I Grosjean arrivano in Valle d’Aosta dalla Borgogna nel Seicento, per dedicarsi alla vite e al vino: una storia secolare la loro, che si impone sulla strada della qualità e della riscoperta delle varietà autoctone a partire dagli anni successivi al Secondo dopoguerra. La loro è, a pieno titolo, una “viticoltura eroica” e ogni giorno portano avanti con passione la leggendaria viticoltura di montagna valdostana. La Cantina Grosjean Vins si trova a Quart e conta su 16 ettari di vigne autoctone, condotte in viticoltura biologica, in una cantina ristrutturata nel 2000. Il “fattore umano”, l’amore per il proprio lavoro e per la propria terra rappresentano gli elementi fondamentali sui cui negli anni si è consolidata l’identità aziendale. Oggi a guidarla è la terza generazione, i giovani Hervé, Didier, Simon e Marco.

Ma veniamo ai vini.

Petite Arvine Vigne Rovettaz 2022

È il bianco di punta della cantina, una versione intensa e ricca di questo interessante vitigno originario dell’area del Vallese svizzero, che ha trovato in Valle d’Aosta le condizioni per regalare dei vini di grande personalità e carattere. Nasce dalle che uve provengono esclusivamente dalla Vigna Rovettaz, una parcella di 1,8 ettari situata nel comune di Quart a un’altitudine di 550 metri sul livello del mare. Le vigne sono coltivate con alta densità su un ripido pendio splendidamente esposto a sud e sud-ovest, su suoli sabbiosi d’origine morenica poco profondi e caratterizzati da una ricca presenza di scheletro. Le viti sono gestite secondo il disciplinare dell’agricoltura biologica certificata, con trattamenti effettuati solo con zolfo e rame. Al termine della vendemmia, i migliori grappoli sono pressati in modo soffice e il mosto fiore fermenta in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Il vino riposa 8 mesi sur lies, per il 70% in vasche d’acciaio e per il 30% in barrique di rovere francese con periodici bâtonnage, e completa l’affinamento con alcuni mesi in bottiglia. Al naso profuma di fiori bianchi e fiori di campo, aromi di scorza di lime, pompelmo e frutta a polpa bianca (pesca e pera), punteggiati da tocchi di frutta tropicale e cenni di erbe officinali. Al sorso è fragrante e ricco, elegante, fresco e armonioso, con una sapidità e un’acidità che dimostrano un bel potenziale d’invecchiamento.

Leggi anche:
Scansano, meta gourmand con il Vermentino e il Morellino

Un weekend tra le colline della Maremma è sempre un’esperienza impagabile. Grazie al paesaggio, alla storia che risale all’antica civiltà etrusca (un popolo che amava coltivare la vite), quindi grazie…

Perfetto con piatti a base di pesce, molluschi e crostacei, si sposa bene anche con i meravigliosi formaggi della Valle d’Aosta e anche con le carni bianche pregiate, come la pernice o la faraona. Da provare con l’anatra all’arancia.

Costa circa 22 euro

Pinot Noir Vigne Tzeriat 2022

La Vigne Tzeriat, situata nel comune di Quart, a un’altitudine compresa tra 800 e 900 metri di altitudine, rappresenta l’habitat ideale per il Pinot Nero: il terreno, di origine glaciale, sciolto, con una buona percentuale di scheletro, insieme all’esposizione a sud/sud-ovest, permette alle uve di maturare alla perfezione, beneficiando dell’escursione termica notturna e di una luminosità eccezionale, elementi essenziali per lo sviluppo di aromi intensi e complessi.

Il Pinot Noir Vigne Tzeriat è indiscutibilmente un vino di grande classe e dalle grandi potenzialità. Al naso è intenso, austero e complesso, dominato da sentori di frutti di bosco e da note speziate, mentre al sorso le spezie e la frutta si intrecciano a sentori di erbe di montagna in un insieme di grande piacevolezza, con un finale fresco e persistente. Da bere ora ma anche tra qualche anno, quando darà ancora più soddisfazione.

Costa circa 30 euro

Leggi anche:
Sister Power

C'è il girl power, certo, che incoraggia e celebra l'emancipazione, l'indipendenza, la fiducia e la forza delle donne. Lo ha inventato nel 1991 la band punk statunitense Bikini Kill, ma…