Quando la Pasqua si avvicina due sono i dolci che troviamo su tutte le tavole degli italiani per accontentare grandi e piccini. Se a Natale trionfano sulle tavole Pandori e Panettoni a Pasqua ecco che troviamo la Colomba, un dolce dal profondo significato, simbolo di pace e di amore, che affianca l’uovo che rappresenta invece la Resurrezione. Buona e golosa, perfetta a fine pasto…ma chi si è mai soffermato sulle sue origini? 

La colomba pasquale dalle origini longobarde

Secondo la religione cristiana la colomba è simbolo di pace, concordia e resurrezione. Nella Genesi la colomba viene descritta mentre vola stringendo un ramoscello d’ulivo per riportare la pace tra Dio e il suo popolo. Ma la tradizione ci riporta a un dolce lombardo, sembra che la Colomba risalga al 570 d.C., in epoca Longobarda, quando il re barbaro Alboino riuscì a conquistare la città di Pavia, dopo 3 anni di assedio, e la popolazione locale gli donò un pane dolce a forma di colomba, in segno di pace. Secondo un’altra leggenda, attorno al 610, la regina Teodolinda aveva invitato ad un banchetto dei pellegrini irlandesi. Tra questi c’era San Colombano che davanti a tante vivande e selvaggina declinò l’invito poiché era periodo di Quaresima. Teodolinda e il marito Agilulfo interpretarono questo rifiuto come un’offesa personale fu allora che San Colombano, benedicendo la selvaggina, la trasformò in bianche colombe di pane dolce.

Qualunque sia l’origine della Colomba questa è diventata parte della tradizione italiana, tanto da essere inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole.

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La storia moderna di questo dolce nasce con Dino Villani, direttore pubblicità della Motta, che, negli anni Trenta, per sfruttare gli stessi macchinari e la stessa pasta del loro celebre panettone, ideò questo dolce per celebrare la Pasqua. Farina, burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita con una glassatura alla mandorla e zucchero, il tutto modellato a forma di colomba con le ali aperte. La ricetta poi venne ripresa da Angelo Vergani che nel 1944 fondò la Vergani, azienda milanese che ancora oggi produce colombe.

Da allora la colomba pasquale si diffuse sulle tavole degli italiani da Nord a Sud e in poco tempo oltrepassò anche i confini dell’Italia. Come per il panettone esiste una Colomba classica che piano piano ha lasciato spazio alla fantasia e alla creatività dei vari pasticceri.

Tiramisù con Colomba di Pasqua

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Tra tutti i dolci italiani il tiramisù è quello più conosciuto e con mille varianti. Perfetto come dolce di “riciclo” per utilizzare alcuni dolci avanzati dandogli una nuova forma. A Pasqua può accadere che rimanga un po’ di colomba che risulta perfetta per preparare una variazione del classico tiramisù. Tagliare la colomba a fette e tostarle in forno o su una padella antiaderente. Procedere poi con gli strati, imbevendoli questa volta in una bagna di liquore all’arancia e succo di agrume, e crema al mascarpone e una spolverata finale di cacao per completare il tutto.