Lvnae inaugura la sua nuova cantina
Il territorio di Lvnae è quello dei Colli di Luni nel Levante ligure, il vitigno è il Vermentino e l’idea è quella di Paolo Bosoni che sin dagli anni ’60, con concretezza e lungimiranza, ha sempre creduto nella eccellenza e unicità di questa terra e dei suoi frutti.
Su questo paesaggio unico si estende, o per meglio dire, si distribuisce il parco vitato di Lvnae: oltre 40 parcelle di vigneto che punteggiando il territorio in ordine sparso a partire dai filari prospicenti l’antico anfiteatro di Luni, fino ai vigneti più elevati, piantati con perizia e coraggio su strette fasce di terra, da dove il mare è solo una striscia blu brillante all’orizzonte. La famiglia Bosoni ha acquisito i vigneti poco alla volta, nel corso degli anni e oggi conta 65 ettari scelti con cura, uno ad uno, per la loro personalità.
Oggi il Vermentino dei Colli di Luni è il principe dei vini bianchi del Mediterraneo e a Lvnae si declina in una collezione di vini capaci di leggere le sfumature dei suoli e interpretare le potenzialità del tempo. La gamma di Lvnae è articolata e in costante evoluzione, ma ruota intorno ad alcuni temi centrali: i Vermentino dei Colli di Luni, i rossi dedicati a Niccolò V e gli autoctoni in purezza e dal 2018, un Brut Metodo Classico.
La passione per il territorio, la dedizione ai vigneti, la cura per ogni singolo vino – anche il più quotidiano – non poteva che sfociare nella costruzione di una cantina pensata per celebrare il rapporto tra terra e uomo, e per essere un omaggio al Vermentino e ai Colli di Luni. Ogni tassello della realtà di Lvnae parla di questo orgoglio e la nuova cantina, operativa dalla vendemmia 2019 e inaugurata ufficialmente a giugno del 2023, è la concretizzazione di questa tensione all’eccellenza.
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La nuova cantina di Lvnae, situata sempre a Castelnuovo Magra, nella stessa area di produzione aziendale comprende la riqualificazione della vecchia struttura e la costruzione di un nuovo edificio. I lavori sono stati affidati al designer Andrea Del Sere e agli architetti di AT Studio.
«Volevamo ottenere spazi idonei, con flussi operativi organici, in grado di accogliere tecnologie contemporanee e pratiche enologiche tradizionali» racconta Diego Bosoni.
Ma non di sola efficienza vive l’uomo e nemmeno il vino. La cantina, infatti, è anche una struttura esteticamente sorprendente.
Semi-interrata e mimetizzata nel paesaggio, è circondata da un vigneto giardino che riassume tutte le varietà presenti in azienda: una per ogni filare. Come un vero tempio, si svela lentamente rinnovando l’emozione ad ogni angolo: vetrate, quinte scorrevoli, volumi arditi e materiali inattesi accompagnano il visitatore alla scoperta di come nascono i vini di Lvnae, fino alla loro degustazione.
Poco distante dalla nuova cantina c’è Ca’ Lvnae: un antico complesso rurale lunigiano affacciato sulla Via Aurelia e sapientemente ristrutturato, che è anche un centro vivo per la valorizzazione e la cultura del vino. Qui è nato e si è sviluppato negli anni un microcosmo di ospitalità e operosità di rara armonia che ben rappresenta lo spirito di Lvnae. «Un luogo concepito come casa della propria idea di vita, lavoro e natura» scrive lo stesso Paolo Bosoni.
Sciabolare è una cosa seria
È il regno di Debora Bosoni che accoglie i visitatori con il suo sorriso e crea un’atmosfera di immediata amicizia. È lei che coordina con grazia e creatività vino, gastronomia e arte in modo che si valorizzino a vicenda.
La grande Enoteca offre ai visitatori i vini della gamma e anche una ampia offerta di prodotti gastronomici super selezionati: sughi, pasta, salumi e molto altro. È l’area più grande e animata e si presenta come un raffinato negozio d’altri tempi. Nella sala degustazione è possibile assaggiare i vini, prenotare tasting articolati e anche godere di interi menu o semplici merende gastronomiche che nella bella stagione si possono gustare anche nel cortile interno, sui tavolini all’aria aperta.