Capesante marinate al lime e lemongrass, cavoli variopinti e tuberi alla vaniglia
di Chef Paolo Cappuccio
Ingredienti per 4 persone
Per le capesante marinate:
12 pz di capesante americane di pezzatura media
20 g di succo di lime
0,1 g di pepe aromatico
10 ml di olio extra vergine d’oliva
Per i cavoli variopinti:
110 g di cavoli variopinti
1 l di acqua
300 g fi zucchero
400 g di aceto
1 foglia di alloro
2 g di sale
2 g di xantana
Per le patate alla vaniglia:
150 g di patate biologiche
½ bacca di vaniglia
Per la finitura:
2 g di aneto
40 g di lamponi freschi
4 fette di lime essiccato
Gennaro Iorio, l'italiano a capo della cantina d'hotel più grande del mondo
Procedimento
Condite le capesante con succo di lime, olio extra vergine di oliva, pepe aromatico, mettetele sottovuoto e lasciatele marinare per 4 ore a +3 °C.
Successivamente, pelate le patate e tagliatele a fette di 2 centimetri, mettete in sottovuoto con un pezzetto di bacca di vaniglia e procedete alla cottura a 95 °C per 15/20 minuti.
Cuocete i cavoli in acqua, aceto, zucchero e alloro. Cuocete le foglie di cavolo nero in poca acqua salata, infine mettere poche gocce di limone. Filtrate l’acqua di cottura dei cavoli e legatela con xantana.
Per il lime essiccato, tagliate i lime a 2 mm di spessore, stendete su carta da forno e cospargete con zucchero a velo. Infornate a 60 °C per 2 ore.
Finitura e presentazione
Rosa Mi Manchi
Aprite le capesante dal sacchetto e scaldate le patate a 60 °C per 3 minuti, guarnite con i cavolfiori, l’acqua di cottura dei cavoli, l’aneto, i lamponi e il lime essiccato.
Abbinalo con…
Dosage Zero 2018 Vintage Collection Ca’ del Bosco
Quattro anni sui lieviti e 26 vini assemblati per ottenere uno dei non dosati più buoni che il panorama spumantistico italiano possa sfornare. Complice anche l’annata particolarmente fredda, troviamo nel calice un Franciacorta dall’equilibrio straordinario, croccante, dal perlage setoso: al naso spiccano ananas e bergamotto, accenni floreali e un tocco di nocciola; al palato è un concentrato di eleganza.
A proposito dello chef
Come non avere più paura dell'ostrica
Paolo Cappuccio, è food design nutritionist ed è specializzato in attività di consulenza per aperture di ristoranti, selezione e formazione del personale, bilanciamento menu per wellness, sportivi e cucina antiaging contemporanea.