie all’impegno e alla dedizione che molti hanno profuso nel tutelare quello che è il piatto che più rappresenta la “brescianità”.

A curare l’intera preparazione è stato Emilio Zanola della storica Trattoria Castello di Serle, in provincia di Brescia, famoso per essere uno dei migliori esponenti nella preparazione di questo piatto, proposto seguendo rigorosamente il disciplinare dello Spiedo De. Co.

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È lo stesso Zanola a raccontare le origini dello spiedo che «affonda le proprie radici fin dai testi omerici passando da Leonardo, che inventò il metodo per far girare lo spiedo, fino ad arrivare verso la fine degli anni Cinquanta, periodo post bellico, in cui la miseria e le privazioni erano compagne inseparabili e dove la maggior preoccupazione delle famiglie era quella di riuscire a mettere in tavola qualcosa da accompagnare alla solita e per fortuna immancabile polentaEssendo gli animali da cortile e d’allevamento destinati alla vendita o al lavoro nei campi, non rimaneva che la cattura di piccola selvaggina. Pian piano, lo spiedo diventa una leccornia, arricchendosi, inevitabilmente, dei riti di preparazione e di cottura che gli permettono, entro breve tempo, di diventare la specialità gastronomica simbolo della nostra comunità».

villa franciacorta spiedo bresciano

L’edizione 2023 dello Spiedo ha visto, come da tradizione, un pairing con vini millesimati di Villa Franciacorta, in un incontro magico. 

L’aperitivo si è aperto brindando con Bokè Villa Franciacorta Rosè Brut in formato magnum nei millesimi 2016 e 2018. Il 2016 ha stupito tutti per eleganza, complessità, finezza, struttura e bouquet di gran classe. Il 2018 si è fatto notare per la sua esuberanza e ricchezza, espressione del millesimo successivo alla gelata del 2017, un compendio di energie di due stagioni concentratesi in una,  con esplosione di note di zenzero che caratterizzano fortemente e rendono unico e inconfondibile proprio il millesimo 2018.

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La minestrina sporca ha aperto anche quest’anno il convivio. Realizzata da Andrea Marenzi, chef e patron di éla osteria in Villa, «la minestrina sporca prepara lo stomaco allo spiedo ed è preludio di un’esperienza unica e ricca di fascino”, ha spiegato Roberta Bianchi. Per l’edizione 2023 si è scelto di accompagnare questo piatto a Diamant Villa Franciacorta Pas Dosè Millesimato 2018, 85% Chardonnay, 15% Pinot Nero, un Franciacorta dalla personalità spiccata, dalla purezza tipica del Diamante e la freschezza, la complessità e le note iodate che solo vigne vecchie e un grande terroir sanno generare. Svela un concerto di sentori che rimandano al mare; spiccano fra queste le note iodate esaltate dalla complessità ottenuta dalla parziale fermentazione in barrique per 6 mesi e successivi 60 di affinamento sui lieviti». 

Ed ecco poi arrivare in tavola il protagonista assoluto di questa occasione di festa: lo spiedo bresciano, che si è sposato alla perfezione con i due vini scelti, ossia il Cru Cuvette Villa Franciacorta Brut Millesimato 2018 e il Bianchi Roncalli Sebino IGT Barbera 2015, in un gioco che ha permesso ai commensali di  scegliere l’abbinamento migliore (il nostro è stato con il Barbera con il suo profumo di frutta rossa e spezie dolci, corpo e grande piacevolezza).

Il brindisi finale ha visto protagoniste due eccellenze: Briolette Villa Franciacorta Rosè Demi-Sec e il Panettone Artigianale Tiepolo della Pasticceria Mille. Un perfetto abbinamento cromatico che già alla vista ha saputo stupire e attivare le papille gustative dei commensali.

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«Così noi, a Villa Franciacorta – ha dichiarato Roberta Bianchi, anima e cuore della cantina – amiamo condividere con gli amici di sempre la gioia della tavola. Un’occasione per raccontare i successi di una squadra giovane dal cuore antico che accogliamo con noi ad abbracciare con entusiasmo rinnovato nuovi progetti e a portare avanti quelli di sempre anche in ambito sociale come i progetti a sostegno della associazione Ninos Que Esperan. Il vino che è racconto, veicolo di storia, cultura, passione, amore, ed espressione di un grande terroir, diventa così anche momento di crescita personale e di riscatto sociale. Un brindisi è un momento di gioia e la gioia è ancor più grande se condivisa: la gioia di regalare grandi emozioni!»